
Eccellenza – Filippo Vezzi, gol in lingua fiorentina: “Barbarito? E’ carismatico. Il Verbano vuole i playoff, se ci arriviamo…”
Da dieci anni a questa parte, Filippo Vezzi ha deciso di parlare (anche) con i piedi. L’inconfondibile accento fiorentino, modello linguistico dei letterati e antenato dell’attuale lingua italiana, lo contraddistinguono anche fuori dal campo. Ma è sul rettangolo verde che l’attaccante classe 1992 preferisce far parlare di sé. In che modo? Ovviamente a suon di gol.
Prima punta per… caso! Doppia cifra nel mirino
Prima centrocampista, poi attaccante. Filippo Vezzi durante la sua carriera ha, spesso e volentieri, girovagato per il campo interpretando ben più di un ruolo. Poi… «Un allenatore in Toscana decise di provarmi da attaccante durante degli spezzoni di partita. Ma un anno, a inizio stagione, fu categorico: “Te fai la punta centrale”. Ho dovuto lavorare tanto ma qualche soddisfazione me la sono tolta». Tra le soddisfazioni anche quella di domenica a Castano Primo, protagonista del ritorno alla vittoria del suo Verbano: «Un mesetto complicato, non è stato un periodo facilissimo. Penso siamo calati un po’ fisicamente e l’abbiamo risentito anche a livello mentale. In settimana ne abbiamo parlato tanto e siamo felici di essere tornati alla vittoria». Anche grazie ai gol di Filippo Vezzi: «L’infortunio di novembre non ci voleva, mi sentivo in forma stavo cominciando ad ingranare anche in quanto a realizzazioni. Ora spero proprio di essere tornato».
Cresciuto guardando la Fiesole. La Sestese da corsi e ricorsi
Fiorentino doc, Filippo Vezzi è nato e cresciuto a due passi dall’Artemio Franchi. «Uscivo di casa e avevo davanti lo stadio. Capitava anche di giocare proprio lì vicino». Per la Fiorentina, però, più affetto che tifo: «Il nonno e il babbo sono interisti e mi hanno passato anche a me questa passione. Ma sono sempre legato alla squadra della mia città». E alle squadre della Toscana, là dove è iniziata la sua carriera. Esordio in Eccellenza al Lanciotto vincendo un campionato. Poi quattro campionati tra Serie D ed Eccellenza alla Sestese, Sangiovannese, Ghiviborgo, San Donato Tavarnelle e ritorno alla Sestese. Ma niente fraintendimenti: «E’ la squadra di Sesto Fiorentino, una delle realtà toscane dove mi sono trovato meglio». Con la Sestese (di Sesto Fiorentino) quindici gol lo scorso anno. Alla Sestese (di Sesto Calende) quattro gol segnati in due partite. Secondo voi è un caso?
Al Verbano per… amore! “Quanta passione la famiglia Barbarito”
La scorsa estate Filippo Vezzi ha deciso di seguire la fidanzata a Milano. Contatto con il Verbano e primo incontro con il patron Pietro Barbarito: «E’ una persona molto carismatica, che ha una passione incredibile per il mondo del calcio. Eccessi? Ma no, cerca soltanto di tirar fuori il meglio dai suoi giocatori». E là davanti Filippo è uno dei leader dell’attacco rossonero: «Mi trovo bene con qualsiasi tipo di modulo, sia da unica punta che con un attaccante al mio fianco. Siamo giovani ma molto bravi. Mi ha stupito molto la velocità di Axel Caldirola, la determinazione di Federico Bianchi. E poi Stefano Banfi: è un 2000 ma appena arrivato ha saputo conquistarsi subito il suo spazio». In spogliatoio, però, il trascinatore è Vito Spadavecchia: «Ha fatto una carriera importante, sa quando parlare alla squadra. È un tipo di persona e di giocatore fondamentale in campo e non solo».
Un posto ai playoff e… via di grigliata
L’obiettivo stagionale del Verbano resta un posto tra le prime cinque: «Vogliamo fare di tutto per arrivarci e la vittoria di domenica è fondamentale. La cosa che mi ha stupito in Lombardia è vedere così tante squadre attrezzate per la vittoria finale». E in caso di playoff, Filippo ha già pronte le Fiorentine per festeggiare a fine stagione: «In rosa poi è arrivato anche Cristiano Pescara. Lui argentino, io di Firenze. Direi che con le bistecche siamo messi bene». Ora servono solo altri gol. Ma per quelli i tifosi del Verbano possono stare tranquilli, Filippo Vezzi è tornato a timbrare il cartellino.
Paolo Andrea Zerbi