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Real Calepina, Gherardi: «Non sono d’accordo con la sospensione»

Tra le squadre che vogliono tornare a giocare il prima possibile c’è sicuramente la Real Calepina. I bergamaschi hanno cominciato splendidamente la stagione e dopo le prime sei giornate sono primi in classifica nel girone B di Serie D. Di questo momento felice dei biancazzurri ha parlato il portiere Roberto Gherardi, intervistato da Bergamo&Sport.

STOP – «Siamo tutti molto dispiaciuti per quanto sta accadendo a livello dilettantistico. Il dispiacere aumenta se si pensa a quanto lavoro e quanti investimenti sono stati fatti dalle società per adeguarsi ai nuovi protocolli, prima di vedere vanificato il tutto e ritrovarsi nuovamente punto e a capo. In definitiva non mi trovo d’accordo con la sospensione perché ritengo che uno sport come il calcio non sia un veicolo di contagio così pericoloso. Al di là del contesto spogliatoio, all’interno del quale bisogna prestare le dovute attenzioni, ritengo che una volta in campo i rischi non siano così esagerati»

PROTOCOLLO – «È evidente che se si vuole arrivare in fondo qualcosa va cambiato. Non so se sarà possibile stilare un protocollo sulla falsariga di quello dei Pro, ma se per un positivo si continueranno ad isolare gli interi gruppi squadra sarà difficilissimo arrivare in fondo. Soluzioni? Si parla di tamponi rapidi ma non so quanto ciò sia praticabile ai nostri livelli. Piuttosto, un passo avanti sarebbe quello di isolare soltanto il singolo positivo, consentendo al resto della squadra di continuare ad allenarsi. Nell’ultima giornata che si è giocata, in Serie D, su 90 partite ne sono state rinviate 48».

BILANCIO – «Un inizio di stagione sicuramente molto positivo. Ci siamo uniti e abbiamo logicamente affrontato tantissimi cambiamenti: l’organico è stato completamente rivoluzionato, eccezion fatta per 7-8 giocatori, a cui bisogna aggiungere una società nuova chiamata ad affrontare un’avventura intrigante ma comunque difficile in una nuova categoria. Nessuno si sarebbe mai aspettato un inizio così convincente e l’attuale prima posizione in classifica è motivo di grande orgoglio. Chiaramente quando sei una new entry in un campionato così competitivo come la Serie D, il primo obiettivo deve essere quello di salvarsi il prima possibile. Raggiunto questo target, vedremo dove potremo arrivare ma siamo fiduciosi perché il gruppo che è stato costruito è veramente compatto e coeso. Vorremmo, ovviamente, orbitare nella parte sinistra della classifica, magari con uno sguardo rivolto alla zona play-off».

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