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Coppa Italia Serie D | Le pagelle del Legnano – Cocuzza incontenibile, che bravi gli under

Debutto da stropicciarsi gli occhi per il Legnano in Coppa Italia. I lilla hanno superato nettamente nel derby la Castellanzese, guadagnandosi la sfida con la Folgore Caratese. Ecco le pagelle dei giocatori lilla nella gara di domenica sera al Mari.

 

Bizzi 6 Due gol al passivo, sui quali ha poche colpe. Ma anche un paio di interventi su tiri centrali che danno comunque sicurezza al reparto.

D’Aversa 6 Tiene bene la posizione. Senza affondare, ma anche subendo poco. (30’ st Miculi sv Dentro subito dopo il quinto gol).

Foglio 6 Raggio d’azione più arretrato rispetto allo scorso anno. Ma il capitano lilla è sempre una certezza. (30’ st Tindo sv Un quarto d’ora in una partita già in naftalina).

Ricozzi 7 Metronomo del centrocampo, dirige la squadra con disinvoltura. Dà il la allo schema del vantaggio, punisce Colnaghi nella ripresa. Super.

Nava 6.5 Anticipi puntuali soprattutto sui palloni lontano dalla propria porta.

Ciappellano 6 I gol subiti arrivano dal cuore dell’area di rigore, mezzo voto in meno ma comunque positivo.

Cocuzza 8 Doppietta e prestazione da lustrarsi gli occhi. È soltanto metà agosto, ma il Mari gli tributa fin da subito la meritata standing ovation. (30’ st Ortolani sv Mette il suo mattoncino).

Pennati 6.5 Al posto giusto nel momento giusto per riportare in vantaggio il Legnano. Poi anche tanta quantità.

Gobbi 6.5 Tanto lavoro sporco, poi palla rubata e destro chirurgico. Gol all’esordio, che per un attaccante non è mai una cosa banale. (15’ st Pavesi 6 Debutta nel momento in cui il Legnano tira un po’ il fiato. Da rivedere).

Rinaldi 6.5 Sempre nel cuore dell’azione, giovane ma con tanta personalità. (30’ st Borghi sv Un quarto d’ora per uno dei protagonisti dello scorso anno).

Gasparri 6.5 Sgroppate continue lungo l’out mancino. Nel finale cerca con troppa insistenza il gol ma è più che comprensibile.

All. Manzo 7 Debutto da applausi, ma giustamente il tecnico ex Chieri frena gli entusiasmi. La sua mano, comunque, c’è già!

Paolo Andrea Zerbi

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