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Eccellenza | Andrea Zingari quando l’estro prevale: Voglio la doppia cifra per tenere in alto l’Alcione

Due perle per mantenere l’imbattibilità, due gemme per dimostrare ancora di più quanto Andrea Zingari sia valore aggiunto per questo Alcione. Arancioblu sottovalutati dopo il mercato? Forse sì, ma ora che il trequartista si è realmente mostrato alle contendenti, ecco che l’Alcione non si può nascondere facilmente. Andrea Zingari è così, capace di estrarre sempre il coniglio dal cilindro. Che sia con il numero 7 sulle spalle (alla Ronaldo), che sia con il numero 10 (alla Del Piero), la punizione è marchio di fabbrica. Lui che da milanista farebbe così comodo sulla trequarti sabato sera. Ma al tempo stesso Marco Berti se lo tiene stretto. Perché non bisogna abbassare la tensione e domenica, all’ombra di San Siro, arriva la Sestese.

 

Missione doppia cifra… per il bene dell’Alcione

Trequartista, sì, ma con il vizio del gol sempre più affinato. Doppia cifra con il Sant’Angelo, con il Fanfulla e così è facile avere voglia di ripetersi: «È un periodo in cui le cose stanno andando bene. Un pensiero personale, in termini di reti, ce l’ho. Ma viene sempre prima la squadra, così spero che i miei gol servano a portare più in alto possibile l’Alcione». Idee chiare per Andrea Zingari che torna sulla partita di domenica a Voghera: «Non avremmo meritato di perdere, abbiamo fatto un primo tempo praticamente perfetto. Abbiamo messo sotto il Voghera, poi abbiamo avuto un passaggio a vuoto, meno male l’abbiamo raddrizzata nel finale». Con la gemma su punizione e un certo Andrea De Toni lanciato in tuffo senza arrivare sul pallone.

 

Alcione col gioco, sulla trequarti ci si diverte

«Il mister ha pensato subito ad una squadra che giocasse molto palla a terra. Non posso che essere contento di questo, perché mi trovo molto bene in campo». Idee chiare per Andrea Zingari che, dietro la punta, si muove al fianco di Emanuele Orlandi. Stessa lingua, quella del tocco morbido, felpato. Per un calcio bailado. «Con Orla mi trovo alla grandissima, parliamo la stessa lingua in campo ed è facile intendersi». Sul campo e fuori dal campo. La contesa sul primo gol stagionale, quello di Verdello, è stata risolta: «Gol mio, gol mio. Anche Emanuele mi ha detto che era già dentro la porta. Sui calci d’angolo siamo spesso pericolosi. Batterli tesi è uno schema che facevo anche al Fanfulla. Direi che sta andando bene…».

 

Il sogno del professionismo, ora i gol fantastici

Andrea Zingari ha accarezzato il professionismo. Stagione 2010/2011, dopo un’annata super da under a Seregno, ecco la chiamata dalla Serie C: «I primi passi nel calcio vero. Fu tutto bellissimo tranne il finale. Il Lecco fallì, io tornai in Serie D e da lì cominciai a girare». La certezza, però, sono i gol fantastici: «La punizione finale è frutto del lavoro, il momentaneo 1-0 (partenza dalla propria metà campo e palla sotto l’incrocio, nda) sicuramente più bello». E l’Alcione, intanto, ringrazia e sogna: «Dobbiamo continuare a rimanere umili, sicuramente ci sono squadre molto più attrezzate di noi per arrivare in alto. Ma l’Alcione è un’Eccellenza a tutti gli effetti, e vogliamo continuare a tenere in alto i suoi colori». Anche con le perle di Zingari.

Paolo Andrea Zerbi

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