L’allenatore del Club Milano, Giuseppe Scavo, è intervenuto all’ultima punta di “D-Time” per raccontare il traguardo raggiunto con la squadra: 49 punti, 4 in più della scorsa stagione, e nono posto in classifica. Scavo ha evidenziato come i mesi lontano dalla panchina gli siano serviti per migliorarsi e tornare in campo con ancora più determinazione. L’allenatore, classe 1989, ha anche parlato del suo futuro e dell’ambizione di fare un campionato non per salvarsi, ma per stare dalla parte sinistra della classifica.

La promessa mantenuta

Una volta tornato sulla panchina biancorossa il 3 dicembre, Giuseppe Scavo aveva fatto una promessa e l’ha mantenuta: “Le promesse vanno mantenute, ma è stato difficile. Io ero sicuro che ce l’avremmo fatta perché conoscevo il valore dell’ossatura della squadra. Quello che riesci a tirare fuori ai giocatori fa la differenza. Siamo riusciti a trascinare tutti quanti anche quelli nuovi. Il gruppo di 25 giocatori è arrivato fino alla fine e siamo stati bravi nella gestione delle risorse umane. Hanno tutti remato dalla stessa parte”.

Alzare l’asticella

Il mister ha dichiarato apertamente le sue volontà per il futuro: “Secondo me ci sono due step: prima quello della società che deve decidere se alzare o no l’asticella, poi c’è la mia. Io se dobbiamo fare un altro campionato a fari spenti con tante scommesse non sono la persona giusta. Ho voglia di provare a stare dalla parte sinistra della classifica e fare un campionato importante. Penso sia la stessa cosa dall’altra parte perché ricordiamo che il Club Milano è nato prima del Covid ed è sempre andato a migliorarsi. Io, però, pretendo di più perché sono ambizioso e sono sicuro che la società lo voglia e se vogliamo farlo assieme la mia porta è aperta. A molti piace parlare, io parlo con i fatti. Conta solo l’obiettivo che metti all’inizio e cosa raggiungi. Tutti partono per vincere e poi festeggiano per la salvezza”.

 

Giocatori con fame e determinazione

L’anno scorso, al debutto in D, il Club Milano aveva tutti giocatori alla prima esperienza in categoria, quest’anno, invece, ci sono stati alcuni calciatori con un minimo di esperienza. Il mister ha sottolineato come per lui sia importante avere giocatori che abbiano fame e determinazione di voler scalare la classifica: “Io non chiedo la luna. L’anno scorso avevamo tutti debuttanti in D. Quest’anno sono stati presi giocatori che magari l’avevano fatta un po’ e adesso servono giocatori che l’hanno fatta per uno-due anni. Io non ricerco il nome, ma giocatori forti che abbiano voglia di scalare la classifica. Ora il Club Milano sta crescendo e magari più giocatori vogliono venire qua”.

La costruzione della rosa

“Io penso che il grande lavoro sulla scelta dei giocatori under-over sia della società e della dirigenza. Alleno giocatori che mi arrivano e che siano in sintonia con quello che vogliamo fare. Non mi piacciono i mister-manager perché secondo me rimangono sempre in categoria. Prima si decide chi tenere e poi si crea la squadra. Ad esempio se rimane Rankovic si fa un tipo di squadra”.

Fermarsi per ripartire più forte

L’addio inaspettato con il Club Milano lo scorso giugno, i mesi fermi e il ritorno in panchina. Giuseppe Scavo ha raccontato le sensazioni vissute nel corso di questi mesi: “Stare fermo mi è servito tantissimo. Io non me l’aspettavo (l’addio al Club Milano n.d.r) per quello che avevo fatto. Non ho mai messo in discussione la scelta e ho cercato di prendere quello che mi stavano dicendo. I tre mesi fermo mi hanno aiutato a diventare più consapevole e a godermi il tempo. Mi ha aperto gli occhi, mi ha fortificato. Il mio sogno è giocare in uno stadio pieno e per farlo devi alzare la categoria. Lavoro tutti i giorni e non mi sento mai arrivato. Vado a vedere allenamenti, parlo con persone e cerco sempre di imparare.”

Il sogno di mister Scavo

“Mi son sempre detto che devo fare almeno una categoria in più di quella in cui ho smesso di giocare: quindi la C. Bisogna essere realisti: quando ero in Eccellenza volevo fare la D, fino a ieri volevo dimostrare di poter fare la D, l’ho fatto e oggi come oggi vorrei fare la C”.

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Asia Di Palma

6 Maggio 2025

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