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Eccellenza – Castellanzese e le inseguitrici, duecentosettanta minuti per la verità. Ma tutto (o quasi) passa dal turno di domenica

Duecentosettanta minuti da giocare in Eccellenza e una sola squadra al comando. La Castellanzese, da quando è stata in vetta, non ha mai mollato il primo posto del girone A di Eccellenza. Le inseguitrici, di volta in volta, steccano. Il campionato dei rimpianti per le big? Al momento può essere ribattezzato così, certo è che il finale di campionato si preannuncia più incandescente che mai.

 

CASTELLANZESE – 58 punti – Tutto, o quasi, passa dalla sfida contro l’Accademia Pavese

Porte tagliate, sensazione di dare fastidio, qualche sconfitta di troppo. Il morale, nonostante il primo posto, non sembra essere dei migliori in casa neroverde. Per vincere un campionato duro come quello di Eccellenza, però, bisogna avere anche (e soprattutto) la testa oltre che gambe e qualità. Insomma proprio adesso i ragazzi di Fiorenzo Roncari devono dimostrare tutta la loro maturità. Servono cinque punti per la matematica, ma la sensazione è che tutto (o quasi) passi dalla partita sul campo dell’Accademia Pavese. Squadra salva e senza più obiettivi, che già a Lazzate ha dato spazio ai più giovani. Ma davanti c’è Alex Romano, che a Busto Garolfo vinse un campionato con tanti compagni ora in forza al Fenegrò. La Castellanzese? Arriva con i cerotti: Gibellini in dubbio, Bigioni e Colombo fermati dal Giudice Sportivo (ma ritrovando De Dionigi e Pedergnana). Poi il big match contro il Verbano, ammazza grandi e prima squadra ad infliggere un dispiacere ai neroverdi. Infine il Città di Vigevano, che rischia di essere ancora coinvolto nella lotta salvezza.

 

FENEGRO’ – 53 punti – Il calendario più semplice, chiudere a 62 punti e sperare

Sulla carta, i ragazzi di Simone Broccanello hanno la strada tutta in discesa. Due trasferte, vero, ma l’unico vero e proprio impegno sembra essere una Castanese galvanizzata dalla vittoria di settimana scorsa e che può addirittura sperare nella salvezza diretta. Questo, di fatto, l’inghippo di un cammino che, per Anzano e compagni, vedrà poi la Sestese in trasferta e il Ferrera in casa. La prima già salva, la seconda retrocessa proprio domenica. Le sfide con Vigevano e Villa Cassano hanno dimostrato come il potenziale offensivo dei lariani sia indomabile soprattutto contro le “piccole”. All’andata arrivarono tre vittorie con tredici reti segnate e un solo gol al passivo. La possibilità di fare nove punti? Più che mai concreta. Per il Fenegrò la possibilità di chiudere il girone A di Eccellenza a quota 62. Ad oggi, il massimo possibile. Se non dovesse bastare, sarà tempo di valutazioni per il rimpianto più grande.

 

VERBANO-LEGNANO-VARESINA – 52 punti – Ascesa rossonera, le altre due scontrandosi…

Molto più difficile il cammino per le squadre a quota 52 punti. Il motivo è presto detto, anche sperando in un rallentamento della capolista, se il Fenegrò facesse tre su tre diventa impossibile prendere la vetta. Vietato non crederci, però, così occhio al finale di stagione di questo campionato di Eccellenza. Cominciando dal Verbano, reduce da quattro vittorie consecutive battendo anche Fenegrò e Legnano al Mari. Ora Ardor Lazzate, Castellanzese (in trasferta) e Busto 81. Anche in questo caso tutto o quasi passa dalla sfida di domenica. L’Ardor non è ancora salva aritmeticamente, servirà non perdere punti per alimentare la speranza. Differente il discorso di Legnano e Varesina. Tra due settimane una contro l’altra al Mari, da lì una delle due saprà il suo futuro. Legnano prima e dopo avrà le trasferte di Vigevano e Cassano Magnago, al momento ancora in lotta salvezza. La Varesina avrà Alcione e Ardor Lazzate. Per un finale di Eccellenza più che mai incandescente. Dove i prossimi novanta minuti saranno, verosimilmente, chiarificatori.

Paolo Andrea Zerbi

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