
Club Milano, Andrea Monzani: “Ci possiamo togliere una grande soddisfazione. Non raggiungere i playoff sarebbe un fallimento”
Il momento più importante e delicato della stagione per una squadra come il Club Milano, che è stata capace di rialzarsi da un momento difficile con la forza e la volontà di un gruppo unito. Una lucida analisi del capitano e portiere dei milanesi classe 1998, Andrea Monzani, che crede fortemente nelle possibilità della sua squadra di arrivare ai playoff e disputarli da protagonista.
Siamo nel momento clou della stagione e il rush finale per voi è già cominciato domenica con una grande prestazione e vittoria contro la capolista in un ambiente anche molto caldo con un gran tifo di entrambe le tifoserie. Credi sia stata la miglior prestazione della stagione?
“Parlando del momento è sicuramente quello più importante, giocare una partita contro la favorita del girone ci ha dato la carica e siamo scesi in campo solo per vincere. A livello di prestazione, penso di sì, una delle migliori assolutamente anche perché in altre partite come Pavia e Oltrepo’ non siamo riusciti a vincere con buone prestazioni. Domenica invece abbiamo fatto sia la prestazione che il risultato; quindi, si è stata la miglior prestazione”.
Tu che sei il capitano e anche il giocatore più esperto, hai detto qualcosa nello spogliatoio dopo la partita?
“Non c’è stato bisogno di parlare più di tanto, anche perché sono tutti consapevoli della possibilità che abbiamo giocandoci i playoff. C’è consapevolezza che, se si passa come terza si giocano in casa le prime partite dei playoff e si può far bene, togliendoci una grande soddisfazione quest’anno”.
Tu parli di consapevolezza, spesso si dice che siete una squadra molto giovane, ma in diversi momenti avete dimostrato la maturità di una squadra con esperienza, vi siete rialzati da un periodo difficile da grande squadra…
“Tanti vedono l’età anagrafica dei giocatori e danno per scontato che la giovane età sia sintomo di poca esperienza e sotto certi punti di vista è anche vero. Sicuramente nel momento difficile della stagione a fine anno scorso e inizio di quest’anno il gruppo, essere stati uniti e sapere il nostro potenziale ci ha aiutati ad uscire da quel momento”.
Hai già avuto esperienza in Serie D, credi che questa squadra sia pronta per il salto di categoria?
“Secondo me la partita di domenica è stato un piccolo assaggio di categoria superiore. Non dico niente per l’anno prossimo, però abbiamo dimostrato di avere degli elementi molto importanti; quindi, non vedo il perché con il salto di categoria si debba cambiare. Tanti giovani hanno le caratteristiche giuste e la possibilità nelle prossime stagioni, crescendo, di fare una o due categorie in più”.
Essendo un portiere, ti chiedo: qual è stata la partita più difficile quest’anno, quale attacco ti ha messo più in difficoltà?
“Sicuramente l’Oltrepo’ nella gara di andata. È stata una bella partita, davanti ha giocato Grasso che secondo me è uno dei giocatori più forti che c’era in quel momento in categoria e può fare tranquillamente la Serie D. Quella è stata una bella partita, peccato per il risultato, sicuramente però la più difficile da affrontare”.
Queste ultime partite vedranno diversi scontri diretti tra le squadre che stanno lottando per i playoff: voi avete il Magenta in casa, il Magenta avrà il Pavia e poi voi, la Solbiatese avrà l’Oltrepo’, mentre l’Oltrepò giocherà sia con Solbiatese che Pavia. Sei contento che queste partite arrivino in questo momento della stagione così decisivo? O avresti preferito giocarle prima?
“Per noi va abbastanza bene, sono le altre che hanno più scontri diretti. Noi dobbiamo giocare col Magenta che è una squadra forte in lotta per i playoff e vorrà conquistarli. D’altra parte, arrivi in un finale di stagione in cui ci sono altre squadre come la Sestese, che dobbiamo affrontare noi all’ultima, e probabilmente dovrà guadagnare punti per salvarsi. Non è neanche scontato andare a giocare certe partite, sono tutte difficili quando arrivi in questo periodo. Vorrà dire che dovremo impegnarci di più e dare ancora di più per meritarci e guadagnarci i playoff”.
Domenica giocate con la Virtus Binasco fuori casa su un campo diverso dal vostro. Loro sono già retrocessi quindi probabilmente giocheranno con una spensieratezza diversa dalla vostra, che insidie può nascondere questa partita?
“Loro non hanno più nulla da perdere e questo li porterà a presentarsi leggeri di mente, senza pressioni. Noi invece siamo obbligati a vincere, a fare punti anche per il fatto che l’Oltrepo’ non gioca. Il rischio è quello di andare leggeri di mente e così di fare brutte figure. La stiamo preparando in settimana, abbiamo già parlato tra di noi, sappiamo della grande possibilità che è e non dobbiamo sprecarla”.
Il vostro obiettivo iniziale è sempre stato quello di raggiungere playoff?
“Sì, avremmo sicuramente voluto fare qualcosina di più in Coppa, ma non siamo riusciti ad andare avanti. In campionato, invece, l’obiettivo minimo per questa stagione era raggiungere i playoff”.
A fine stagione, il giudizio dipenderà solo dal raggiungimento o meno dei playoff?
“Sicuramente qualcosa di positivo lo tiri fuori sempre, anche solamente il fatto di essere riusciti dopo 10 partite senza vittorie a risollevarci e fare 20 punti nelle successive otto, vedi che c’è stato un cambiamento e qualcosa è migliorato sia nel gruppo che nei singoli. A livello di squadra, l’obiettivo sono i playoff e non raggiungerli sarebbe un fallimento per tutti”.
Personalmente, come giudichi la tua stagione? In cosa pensi di poter migliorare?
“Io sono abbastanza contento della stagione fatta fin qui, sicuramente anche io ho avuto un periodo negativo, influenzato dal mio modo di pensare. La sconfitta a Voghera dell’andata mi ha tanto abbattuto ed è una cosa che devo migliorare perché non ha fatto bene né a me né alla squadra. Me ne sono reso conto forse troppo tardi e quindi devo lavorare personalmente a livello mentale”.
Asia Di Palma