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Prima Categoria A | Giancarlo Casiraghi il giramondo è atterrato a Ferno: gol, eurogol e la Solbia nel mirino

Il gol decisivo (e che gol!) di Giancarlo Casiraghi nella sfida di Cantello ha ridato la vittoria ai suoi, in un momento non troppo semplice. Secondo posto consolidato e ora sfida alla capolista Solbiatese. Emozioni, sensazioni e futuro di un bomber che a 38 anni ha ancora tanta voglia di stupire. “E’ stata una vittoria che vale 6 punti”. Basta questa frase a far capire il momento delicato in cui si trovava il Ferno prima del match contro un Cantello, che rigenerato dalla cura Marchiorato, era alla vigilia un osso più che duro da affrontare. E per chi ha vissuto la gara da protagonista arrivano parole al miele proprio per gli avversari: “Il Cantello ha fatto una grande partita, pur rimanendo in 10, e sono una ottima squadra” osserva Giancarlo con molta onestà intellettuale “Noi non abbiamo fatto bene ma questa vittoria è una iniezione di fiducia importantissima, perchè non siamo in un momento particolarmente brillante.”

 

Il racconto di un gol

E’ stato proprio il gol di Casiraghi a indirizzare il match. Giancarlo lo racconta con lucidità, modestia ma tanto orgoglio, da provetto radiocronista: “E’ stato un bel cambio di gioco di Madeo (n.d.r. Luca Madeo, classe 1996), ho stoppato la palla d’esterno ho puntato il difensore, sono riuscito a rientrare con un paio di finte e l’ho messa a giro sul secondo palo, quasi all’incrocio. Direi un bel gol”. A voi una descrizione simile cosa fa pensare? Golaço.

 

Arriva la corazzata Solbia

Con la vittoria di Domenica a Cantello il Ferno è a -10 da quella che secondo tutti è la squadra senza rivali, quella che sta facendo un campionato a parte. E Domenica, guarda caso, c’è proprio Ferno-Solbiatese. “Loro hanno un potenziale e una squadra che non c’entra niente con la categoria, tantissimi giocatori forti, come Luca Chiaia, che è un mio grande amico. Noi sicuramente stiamo facendo qualcosa di straordinario, perchè siamo una neopromossa e siamo lì secondi.” All’andata il Ferno fece benissimo, ma non bastò. “Noi comunque Domenica vogliamo vincere. Il nostro obiettivo è quello di confermare il secondo posto, perché sappiamo che anche se dovessimo andare a -7 resterebbe comunque un’impresa quasi impossibile andare a prenderli” Nel calcio non si sa mai, anche perché la Solbiatese visto il cospicuo vantaggio potrebbe fisiologicamente avere una sorta di rilassamento. Giancarlo su questo punto ha le idee chiare: “Può anche darsi che ogni tanto possano non essere concentrati al 100%, ma hanno talmente tanta qualità che bastano pochi lampi per risolvere la partita”

 

Ferno, una scelta di vita

Ma come ci sei finito a Ferno? Una vita fatta di Serie D, Eccellenza, Promozione, girando tutta Italia (e non solo, visto che Casiraghi vanta anche un esperienza in Australia, in Serie A, con la maglia dei Newcastle United Jets nella stagione 2006/2007, nda) portando il suo talento e i suoi gol, ma anche una attività lavorativa che crescendo ha fatto si che Giancarlo si ponesse di fronte alla domanda “Smetto?” NO. Risposta chiara, e quindi per conciliare lavoro e calcio, nonostante le tante richieste tra Eccellenza e Promozione, è arrivata l’opportunità Ferno. “Il mio amico Matteo Migliorin (portiere del Ferno) mi ha proposto questa possibilità, mi ha illustrato il progetto. Sono andato a parlare col Presidente e mi sono subito convinto accettando questa nuova avventura.

I giovani: Ferno isola felice anche nei rapporti

L’esperienza che cambia la visione delle cose porta con sè molti spunti di discussione. Uno di questi legato al mondo sacro dello spogliatoio. Con la regola dei giovani in vigore molte squadre possono trovarsi ad avere un gruppo di senatori e un gruppo di ragazzi molto giovani che devono convivere e condividere. “Nel tempo è cambiato molto l’atteggiamento dei giovani. Quando ero ragazzino io portavo molto più rispetto ai senatori di quello che si porta oggi. Ora molti ragazzi rispondono, si permettono cose che ai miei tempi non erano concesse” Ma non è il caso dello spogliatoio della Nuova Fiamme Oro, dove le cose vanno bene anche perchè “I giovani che ho trovato qui sono davvero bravi. Ti chiedono consigli e, cosa rara, li ascoltano sempre con positività e attenzione. Abbiamo molti ragazzi che, prima di essere bravi giocatori, sono dei bravi ragazzi.” I senatori, tra cui Giancarlo stesso, Viceconte e Migliorin possono stare tranquilli.

 

La numero 99 e il futuro

Il Ferno è una delle squadre che ha deciso per la numerazione fissa, ma la scelta del numero 99 sulle spalle di Casiraghi, nonostante avessimo pensato a qualche magica storia o retroscena, non nasconde nulla di leggendario. “Sono arrivato il primo giorno della preparazione e tutti i numeri erano già occupati. Potevo scegliere tra i pochi rimasti, e da attaccante mi sono preso quello che più mi stuzzicava”. Anche questa, pur normale, resta una storia. Accontentiamoci.  Prima di salutare Giancarlo è d’obbligo l’ultima domanda: “Cosa farà da grande Giancarlo Casiraghi?” “Sono un imprenditore, ho una azienda di bonifica di terreni con la mia famiglia, quindi il mio futuro da quel punto di vista è chiaro e il sentiero è già segnato. Mi piacerebbe molto però restare nel mondo del calcio. Non penso da allenatore, perchè ho un carattere molto particolare e non so se riuscirei a gestire 20 teste, ma mi piacerebbe magari come talent scout per riuscire magari un giorno a scoprire qualche giovane interessante”.

Roberto Bulgheroni

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