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Eccellenza, Magenta: l’intervista a Giacomo Mammetti dopo l’inaspettato addio con la Castanese. “Avevo l’accordo da fine maggio, ci sono rimasto male. Magenta? La soluzione migliore per me”

Ai microfoni di Be.Pi Tv è stato intervistato l’ex attaccante della Castanese Giacomo Mammetti. Dopo essere stato ufficializzato lo scorso 1° luglio, attraverso un comunicato ufficiale la società neroverde ha reso noto la scorsa settimana di averlo liberato da vincolo contrattuale insieme ai giocatori Filippo Ornaghi e Alessandro Colombo. Il giocatore è riuscito a trovare una soluzione vicino a casa, a Magenta e affronterà dunque il girone A di Eccellenza. Nell’intervista abbiamo ascoltato le parole di Giacomo Mammetti in merito a quanto accaduto.

Da quando avevi ultimato l’accordo con la Castanese?

“Verso fine maggio. Io comunque ho ricevuto tante chiamate quest’estate ti dico la verità, tante situazioni che comunque ho potuto valutare. Io però non mi sono mai preso altri impegni. Ci sono rimasto male, siccome loro hanno fatto tanti discorsi su altre situazioni successe quest’estate e infatti non me ne hanno parlato bene di quei casi dicendo che non si fa così. Dopo aver preso parola con loro e dopo l’ufficialità, parte il ritiro. Avevo fatto una scelta che mi permettesse anche di stare vicino alla mia famiglia, siccome vivo a Magenta. Invece, mi sono ritrovato alla fine della sessione del calciomercato in questa situazione e senza che mi avessero fatto firmare l’accordo economico. È arrivato un nuovo direttore sportivo che ha fatto le sue valutazioni con la società e ha manifestato quelle che secondo lui erano le necessità. Io mi sono dunque ritrovato a non avere nulla in mano, dopo che mi sono fidato di quello che era stato stabilito. Quindi sono stato mandato via dopo una partita giocata, dato che nelle gare successive ho avuto un problema al piede. Sono stato lasciato a piedi a tre giorni dalla chiusura del calciomercato con neanche la possibilità di far valere i miei diritti. Io avevo firmato il cartellino e per l’accordo economico mi ero fidato che me lo avrebbero poi fatto firmare. Ho iniziato la stagione, ho fatto il ritiro, andava tutto bene con i ragazzi e poi succede questo. Per rispetto si sarebbero dovuti comportare diversamente”.

Quali sono state le motivazioni che ti ha comunicato la società?

“La società ha detto che doveva arrivare un nuovo giocatore, hanno quindi fatto delle valutazioni e hanno pensato che quel giocatore potesse dare più certezze. Liberandosi il mio slot, anche a livello economico, si poteva quindi dare un posto a questo ragazzo”.

Tu sei anche stato il primo acquisto ad essere presentato…

“Si è vero, infatti mi sono sentito in qualche modo screditato a livello professionale, per tutto quello che ho fatto negli anni di buono. I giudizi le società li possono dare, così come anche possono fare le loro scelte, ma non sulla chiusura del mercato. Inoltre, con il Seregno ho disputato anche un’ottima gara, facendo anche l’assist del gol vittoria. Si sono comportati con me, come se fossi un ragazzino, che poi non è giusto a prescindere. Mi sono ritrovato in questa situazione alla fine dell’estate, durante la quale ci sono state tante squadre che mi hanno cercato e a campionato iniziato non è facile prendere poi una decisione su quale soluzione scegliere. Alla fine, ho voluto dare continuità alla scelta che avevo fatto, che inizialmente era Castano e sono quindi andato a Magenta, sempre vicino a casa. Sono riuscito a rimanere vicino alla mia famiglia e a mantenere l’altro lavoro che sto praticando in questo momento. Ci tengo a dire che a Castano con i compagni e con l’allenatore mi sono trovato benissimo, siccome mi ha voluto e mi ha cercato tanto”.

Come ti stai trovando a Magenta? Quali sono le tue prime impressioni?

“Bene, conoscevo già due ragazzi che giocano qui. Uno giocava con me e un altro invece è di dove abito io, qui di Magenta. Conosco anche Pedrocchi da molti anni. Mi sono piaciuti tutti subito come persone perché sono stati chiarissimi. Venivo da una situazione che mi ha frustrato molto e volevo un po’ di serenità. Secondo me stare vicino a casa, insieme a questa società, è la soluzione migliore per me in questo momento”.

Christian Spada

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