
Gravina a Be.Pi Sport: «Pronti i fondi per i dilettanti. Vincolo sportivo? Non andava abolito»
A Be.Pi Calcio Club Serie D è stato ospite il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, che ha parlato delle riforme che ha in mente la FIGC per il mondo dei dilettanti, in particolare per la D.
FONDI – «Ho letto le richieste delle squadre e la Federazione si è messa subito a disposizione. Ci sono alcuni aspetti costruttivi che vanno sottolineati: l’accordo con Federlab, che permetterà ai club di risparmiare e il fondo Covid. Si tratta di un tesoretto, approvato nell’ultima variazione di budget, di 2 milioni e 536mila euro da destinare all’intero mondo del calcio. Una parte di questi soldi finirà nelle casse della Serie D e servirà a colmare il maggiore onere che le società devono sostenere. Saranno investimenti per progetti mirati e con chiara indicazione. Le tempistiche saranno brevi, almeno per la prima parte di rimborso. La deadline infatti è fissata per il 31 gennaio, quando bisognerà comunicare a Sport e Salute la destinazione degli importi».
VINCOLO SPORTIVO – «La riforma ha avuto un iter complesso e articolato. La mia presa di posizione è netta nel difenderlo. Mi sono sempre opposto all’abolizione, ma ho promosso una modifica. Ho sempre chiesto al ministro Spadafora di rivedere la riforma».
EMERGENZA COVID – «L’idea di un’emergenza e di tutela della salute deve essere estesa fino a non meno del 28 febbraio. Questo è il tempo che bisogna prendere in considerazione per lavorare sui ristori».
FORMAT CAMPIONATI – «Ho consigliato di superare i periodi più freddi di dicembre e gennaio, soprattutto per quei campionati che non hanno particolari scadenze e possono allargare la finestra anche ai mesi estivi. Bisognerebbe riprendere tutti i tornei in modo più tutelato e garantito. I presidenti hanno il dovere di portare avanti il movimento, lasciando da parte alcuni posizionamenti politici che stanno contaminando questo momento. In un periodo così difficile non è possibile che ogni idea o proposta sia effettuata solo in chiave elettorale».