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Breno, Rachid Arma: un arrivo con il botto che profuma di salvezza. Sul ritorno in Serie D? “Ne avevo ancora per stare tra i professionisti, ma nessun progetto mi ha convinto”

Arrivato a dicembre dopo una parentesi di qualche mese al Sona, Rachid Arma ha raccontato il suo approdo tra i ragazzi di mister Soave, protagonisti di un periodo indubbiamente positivo che li vede padroni del risultato da tre partite consecutive, oltre che sconfitti due sole volte nelle ultime 9 gare. L’ultima conferma è arrivata domenica sul campo del Brusaporto, dove hanno strappato un 1-0 proprio grazie al gol dell’attaccante classe 1985, che ha abbracciato il progetto granata da soli due mesi, ma ha già fatto capire quanto pesa la sua presenza. L’ondata di positività che avvolge la squadra si è alzata infatti proprio con il suo arrivo e, in questi casi, non si può mai parlare di sole coincidenze. Un ritorno in Serie D dopo circa 15 anni degno di un giocatore d’esperienza come lui quindi, nonostante, come ammesso dal giocatore stesso, qualche cartuccia da giocare tra i professionisti c’era ancora.

Domenica si prospettava una gara che sulla carta vi vedeva sfavoriti e, invece, avete fatto una partita di sacrificio portando a casa tre punti importanti che dimostrano la vostra determinazione ad agguantare la salvezza. Il risultato l’hai siglato tu andando il rete al 7’: concordi sul fatto che in questo momento il contributo più importante che puoi dare alla vostra lotta salvezza è fare più gol possibili?

Domenica abbiamo fatto una grandissima gara di sacrificio ed è proprio quello che serve a una squadra che si deve salvare. Siamo riusciti subito a trovare il gol con una bella azione e dopo siamo stati bravi a difenderci. Il Brusaporto è una grande squadra che ha saputo metterci in difficoltà, ma abbiamo retto bene e siamo riusciti a portare a casa questa vittoria, che era fondamentale per noi. Sono contento che la rete sia servita a vincere e per un attaccante è una grandissima gratificazione. Chiaramente continuare a fare gol aiuterebbe molto la squadra“.

Grazie a questa vittoria per la 3° volta consecutiva uscite dal campo con i tre punti in tasca ed è la prima volta in stagione che vivete un periodo così positivo, anche perché nel girone d’andata la squadra ha faticato molto. Tu sei arrivato a fine dicembre e in 6 presenze hai già collezionato 3 gol. Considerando che da quando sei in rosa le sconfitte sono state solo 2, credi di avere qualche merito per questa ripresa?

Queste ultime vittorie sono state fondamentali per il nostro percorso e, soprattutto a livello piscologico, ci stanno dando una grande spinta. In questo periodo stiamo affrontando ogni partita come se fosse l’ultima e ogni domenica facciamo il possibile per uscire dal campo con il massimo dei risultati. Sono molto contento che il mio arrivo abbia avuto un impatto così positivo e, vista la mia carriera, mi ritengo un giocatore di esperienza che può dare un contributo importante. Cerco sempre di dare una mano ai più giovani e, oltre a impegnarmi per fare bene ciò che mi viene richiesto, faccio il possibile per sostenere la squadra in questo momento così delicato. Sono stato chiamato qui per questo e quindi farò di tutto per vincere questa sfida a fine campionato“.

Le 9 partite che vi mancano non saranno facili e, tra sfide con squadre di alta classifica e scontri diretti, vi aspetta una bella lotta. Che presentimenti hai per questo rush finale? Visto il buon momento vi sentite abbastanza in fiducia da sperare in una scalata che vi allontani dalla zona più calda?

Mancano poche partite alla fine e ovviamente i punti ora pesano, a maggior ragione negli scontri diretti dove valgono forse il doppio. Siamo in una posizione che non ci permette più nessun margine d’errore, ma in questo momento dobbiamo concentrare tutte le nostre forze in ogni partita che ci aspetta e quindi è importante affrontare quello che verrà di volta in volta“.

In questa stagione sei tornato in Serie D dopo quasi 15 anni avendo alle spalle una lunga carriera nel professionismo tra Serie B e Lega Pro: è stata una decisione legata prevalentemente ai dati anagrafici o ci sono altri motivi?

Il mio ritorno nel dilettantismo è avvenuto perché non ho trovato nessun progetto interessante dall’altra parte quest’estate. Per la mia condizione fisica avrei potuto fare qualche altro anno tra i professionisti, ma anche lì si sta abbracciando sempre di più l’idea di coinvolgere quanti più giovani possibili e quindi ho preferito scendere di categoria“.

Che Serie D hai ritrovato?

Dopo tutti questi anni ho ritrovato una Serie D con molti più giovani e quindi, oltre a dover pensare al tuo, è diventato fondamentale mettersi a disposizione per aiutare chi ha meno esperienza. Per certi versi però è anche più gratificante, perché quando in partita vedi i ragazzi applicare i consigli che hai dato in settimana ti senti molto soddisfatto“.

Alle spalle hai una carriera importante ricca di esperienze e sicuramente questa è una carta che sul campo puoi giocare a tuo vantaggio: ripensando al tuo percorso, quale tra tutte le stagioni che hai vissuto è quella a cui ti senti più legato e perché?

In questi anni sono passato per tante piazze importanti e sicuramente ogni stagione ti regala emozioni e ricordi che poi ti porti dietro a vita. Se devo scegliere, il periodo in cui ho toccato il punto più alto della mia carriera è stato indubbiamente quello passato al Torino in Serie B, dove abbiamo perso la finale play off per andare in Serie A contro il Brescia. In quella partita ho fatto il gol del 2-1 che, anche se non è valso la promozione, è stato quello più importante del mio percorso e quelle vissute in quei momenti sono emozioni che non dimenticherò mai“.

Questa domenica ospiterete il Ponte San Pietro, che non vince da un mese e avrà quindi fame di rivalsa: come ti approccerai alla partita e, a livello di gruppo, che prestazione dovrete fare per trovare il risultato e confermare questa striscia di continuità?

Domenica troveremo una squadra che farà di tutto per vincere, ma in questa settimana stiamo lavorando su noi stessi e non pensiamo ad altro. Sappiamo che se giochiamo come stiamo facendo nell’ultimo periodo renderemo la vita alle avversarie più difficile e quindi dovremo rimanere concentrati solo su ciò che sappiamo fare. Ultimamente stiamo provando a partire più forti, aggredendo sin dall’inizio in modo da non subire troppo e questo atteggiamento ci sta agevolando molto. Dovremo muoverci in questa direzione anche questo weekend, in modo da mettere subito la partita sul binario giusto“.

Marta Baroni

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