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CRL | Giuseppe Baretti ha vinto contro la pioggia! Giusta la decisione di non sospendere, ma…

Nel weekend segnato da piogge abbondanti c’è un vincitore: Giuseppe Baretti ovvero il presidente del Comitato Regionale Lombardia. In un fine settimana dove prendere una decisione avrebbe comunque portato a una scissione nelle reazioni popolari, la scelta di giocare si è rivelata vincente. Soprattutto quando il vicino Piemonte (sicuramente con altre criticità) nella giornata di sabato ha optato per la sospensione di tutta l’attività. Emulare Christian Mossino sarebbe stato semplice, la scelta di Giuseppe Baretti invece si è rivelata vincente, numeri alla mano.

 

Prime squadre: al novantesimo l’86% delle partite

In questi casi, giusto far parlare i numeri. 167 le partite previste nel fine settimana tra Eccellenza, Promozione e Prima categoria. Di queste, 144 sono arrivate al triplice fischio finale. Soltanto 23, quindi, le partite rinviate. Quattro di queste sospese dopo un più o meno lungo tentativo, le altre mai iniziate e, in alcuni casi, la decisione era già arrivata previo comune accordo tra le società. Certo, ieri il tema comune era quello del “giusto giocare” piuttosto che “non era meglio rinviare?” ma alla fine, come si dice in questi casi… carta canta!

 

E se in futuro si andasse per una decisione… a zone?

Ripetiamo, a posteriori rispettiamo e condividiamo la scelta di Giuseppe Baretti di non sospendere. Anche perché il numero uno del CRL ha dovuto scegliere in anticipo. Ma ci permettiamo di dare un’idea. Se si optasse, in futuro, per una decisione non più regionale ma che vada a fasce (o più semplicemente, a gironi)? Proviamo a spiegarci in poche righe. Nell’era dei social, delle società interattive sulle pagine Facebook e Instagram, reperire informazioni veritiere non dovrebbe essere un problema. Vero è che la decisione sul campo di un arbitro è sempre più precisa, ma se anche in quel caso la decisione arrivasse più di pancia? Prendiamo un esempio concreto: girone A di Eccellenza, una partita rinviata, una sospesa (e vien da chiedersi perché sia cominciata, visto il campo), due molto a rischio (Busto 81 e Besozzo) e una resa possibile dalla migrazione dell’Ardor Lazzate a Cesate. Il rischio di una giornata monca c’è stato e, almeno per chi scrive, la bellezza di un campionato come il nostro è soprattutto la contemporaneità. Così, con la sosta lunga e con l’impossibilità di prevedere nevicate o quant’altro, giocarsi un bonus in alcune parti della Lombardia?

Paolo Andrea Zerbi

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