
C Gold – Alessandro Guidi, il Cavaliere di Cermenate: “Riscattata la beffa contro Romano, vogliamo essere mina vagante”
ALESSANDRO GUIDI – CERMENATE
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare: sembra essere questo il pensiero di Alessandro Guidi. La guardia di Cermenate ha sfoderato in Poule Promozione le sue due migliori partite, trascinando i compagni alla vittoria di Soresina. Talento, determinazione, divertimento e tanto lavoro in palestra. Quella palestra da cui non esce dal lontano giugno 2017, almeno stando al suo stato WhatsApp. Se non è amore per il basket questo…
L’esordio da “Cavaliere”, Mattia Ferrari il mentore
I primi palleggi Alessandro Guidi li ha fatti a Legnano. Tutta la trafila delle giovanili con i Knights fino all’esordio in prima squadra: «Ricordo la promozione nella stagione 2013/2014 dalla Serie B alla A2 con i miei primi punti con i grandi. E poi la salvezza dell’anno successivo, equiparabile a una nuova promozione visto che Silver e Gold si sarebbero poi unite». E Alessandro Guidi si allenava costantemente con la prima squadra: «Era impegnativo soprattutto sotto l’aspetto mentale. Ma con il senno di poi devo ammettere che mi ha dato tanto proprio a livello di testa. E poi ricordo gli allenamenti… L’atletismo degli americani era impressionante, quando prendevi canestro e il coach ti gridava dietro…». Già, ma il coach era Mattia Ferrari. Un coach che ha sempre creduto in Alessandro Guidi: «E’ uno dei miei mentori. Mi ha tirato su dalle giovanili e se sono il tipo di giocatore che sono ora lo devo sicuramente a lui».
Nerviano e Cermenate, in Gold sempre più da protagonista
Legnano voleva trattenere Alessandro Guidi un’altra stagione. «Ma iniziavo l’università e volevo che il basket fosse più un divertimento che un impegno». Così, durante un playout con l’ABA (la formazione dei giovani de Knights, con cui arrivò la salvezza contro Bosto) ci fu il sondaggio di coach Marco Morganti. Prova e… firma con Nerviano. «Due anni positivi, anche se avevo davanti un certo Alessandro Corno nel mio stesso ruolo». Da lì la volontà di essere protagonista, magari partendo in quintetto. Un sondaggio di Cerro Maggiore in Silver, poi la chiamata di Cermenate in Gold: «Mi ha chiamato Achille Cardani e abbiamo trovato subito l’accordo. Poi ho conosciuto coach Massimiliano Mazzali che è un allenatore e una persona super. Sto vivendo una stagione da protagonista, ma tutte le valutazioni le farò a fine stagione».
Da playmaker a guardia, il pallone sempre tra le mani
Nel corso degli anni Alessandro Guidi ha cambiato modo di giocare. Da playmaker a guardia, anche se spesso e volentieri ha ancora voglia di tenere il pallone sotto i polpastrelli: «Potrei definirmi una combo americana, non fosse per il fisico», scherza Alessandro. Le prestazioni, però, sono tutte in crescendo, con la Poule Promozione che sta consacrando Guidi: «Sto bene, mi sono definitivamente lasciato alle spalle l’infortunio alla caviglia che avevo subìto contro Cislago. Il tiro da tre punti? Penso di avere molta fiducia personale in questo periodo, oltre che ovviamente quella dei miei compagni». E poi c’è un aneddoto: «Quando venni ospite in trasmissione Diego mi fece notare che l’unico exploit da tre lo feci contro Saronno. Da quel giorno tiro praticamente con il 70%».
Cermenate in Poule? Una mina vagante
La vittoria di Soresina è servita per mettere definitivamente da parte la beffa contro Romano: «Sì, contro i bergamaschi la parola beffa è proprio il termine giusto. Abbiamo costruito due azioni nitide ma fatto un clamoroso 0/4 ai liberi e non abbiamo vinto. Contro Soresina, invece, siamo stati bravi a rimanere in partita dopo la loro reazione nel terzo periodo. Era già successo di subire rimonte con Gazzada e Romano, ma stavolta volevamo troppo la vittoria e siamo rimasti sul pezzo con la testa». E dove può arrivare Cermenate in Poule Promozione? «Vogliamo essere la mina vagante. Già in stagione regolare abbiamo dimostrato di poter perdere con chiunque ma anche di essere in grado di vincere contro chiunque. Ma dopo il periodo negativo che abbiamo attraversato abbiamo capito che il nodo cruciale era divertirsi». E da lì Cermenate ha cambiato registro. Merito, anche, di Alessandro Guidi.
Paolo Andrea Zerbi