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C Gold | Cosa ci lascia il quarto turno: Atsur la certezza di Nava, il caso Knights e il fattore Lugic

Quarta giornata di C Gold andata in archivio e prime gerarchie che cominciano a delinearsi. Sono 4 le squadre a punteggio pieno, rispettivamente 3 nel Girone Est e una sola ad Ovest. Perché se da una parte vi sono Pizzighettone, Sansebasket e Pall. Milano 1958 ad aver inanellato 4 vittorie e 0 sconfitte, dall’altra è solamente Busto Arsizio a conservare un record immacolato. Non perdere punti per strada dovrebbe essere la prima regola di una squadra che punta in alto e, di sicuro, vincere aiuta a vincere, qualunque avversario ci si trovi a fronteggiare. Cerchiamo di capire nel dettaglio quali sono le tematiche che meritano attenzione e come potrebbero cambiare alcuni scenari, tenendo in considerazione quello che è successo nelle prime quattro giornate.

La certezza di Nava

Non solo le varie squadre in cima alle classifiche stanno dimostrando una forza di un certo tipo, perché alcuni elementi la differenza sono stati in grado di farla dalla prima palla a due. In questo caso, i due fattori coincidono se giochi all’Hydrotherm Busto Arsizio e ti chiami Engin Atsur. Più di 21 punti di media, percentuali al tiro notevoli (più del 60% dal campo e più del 40% da oltre l’arco) e, perché no, 6 rimbalzi e 5 assist. Che si trattasse, anche in questa stagione, di un fattore lo si sapeva. Se le sue prestazioni dovessero mantenersi su questo livello, allora la squadra di Gianni Nava potrà tenere l’asticella molto alta dall’inizio alla fine, considerando anche l’efficacia di altri elementi che in questo momento sta in parte mancando.

Il caso Knights

E’ un po’ la storia recentissima dei Knights. 0-2 in casa, 2-0 fuori. E’ vero, fin troppo presto per emettere sentenze sanguinose sull’andamento di una squadra, ma si tratta pur sempre di un dato da tenere in considerazione, a maggior ragione se il prossimo impegno sarà tra le mura amiche e l’avversaria si chiamerà Saronno. La partenza di Simone Di Gianvittorio ha di fatto responsabilizzato Luca Roncari. Il playmaker classe 2001 ha risposto, e non è la prima volta, presente. 14 punti, 6 rimbalzi e 2 assist per lui nella delicatissima trasferta a Gallarate, all’interno di una vittoria tutt’altro che scontata, vista e considerata l’entità del roster a disposizione di coach Sassi combinata al buonissimo momento di forma. Prestazione che assume ancor più valore se si prende in considerazione che, dall’altra parte, Hidalgo è rimasto in campo dall’inizio alla fine, mettendo a segno 17 punti, al di sotto della sua media stagionale fino a questo momento. Forse in assoluto il cliente più scomodo per il giovane Roncari. I meccanismi necessitano di una sistemata, il roster dovrà essere allungato e le responsabilità ulteriormente condivise, ma siamo solo all’inizio alcuni scenari hanno bisogno di tempo.

Gallarate, passo indietro?

Perdere una partita non è mai stata una tragedia, soprattutto se si considera che ci si sta affacciando alla quinta giornata e che gli equilibri possono mutare molto velocemente. Una squadra come Gallarate, però, non pecca di certo di ambizioni. Ambiente caldo, roster attrezzato e staff tecnico in grado di apportare le giuste correzioni a partita in corso. In più, e di certo non si tratta di un fattore secondario, vanta la presenza del miglior realizzatore del campionato, ovvero Penny Hidalgo. Anche la panchina a disposizione di coach Sassi rende molto l’idea di quello che Gallarate può arrivare a fare nel Girone Ovest, con due interpreti come Ciardiello e Moraghi che la differenza sono sempre in grado di farla. Ci si aspetta qualcosa di diverso, forse, da Marusic, perché in C Gold uno come lui deve essere per forza di cose un fattore. Solo il tempo e il passare delle giornate ci dirà di che pasta è fatta la squadra di Sassi.

Il fattore Lugic

Lazar Lugic, nel Girone Est, sta facendo faville. Il serbo classe ’98 domina in lungo e in largo, sostenuto da una squadra che si sta dimostrando all’altezza della posizione in classifica (4 vittorie e 0 sconfitte). La sua versatilità sta facendo la differenza, come dimostra la prestazione in casa di Cernusco nella quale ha messo nero su bianco una prova da 21 punti in 23 minuti di impiego, a cui ha aggiunto 6 rimbalzi e 2 assist. Giocatore, ancora una volta, da monitorare. Fino alla fine.

Sotto i riflettori

Vincere di fronte al proprio pubblico è senza dubbio soddisfacente, ma farlo lontano dalle mura amiche ha qualcosa in più. Lo sa bene Mattia Broggi, che con la sua Virtus Cermenate ha piegato Nerviano. Per lui, 24 punti e un ritmo di gioco molto complesso da contenere per le difese avversarie. La sua velocità e la sua capacità di attaccare il canestro contro giocatori di stazza superiore si stanno rivelando decisive nelle logiche della sua squadra. Sempre nel Girone Ovest, l’altra vera prestazione di giornata, e qui non si tratta di un singolo. La connection Urbonavicius-Pocius-Degrada ha fruttato ben 62 punti a Mortara, sui 78 totali: più del 79%. Tutto qui? Assolutamente no. Perché i primi due, in coppia, hanno catturato 27 rimbalzi sui 49 totali. Dire che non bastano 3 giocatori per vincere un campionato è come scoprire l’acqua calda, ma per vincere alcune partite possono bastare e avanzare. E Arcisate lo ha capito a caro prezzo.

Carlo Ferrario

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