Il tecnico della Pro Palazzolo ha detto la sua in ESCLUSIVA a Be.Pi TV. Ecco tutte le sue dichiarazione su questo finale di stagione. Quali erano le condizioni del campo ieri? “Noi siamo andati lì per giocare la partita. Sicuramente le condizioni non erano ottimali per giocare una partita di calcio. Il campo della Varesina […]

Il tecnico della Pro Palazzolo ha detto la sua in ESCLUSIVA a Be.Pi TV. Ecco tutte le sue dichiarazione su questo finale di stagione.

Quali erano le condizioni del campo ieri?

“Noi siamo andati lì per giocare la partita. Sicuramente le condizioni non erano ottimali per giocare una partita di calcio. Il campo della Varesina è davvero molto bello, ma le due fasce erano allagate. Purtroppo ha smesso di piovere decisamente tardi. Avesse smesso di piovere prima si sarebbe potuto giocare senza problemi. Nella zona della panchina la palla galleggiava, se si poteva iniziare alle 16 si sarebbe giocato senza grossi problemi”.

Quando verrà recuperata?

“Sono decisioni che non spettano a noi, credo che non questo mercoledì ma quello dopo sarà perfetto per recuperare il match. Sarà un bel tour de force visto che dal 17 marzo al 28 marzo avremo quattro partite in soli undici giorni“.

Una stagione positiva nel complesso?

Una stagione positiva fino ad oggi. Non dimentichiamoci anche che quest’estate il Palazzolo ha cambiato praticamente tutto. Non era semplice e scontato ottenere subito feeling con l’ambiente e di conseguenza risultati. Io sono davvero contento, visto che abbiamo anche un presidente ambizioso con idee chiare e progetto ben strutturato. Ha deciso lui di spostarsi per poter avere una struttura di primissimo livello e portare la squadra in alto. Ha già fatto un campo per permetterci di allenare senza problemi e ce n’è un altro in programma. Sul campo stiamo mettendo tutto l’impegno possibile per raggiungere un grande risultato. Ora ci sono nove partite e 27 punti, noi cercheremo di portare a casa più punti possibili”.

La cura della difesa è sempre al centro della ricerca?

“Non dipende dalla volontà, anche perché credo che tutti non vogliono subire gol. La mia idea è quella di gestire la gara e di conseguenza dare il meno possibile a qualsiasi avversario. Questa solidità difensiva non è data solo dalla linea, ma anche dal lavoro che tutta la squadra sta cercando di fare. Avere tre difensori non basta per avere la miglior difesa del girone. Se la squadra subisce poco è perché tutti ci mettono qualcosa“.

Da adesso in poi cercherà anche qualche gol in più?

“Indubbiamente i gol fatti sono una delle nostre pecche. Al momento i numeri parlano di una squadra che segna poco e che deve fare decisamente di più. Anche qua, però, vale lo stesso discorso di prima cioè non è solo colpa degli attaccanti ma ci è mancata anche qualche rete dai centrocampisti o dai difensori. Io credo che noi dobbiamo essere in grado di gestire tutte e due le fasi, più le riesci a comandare e più chance hai di portare a casa la partita”.

Come si gestisce un gruppo forte come quello della Pro?

“Avere un gruppo forte e lungo è stata una scelta sia mia che della società. Noi abbiamo una società davvero ambiziosa che vuole cercare di raggiungere la categoria superiore entro due/tre anni. Le idee sono molto chiare sia per la società che per la proprietà. La scelta è stata quella di prendere giocatori di primissimo livello. La gestione compete al tecnico e i ragazzi sanno che tutte le scelte sono per il bene della Pro Palazzolo. In un campionato così tosto adesso ci aspettano tante partite in pochi giorni e di conseguenza ci sia bisogno di avere tutti. Poi capisco che chi non gioca non sia contento, ma è anche giusto che sia così, però posso dire di avere a che fare con dei ragazzi professionali”.

Vi sentite in corsa per il primo posto?

Noi dobbiamo sentirci in corsa per forza. Non bisogna accontentarsi ed abbiamo solo sette punti con una partita in meno oltre che 27 punti a disposizione. Se quelle avanti faranno più punti noi le stringeremo la mano. Per composizione di rosa e per quello che fa la società, però, bisogna per forza crederci. Poi se le altre saranno più brave le stringeremo la mano”.

 

Nicola Badursi

 

11 Marzo 2024

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