
Borgosesia, Daniel Fossati: “con il giusto approccio possiamo giocarcela con chiunque. Il calcio è semplice: se non ti riconfermi, vieni messo da parte”
Capocannoniere della squadra con 14 reti, l’ultima arrivata domenica nella vittoria contro lo Stresa, il bomber classe 2003 sa quanto pesino i suoi gol in un momento così delicato della stagione e non si tira di certo indietro dalla responsabilità di contribuire concretamente a una lotta per la salvezza diretta a cui la squadra di mister Capra può ambire, senza contare la forbice di punti sulla 18° posizione da tenere sicuramente in considerazione. Da parte di Daniel traspare tanta voglia di mettersi a disposizione e una grande apertura a migliorarsi sempre di più e, non a caso, uno dei segreti che si cela dietro a un rendimento così incredibile è quello di studiare i suoi piu grandi predecessori. Sicuramente la migliore mentalità per proiettarsi a un futuro di successo, che non primeggia però nella lista dei suoi obiettivi, perché al momento ciò che conta di più è il presente, in cui ogni partita rappresenta un’occasione per dare il meglio. Sarà indubbiamente così anche domani, perché la trasferta con l’Asti sarà tutt’altro che una passeggiata e i suoi gol saranno linfa vitale per questa corsa finale.
Domenica avete dato prova di una bella forza di reazione, perché dopo il 4-1 della trasferta a Pinerolo era fondamentale ritrovare subito un segnale positivo per non infossarsi in una situazione spiacevole. È stata proprio questa sconfitta pesante a darvi la scossa?
“Sicuramente la sconfitta con il Pinerolo è stato un grande stimolo e, trattandosi di uno scontro diretto importante che purtroppo abbiamo gestito male, ci ha trasmesso ancora più carica per dimostrare il nostro valore e affrontare lo Stresa con la giusta mentalità“.
In questa stagione forse avete accusato un po’ la mancanza di continuità, ma siete stati sempre bravi a reagire dopo una sconfitta ritrovando un risultato utile la partita dopo. L’unica eccezione è quel periodo tra settembre e ottobre in cui avete incassato 6 sconfitte consecutive: c’è un po’ di rammarico per quel mese in cui avete perso tanto terreno?
“Se andiamo a vedere nel dettaglio, quelle sono state partite contro squadre che poi si sono dimostrate molto forti e in cui spesso siamo passati in vantaggio, senza saperlo poi gestire. Un po’ di rammarico sicuramente c’è, perché credo che con un po’ più di esperienza e una dose maggiore di cattiveria avremmo potuto portare a casa un po’ più di punti, ma siamo amareggiati soprattutto per il 5-2 con il Pont Donnaz e per le altre sconfitte arrivate con squadre che erano alla nostra portata e che, per un motivo o per l’altro, non siamo riusciti a gestire al meglio“.
Non è una novità che tu sia andato in gol anche lo scorso weekend e con quest’ultimo centro raggiungi quota 14, riconfermandoti capocannoniere del Borgosesia, oltre che terzo tra tutti quelli del girone A: visti i numeri, ti senti una certa responsabilità nel riconfermarti in questo senso con continuità?
“Ovviamente vorrei continuare a dare il mio contributo in modo concreto per questa lotta finale, anche perché il calcio è un gioco molto semplice: se non dimostri il tuo valore vieni messo da parte, quindi, per quello che ho imparato in questi anni di carriera, ogni partita è a sé ed è fondamentale continuare a dare risposte. Se non stai al passo con il ritmo di questo sport e perdi le occasioni di riconfermarti passi in secondo piano, quindi sicuramente un po’ di pressione c’è“.
C’è qualche grande bomber, della storia attuale ma anche più remota, a cui ti ispiri?
“Di bomber ne ho studiati molti e mi informo tanto sugli attaccanti più forti in circolazione, infatti a inizio anno sono andato su Wyscout e ho dato un’occhiata a tutti i giocatori del mio girone che negli anni passati hanno trovato il gol con continuità per studiarli e capire cosa può funzionare in questo campionato e cosa no. Penso che questa mentalità mi abbia aiutato molto in questa stagione“.
Preferisci quindi guardare alla tua categoria e lasciar stare i big del grande calcio?
“Chiaramente di grandi bomber ce ne sono tantissimi e un occhio lo butto sempre, ma al momento credo che la cosa migliore sia prendere ispirazione e imparare dai top di questa categoria, per poi più avanti guadagnarsi l’opportunità di studiare calciatori di un certo livello“.
Tu sei cresciuto nelle giovanili del Genoa e tutt’ora sei in prestito al Borgosesia: sogni un futuro in prima squadra con questi colori e, in generale, quanto punti in alto per la tua carriera?
“Al Genoa ci sono cresciuto quindi poterci tornare in prima squadra sarebbe un grande successo, ma la strada è ancora lunga e ora mi devo concentrare solo sul mio campionato, se poi il futuro mi presenterà questa occasione sarei chiaramente felicissimo. Per la mia carriera non ho un traguardo, ma il mio obiettivo sarebbe quello di arrivare a 25 anni al massimo della mia forma e delle mie potenzialità, in modo da capire cosa sono in grado effettivamente di fare. Non penso alla Serie A, B o C, ma mi limito a impormi di dare il meglio in ogni partita e quello che verrà verrà“.
Mancano 8 partite e quindi il calendario si accorcia sempre di più: avete già studiato le sfide che vi aspettano da qui alla fine o vivete alla giornata e lavorate di weekend in weekend?
“Noi viviamo alla giornata, perché abbiamo capito che siamo una squadra che se approccia le partite nel modo giusto può giocarsela con chiunque, come hanno dimostrato la vittoria con il Sestri Levante e il pareggio con la Sanremese. Molto sta nella mentalità con cui gestiamo le gare, perché se sbagliamo da quel punto di vista rischiamo di fare passi indietro pericolosi come è accaduto con il Pinerolo e il Pont Donnaz, quindi stiamo cercando di concentrarci sulle singole partite che ci aspettano“.
Marta Baroni