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C Gold | Cosa ci lascia il 7° turno – Lo strapotere dei Lazar, quattro squadre a secco, Legnano e l’ira Di Dio

E’ andato il scena il settimo turno di andata in Serie C Gold una giornata di campionato in cui si è visto parecchio equilibrio in entrambi i giron. Ma che, tuttavia, ha lasciato inalterate alcune situazioni consolidate nelle prime uscite stagionali. Cremona resta imbattuta in cima al girone est. Nell’altra divisione non perdono colpi Busto, Saronno e Lissone, con Mortara che esce vittoriosa dallo scontro d’alta quota con Rovello. Tante prestazioni di squadra che hanno fatto la differenza ed altrettante prove individuali che hanno indirizzato i match. In quello che può essere definito il primo quarto della stagione regolare.

Lazar, alzatevi e dominate

E’ stato uno degli argomenti trattati la settimana scorsa, all’interno di un discorso più ampio riguardante le responsabilità condivise dei giocatori della Sansebasket. La vittoria, di un solo punto, contro Lumezzane ha rappresentato una buonissima prova di forza. Dov’è mancato però l’apporto di diversi giocatori, per lo meno a livello realizzato. Trunic si è preso la squadra sulle spalle e ha messo a segno ben 33 punti, ai quali ha aggiunto 8 rimbalzi e 2 assist. L’altro Lazar, Lugic, ha leggermente spadroneggiato contro Sustinente. 25 punti e 12 rimbalzi, con 3 stoppate, per 33 di valutazione. Sono due elementi che stanno facendo la differenza per due squadre che hanno ambizioni di un certo tipo, che hanno un nome e un cognome, ovvero Serie B. Trunic viaggia a 17 punti di media, mentre sono 20,7 quelli che mette nero su bianco Lugic. E si tratta dei due leader di Cremona e Pizzighettone, rispettivamente prima e seconda in classifica ad est. Un caso? Sicuramente no.

Impantanate nelle sabbie mobili

Dopo 7 giornate sono 4 le formazioni che non sono ancora riuscite a centrare la vittoria, due per girone. Cernusco e Sustinente ad est, Arcisate e Calolziocorte ad ovest. Le prime due sono uscite ancora una volta con le ossa rotte dai rispettivi match, quelli contro Gardonese e Pizzighettone, mentre Arcisate e Calolzio si sono rese protagoniste di due buone partite contro Gallarate e Legnano, giocandosela fino in fondo. Inutile affermare che anche solo una semplice, che poi semplice non può essere definita, vittoria potrebbe cambiare la situazione mentale di queste squadre e, soprattutto, la zona scivolosa della classifica è molto corta, consentendo alle quattro sopracitate di poter recuperare in qualche modo il terreno perduto.

Flagello Di Dio

Non stiamo parlando di Attila, né di atrocità, terremoto tragedia. Bensì di Tomas Di Dio. Arrivato ai Knights per prendersi responsabilità di una certa portata, il numero 11 biancorosso ha faticato più del previsto a lasciare il segno. Contro Calolziocorte è arrivata, finalmente, una prestazione da Tomas Di Dio, con 18 punti e 8 rimbalzi, oltre a 6 falli subiti che gli hanno consentito di incidere anche dalla lunetta. Forse la sfida con l’ultima in classifica non ha rappresentato il banco di prova migliore per dimostrare il suo valore, ma i Knights provenivano da due brutte sconfitte e rialzare la testa non era la cosa più scontata. Coach Saini ha bisogno di lui e della sua migliore versione, una crescita che deve andare di pari passo con quella di Davide Speronello, altro elemento destinato a prendersi responsabilità crescenti e sempre più in sintonia con il suo amico Claudio Negri. Work in progress continuo, con un roster giovane e tanti aspetti da perfezionare, per gettare le giuste basi per un futuro che si prospetta possa tornare radioso.

Carlo Ferrario

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