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L’ultima invenzione del Mago: la metamorfosi di Mario Chessa

Nella doppietta all’esordio in campionato c’è tutta la crescita del numero 7 della Castellanzese

Per quanti si fossero chiesti, alla vigilia dello start di questa Serie D: “Mario Chessa sarà ancora decisivo?”. La risposta è sì. Ce lo dicono i numeri: il tabellino dei primi novanta minuti del Mago neroverde con la Castellanzese versione 21-22 riporta già una doppietta, e che doppietta. Ce lo dice la sua prestazione che è segno dell’evoluzione calcistica di un fuoriclasse assoluto per la categoria.

DALLA BANDIERINA – In effetti mancava solo questo al suo repertorio: un gol direttamente da calcio d’angolo. E non appena si è presentata l’occasione, nel primo pomeriggio uggioso al Provasi contro gli altri neroverdi del Girone B, quelli del Vis Nova Giussano, Mario Chessa ha insaccato anche dalla bandierina. Sì, è vero. Forse una leggera deviazione, più o meno determinante, c’è stata ma… com’è che funziona? Quando tiri verso la porta il gol è tuo? Ecco, noi questo non lo sapremo mai. Possiamo però immaginare con spiccato senso di verosimiglianza che Super Mario quel pallone lo abbia indirizzato verso la rete, perché in fin dei conti ci aveva già provato in amichevole, questa estate a Settimo Milanese – quella volta calciò alto sul secondo palo e, prima che la sfera girasse all’incrocio, lo zampino ce lo mise Braidich -. E poi perché un attaccante questi gol non li prepara, non pensa di farli. Li fa e basta.

Per fuggire ogni dubbio sulla paternità del gol, e anche dei primi tre punti stagionali della Castellanzese, il capocannoniere del Campionato D’Italia ha pensato bene di farne un altro al minuto ottantasette, esattamente quarantacinque giri di lancette dopo, intervallo escluso. Giusto per mettersi in pari con i conti, vista la squalifica da scontare alla prima giornata. Ennesima dimostrazione della crescita di un talento luminoso già da tempo, a rischio di essere adombrato dalle intermittenze della pandemia. Eppure proprio nella scorsa irripetibile annata – per intensità e calendario più volte riadattato – l’idolo del Provasi ha fatto il salto.

STATISTICHE – Lo dimostrano i numeri, dicevamo: con questa doppietta fanno 48 gol con i neroverdi, uno in meno di quelli siglati con la maglia dell’Inveruno, ma anche in meno della metà delle presenze rispetto agli anni gialloblù (66 contro 137). Nel giro di una stagione ha stracciato i suoi stessi record, portando la sua media realizzativa a quota 0,9 gol a partita, frutto dei 36 centri in 38 gare, tutti da rivedere. Lo dimostra il suo modo di giocare, non più da stella catalizzatrice di riflettori, ma da polo indiscusso della manovra con il dito pronto sull’interruttore dei novanta minuti.

28 anni all’anagrafe, Chessa è nel pieno della sua carriera e adesso è dominante. Ha completato il percorso di trasformazione da giocatore che arricchisce a giocatore che esprime l’essenza del gioco. Conosce la strada e Mister Andrea Ardito non ha ritardato nel riconoscerlo padre putativo della sua Castellanzese in campo, non per dipendere ma per esaltare e farsi esaltare dalle magie del numero 7.

 

Alessio Colombo

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