
Eccellenza | Marco Licciardello e il gol ritrovato: “Vogliamo la salvezza per dedicarla a Marco Campi”
In una domenica avara di gol, Marco Licciardello ha tenuto alto l’onore dei bomber. Una doppietta che ha fatto felici i FantaAllenatori che hanno puntato su di lui nel nostro FantaBePi. Una doppietta che ha fatto felice sia il centravanti classe 1996 che la Calvairate, capace di prendersi un punto insperato contro la Rhodense. E Marco Licciardello con cinque reti all’attivo, prende la scia di Anelli re della classifica cannonieri.
Calvairate come una famiglia: «Due allenamenti e…»
Per il secondo anno consecutivo Marco Licciardello difende i colori della Calvairate. «Mi hanno fortemente voluto due estati fa il presidente e il direttore sportivo Paolo Bianco. Mi sono avvicinato a casa e devo dire che ho trovato fin da subito un ambiente familiare. Bastano due allenamenti per sentirsi a casa. Si è instaurato con tutti un rapporto unico, non c’è pressione e si può lavorare in maniera serena. Ecco, se devo essere proprio onesto forse è un po’ troppo familiare. Ma proprio quel clima ha permesso poi di raggiungere la salvezza lo scorso anno». E dopo una stagione di ambientamento, ecco la nuova esplosione in termini realizzativi: «Ho già eguagliato il numero dei gol dello scorso anno. Il girone A lo conosco bene dai tempi di Verbano, è molto più tecnico e forse riesco ad esprimermi meglio».
«Vogliamo dedicare la salvezza a Marco Campi»
L’ambiente Calvairate, in estate, è stato particolarmente scosso dalla prematura scomparsa di Marco Campi. Il tecnico ex Ardor Lazzate era stato scelto dalla società milanese ed era già entrato nel cuore dei suoi nuovi ragazzi nonostante la stagione non fosse ancora cominciata. «Mi sentivo frequentemente con lui, uno dei motivi per cui ero rimasto era sicuramente il suo arrivo. Era veramente una brava persona e in spogliatoio siamo veramente rimasti particolarmente scossi ed abbattuti». Il modo per ricordarlo? Conquistare quell’obiettivo che era già comune: «Vincere a Lazzate è stato un motivo per pensare a lui, ora vogliamo lottare con le unghie e con i denti per potergli dedicare la salvezza».
Ibra l’idolo, domenica contro Vezzi e Pizzini. «Spero di segnare a Spadavecchia»
Dieci anni in Enotria, una toccata e fuga a Pavia, poi due stagioni importanti a Seregno. «Ho avuto la possibilità di essere allenato da David Sassarini. Mi ha visto in Juniores e mi ha promosso in prima squadra. Giocavo da trequartista, da esterno d’attacco. Giocavo poco, in realtà, ma allenarmi con i più grandi mi ha permesso di imparare tanto». Poi il ricordo di Verbano, la doppia cifra a Besozzo al primo anno da “senior”. «Ho iniziato lì a fare la prima punta. Mi ispiravo a Ibra, ma con un allenatore come Costanzo Celestini è tutto più facile». E domenica ritroverà Spadavecchia da ex e una Varesina che, strano a dirsi, ogni tanto ha problemi nel far gol: «Vero, ma hanno attaccanti che raggiungeranno facilmente la doppia cifra. Io spero di segnare a Vito e di tornare a Milano con un risultato positivo. Per noi sarebbe importantissimo».
Paolo Andrea Zerbi