Top

Eccellenza | Paolo Grossi e la passione per il calcio, in Serie A come all’Accademia. “Nessun sogno è precluso”

Ci sono giocatori come Paolo Grossi che, nel corso della loro carriera, hanno saputo tramutare la passione del calcio in un lavoro. E che, successivamente, hanno saputo ritrasformare il lavoro nella passione che si aveva fin da bambini. Qualche infortunio di troppo durante la carriera? Lo si dimentica con un gol da cineteca come quello segnato domenica al Busto 81. Un pallonetto al minuto novanta che regala i primi punti all’Accademia Pavese. Che si coccola il suo talento.

 

Paolo Grossi ovvero… credere sempre nei propri sogni

Settore giovanile nel Milan, poi il primo infortunio lo costringe a partire dalle serie minori. Dalle nostre categorie, a dirla tutta, con due anni d’oro alla Caratese. La Serie D, però, va stretta ad un giocatore che aveva sempre dimostrato qualità fuori dalla norma. Così arriva la chiamata del Varese. In biancorosso la scalata fino alla cadetteria e, da lì, il Siena nella massima serie. «Un sogno che si avverava, credo che ogni bambino fin da piccolo sogna di arrivare in Serie A. Farlo passando tutte le categorie per me è stato motivo d’orgoglio. Sono ricordi indelebili che resteranno per sempre nella mia mente». E che ricordi! Esordio contro la Juventus, titolare pochi giorni dopo all’Olimpico contro la Roma. E stagione bagnata da un gol segnato al Parma.

 

Ripartire da zero. O meglio, dalla passione di sempre

Tanti infortuni e tante squadre cambiate. Verona, Pro Vercelli, Brescia, Lanciano, Ternana, Arezzo. «Ho smesso di giocare in anticipo a causa di qualche problema fisico di troppo. Ho dovuto prendere atto di quella situazione ma fortunatamente il calcio regala sempre opportunità». E Paolo Grossi l’ha colta al volo. La chiamata dell’Accademia Pavese, infatti, ha permesso all’attaccante classe 1985 di tornare a calcare i campi da calcio. «Sono stati fin da subito gentili e disponibili nel mettermi nelle condizioni di poter rivivere le emozioni che si provano su un campo da calcio. Ci si allena con molte meno pressioni, ma sempre con la massima serietà».

 

Un gol da cineteca… «Tra i più belli della mia carriera»

Lavoro e calcio da abbinare. Ma sul campo da calcio Paolo Grossi torna ad essere il talento di sempre. Lo dimostra il gol segnato domenica: «È tutta questione di un attimo. Ho visto il portiere fuori dai pali, il pallone scendeva in maniera perfetta. Mi è venuto istintivo pensare al pallonetto. Qualche gol bello l’ho fatto nei professionisti, ma quello di domenica entra di diritto tra i migliori». Festa Accademia, e Grossi si gode il momento: «Non mi pongo obiettivi, ho trovato una condizione che per me è ottimale. Gioco e faccio un po’ da padre ai tanti ragazzi giovani che ci sono in squadra. Cosa dico loro? Che a 18 anni anche io giocavo in Serie D. Quindi nessun sogno è precluso».

Paolo Andrea Zerbi

Condividi su
X