Al termine della stagione la tifoseria della Pro Sesto ha cercato di fare chiarezza e dare il suo parere su questa annata. Ecco il comunicato. La rottura è compiuta Il malumore tra la tifoseria della Pro Sesto e la società andava avanti già da diverso tempo, ma logicamente con la retrocessione in Serie D non […]

Al termine della stagione la tifoseria della Pro Sesto ha cercato di fare chiarezza e dare il suo parere su questa annata. Ecco il comunicato.

La rottura è compiuta

Il malumore tra la tifoseria della Pro Sesto e la società andava avanti già da diverso tempo, ma logicamente con la retrocessione in Serie D non ha fatto altro che accentuarsi. La squadra della provincia di Milano infatti ha appena messo la parola fine su una delle stagioni più complesse della storia recente e proprio la tifoseria organizzata ha deciso di spendere diverse dichiarazioni nei confronti del club. Parole pesanti che fanno denotare ancora di più il rapporto totalmente deteriorato tra le parti.

Comunicato della Curva

“Adesso via….. E SENZA SCUSE… Esatto senza scuse perché neanche di fronte a una retrocessione si è stati in grado di chiedere scusa a una piazza che ha sempre cantato per 90 minuti ad ogni partita e ad ogni risultato SPESSO NEGATIVO. Non si è stati capaci neanche di dire frasi di rito del genere…. “Ci rimboccheremo subito le maniche per ritornare in categoria”. … al posto di “…e ma nel 2017….” o “… voi non sapete gli sforzi…” oppure “. ..se c’è chi compra, io vendo…”. Caro NON PRESIDENTE, nel 2017 lei ha fatto solo quello che DEVE fare un’amministratore delegato di una società di calcio. Gli sforzi li fa chi si alza alle 6 di mattina e fa 12 ore di lavoro in fabbrica per 1000€ al mese e quando spende un quinto del suo stipendio per seguire la squadra in trasferta. Oltre che sottrarre tempo alla famiglia o altri interessi per sostenere la maglia! È ridicolo che a seguito della retrocessione, di fronte a questo ragionamento ci si senta rispondere “cosa devo farci io?”. Dimostrando costantemente una mancanza di rispetto anche sportivamente, oltre che umanamente inaccettabile. Se si vuole veramente vendere MA VERAMENTE, non si fanno scappare gli ipotetici acquirenti con richieste assurde fuori dal valore della stessa società. Senza dimenticare richieste assurde del tipo: “però resto io, mio cognato, il mio amico e il suo amico”… Più e più volte siamo stati invitati a salire in sede a controllare i bilanci, ma bilanci a parte nessuno avanza niente da questa società?? Lavoratori, collaboratori, aziende esterne, e soprattutto giocatori con i loro premi per il risultato?? Perché poi quando si parla di rinnovi per programmazione si parla anche di questo. Quando un giocatore va a discutere il suo rinnovo e deve ancora percepire X € di premi, prima di firmare ci pensa 2 volte figuriamoci se poi si hanno richieste… Ma per qualcuno poi è facile dire…. “E lui che ha chiesto di essere ceduto…cosa faccio lo tengo contro voglia??” Le promesse VANNO MANTENUTE o si perde di credibilità. FUORI TUTTI!! VE NE DOVETE ANDARE TUTTI!!”

Nicola Badursi

3 Maggio 2024

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