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Eccellenza | Andrea Barbaglia una doppia pelle a tinte neroverdi: «La Castanese è casa mia»

Otto anni in neroverde, basta questo per far capire l’attaccamento di Andrea Barbaglia alla Castanese. Un amore ricambiato, per un giocatore che in campo e fuori ha sempre risposto presente. Dalla vittoria della classifica cannonieri nell’anno della vittoria del campionato della Prima Categoria, al ruolo da regista recentemente ritagliato su misura negli anni in Eccellenza. Insomma, “chi dorme non piglia pesci”, vien da dire. Detto che vale doppio per Andrea Barbaglia, grande appassionato di pesca: «Quando posso mi ritaglio un po’ di tempo per l’altra grande mia passione. Sicuramente molto più rilassante».

 

Se tre gol non bastano… «Avrei preferito la vittoria»

Per Andrea Barbaglia quella di domenica sarebbe stata la classica perfetta. Tre gol come non succedeva da qualche stagione. Invece il condizionale è d’obbligo. Perché la Castanese ha raccolto un solo punto con il Settimo, e poco conta se il pareggio ha permesso di smuovere la classifica. «L’amarezza è tanta. Per il gol subito all’ultimo minuto, per il black out nel primo tempo che ci ha costretti ad una gara all’inseguimento… Era già successo contro la Varesina, al primo errore ci siamo disuniti e abbiamo perso le distanze. Il motivo? Non saprei, abbiamo giocato con la stessa retroguardia che ha fatto bene nel finale della scorsa stagione». Non tutto, però, è da buttare secondo uno dei leader neroverdi: «Prendiamoci il punto e la reazione. Dimostra che abbiamo carattere. Ora dobbiamo lavorare per essere ancora più squadra nei momenti difficili».

 

Un film di otto anni, sempre protagonista… anche da regista

Prima attore protagonista, là davanti a fare caterve di gol. Ora arretrato in “seconda linea” con il ruolo da regista. Anche se per una domenica Andrea Barbaglia ha ritrovato quel fiuto che un attaccante non perde mai, anche se gioca in mediana. «Sentivo che era una giornata positiva, dove potevo dare una grossa mano alla squadra. Sul 3-1 per il Settimo l’unico mio pensiero era riprendere subito la partita, ma è normale che quando ti escono le giocate ti senti sempre più in fiducia». In questi due anni, però, per Andrea Barbaglia è cambiata tutta la… visuale. Colpa di un “buco” a centrocampo: «C’era bisogno di qualcuno davanti alla difesa, tra il serio e il faceto mister Palazzi e il suo staff mi hanno chiesto di provare». Risultato? 4-0 al Ferrera con tanto di gol. «Era un mondo nuovo, tutto diverso in campo. Ma penso che il regista sia un ruolo che sono in grado di ricoprire».

 

Due promozioni e tanti ricordi indelebili

D’altronde il veterano di tante battaglie non poteva non rispondere presente quando la sua Castanese aveva bisogno. Ma Andrea Barbaglia è stato anche capocannoniere di una Prima Categoria, vinta dai neroverdi. Da lì partì la scalata e i ricordi restano indelebili: «Il più bello è sicuramente la vittoria del campionato di Promozione. Un’annata fantastica, con la vittoria all’ultimo secondo nello spareggio. Poi metto a parimerito la salvezza dello scorso anno e la vittoria del campionato di Prima categoria. La prima sudatissima, cercata e voluta da tutto il gruppo. La seconda una vera e propria prova di forza vincendo con cinque giornate di anticipo e conquistando la classifica dei bomber». Ma Castano Primo vuol dire anche rapporti umani: «Penso che la mia pelle ormai sia a tinte neroverdi. Una società sempre presente, che non ti fa mancare niente, dove tanti ragazzi sono rimasti fedeli a questi colori. Normale e facile restare qui». Ora, però, c’è da condire tutto con la prima vittoria. Magari già a Mariano. Magari con altri gol. Concedendosi poi un po’ di meritato relax lungo la riva di un fiume. Rigorosamente con la canna da pesca in mano.

Paolo Andrea Zerbi

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