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Serie D | La dolorosa retrocessione del Ciserano nasce dagli errori estivi

E’ la fine di un sogno. O forse l’inizio di uno nuovo. Ma la retrocessione del Ciserano lascia dietro di sè strascichi importanti. Da dirimere prima di una ripartenza.

L’estate del Ciserano

Il Ciserano è una creatura di Olivo Foglieni, importante imprenditore bergamasco che dal nulla ha condotto i rossoblù sino alla Serie D.

Dopo anni di sofferenza in classifica, ma ingenti investimenti, il presidente decide di separarsi dal direttore sportivo Eros Pogliani, nome noto del calcio lombardo e non solo.

Il tutto passa nelle mani di Eugenio Bianchini. Il profilo è importante: arriva dal calcio bresciano, e dopo gli anni di formazione con la Pro Desenzano è stato, di fatto, artefice della corsa ai massimi livelli del dilettantismo del Ciliverghe.

In panchina arriva la conferma di Alexandro Dossena, chiamato al posto di Walter Viganò per ottenere la salvezza. Ma qualcosa non convince, da subito.

Il mercato porta colpi importanti, l’attaccante Alessandro Bertazzoli e il centrocampista Francesco Zanardini, ma il giorno della presentazione qualcosa non torna. La rosa è ancora là da venire, il ritiro è alle porte, e il presidente Olivo Foglieni sottolinea: «A questo punto mi sarebbe piaciuto avere la rosa completa, ma ho fiducia nei miei collaboratori».

E il ds Eugenio Bianchini rassicura: «Chi mi conosce lo sa bene, spesso chiudo la rosa a settembre».

Sicurezza.

L’inverno del Ciserano

Ma le caselle bianche in casa Ciserano sono troppe. E la stagione ne è lo specchio, visti anche i problemi fisici che attanaglieranno l’attaccante Alessandro Bertazzoli.

Le presenze dell’attaccante sono 22 su 33, il capitano Matteo Ghisalberti (32 presenze e 15 reti) deve sostenere sulle sue spalle tutto il peso dell’attacco, mentre i giovani non sempre si rivelano scelte azzeccate.

La stagione di Alexandro Dossena dura 12 gare, ovvero 9 punti con 7 sconfitte. Sergio Porrini ne avrà 13, con 11 punti, peggio solo l’Ambrosiana. Tocca a Simonelli, che in 6 gare raggranellerà 6 punti, con 2 vittorie e 4 sconfitte, tra cui il nefasto 0-3 sul campo dello Scanzorosciate. La condanna.

La primavera del Ciserano

Sono i numeri di una condanna, che nelle prossime settimane analizzeremo con il presidente Olivo Foglieni.

Ma resta un fatto. Il matrimonio con Eugenio Bianchini è stato un fallimento, e la rosa composta con ritardo «meditato» non è stata all’altezza dell’obiettivo.

Non è stata una questione di allenatori o di investimenti, ma di scelte. E le scelte estive del Ciserano hanno il loro esempio negativo proprio in Francesco Zanardini, colpo estivo prontamente scappato in inverno in direzione Darfo Boario Terme.

Per scelte sbagliate, in passato, ha pagato la direzione sportiva di Eros Pogliani. Un anno dopo, con scelte ancor più sbagliate e dagli esiti assolutamente dolorosi, pagherà Eugenio Bianchini. Il nuovo Ciserano merita altra programmazione. E anche la passione del presidente Olivo Foglieni merita altro.

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