Oggi, 25 luglio, la Figc Femminile ha comunicato le 14 squadre che prenderanno parte alla prossima Serie B Femminile. Un campionato con un nuovo format: due formazioni in meno rispetto alla passata stagione, solo la prima salirà in Serie A, mentre in due retrocederanno in Serie C. Novità che coinvolgono, ovviamente, anche la Serie A che passa a dodici squadre e avrà un girone unico all’italiana.
Di queste novità ha parlato Alain Conte con una riflessione sul proprio profilo social. L’ex allenatore del Cesena Femminile ha evidenziato tali cambiamenti sottolineando come l’entusiasmo per l’ottimo percorso della Nazionale femminile agli Europei non possa essere il rimedio a tutti i mali. La Nazionale di capitan Cristiana Girelli ha sfiorato la finale in Svizzera ed ha riunito milioni di italiani, ma il percorso di crescita dalla Serie B in giù è ancora lungo. Alain Conte ha indicato le problematiche del sistema attuale: dalla sostenibilità economica alle lacune strutturali. Di seguito il messaggio dell’ex allenatore della San Marino Academy.
IL MESSAGGIO DI CONTE
“Archiviate le emozioni europee, sarà presto tempo di ripartire.
La stagione di serie B alle porte, mostra tante differenze con le ultime vissute.
Un campionato a 14 squadre, con un’ unica promozione, UNA SOLA!
Nessun play-off e due retrocessioni dirette.
Tanti colleghi, che in questi anni si sono distinti con risultati importanti, non saranno al via in panchina.
Lo storico ed entusiasmante percorso della Nazionale, a cui devono andare i complimenti e ringraziamenti di TUTTI, è certamente un segnale positivo dal punto di vista tecnico e per la visibilità del movimento, ma non può essere la panacea di tutti i mali.
Come ogni stagione infatti, dalla serie B in giù, ci sono squadre, anche blasonate, che chiudono i battenti, rinunciano alla categoria o scelgono significativi ridimensionamenti, esclusa la “corazzata” di turno.
Sento e leggo tanti/e che parlano un po’ superficialmente di “crescita”, giustificando magari il proprio ruolo, ma confondendo il piano tecnico con tutto quello che gli gira attorno.
Io credo invece che lo stato attuale del sistema si misuri da alcuni elementi piuttosto evidenti:
–A fronte di un impegno richiesto da professionisti, in un club di B Nazionale, la sostenibilità economica nella quasi totalità dei casi ancora, NON ESISTE.
-Le strutture non sono congrue o addirittura numericamente sufficienti. Così come il seguito e il ritorno economico per chi vuole investire.
-Per noi tecnici, un curriculum che annovera importanti esperienze con club femminili, sulla bilancia pesa sempre meno di un curriculum con una qualsiasi esperienza nel mondo maschile. Indipendentemente dai risultati ottenuti o dall’esperienza maturata.
Tanto è vero che mi pare che a segnare il passo alla fine siano proprio quei tecnici che al movimento hanno dato tanto, lottando in questi anni contro ignoranza (parecchia) e pregiudizi (infiniti).
Se è vero che è “sempre e solo CALCIO”, e io sono molto d’accordo, il vento non può avere un’ unica direzione. CORAGGIO!
La fortuna è aver conosciuto bene tanti colleghi forti e preparati, affrontati in questi anni, alcuni diventati amici veri.
….male che vada, nell’attesa, un calcetto il giovedì sera lo rimediamo…”
Asia Di Palma
25 Luglio 2025