La centrocampista, classe 2004, Sara Pezzi è intervenuta alla settima puntata di B-Woman ed ha raccontato il suo percorso calcistico: quattro anni nella squadra di quartiere e nove alla As Roma. Un sogno partito sin da piccola grazie al papà e che prosegue ora tappa dopo tappa: tre scudetti vinti con la Roma Primavera sotto […]

La centrocampista, classe 2004, Sara Pezzi è intervenuta alla settima puntata di B-Woman ed ha raccontato il suo percorso calcistico: quattro anni nella squadra di quartiere e nove alla As Roma. Un sogno partito sin da piccola grazie al papà e che prosegue ora tappa dopo tappa: tre scudetti vinti con la Roma Primavera sotto la guida di mister Melillo. Sara è al momento ai box per pubalgia, ma vuole sostenere la sua squadra in questo rush finale di campionato. La centrocampista ha evidenziato quanto sia fondamentale avere in gruppo compagne esperte come Nagni, che ricordano ogni giorno l’importanza delle piccole cose anche negli allenamenti.

 

Il passaggio dalla Primavera alla Prima Squadra

“Il distacco a livello mentale e anagrafico è stato tanto anche perché ora sono con donne adulte. Avendo però persone mature è sempre un livello successivo che fai tu: ti permette di fare uno step importante. In Primavera non potevo parlare con tutte. È stato completamente diverso , ma a livello mentale sono molto cresciuta. Sono partita con pregiudizi , pensando di non riuscire ad essere capita del tutto e quindi mi sono ricreduta e ho instaurato un bel rapporto.”

Una stagione frammentata

“Il fatto di non giocare pesa, è stata una stagione difficile per me: ho avuto un percorso frammentato dagli infortuni. Non ho dato il 100% come gli scorsi anni. Un po’ rosico, ma confido nella mia squadra,. L’obiettivo è quello di salvarsi, abbiamo affrontato le prime quattro squadre, domenica affronteremo il Cesena ma si può sempre sorprendere.”

Il valore di giocatrici esperte

“Sicuramente tutti i giorni impariamo tanto: avere persone con età più grande ti dà la consapevolezza di poter fare meglio e avere uno stimolo in più. Quando facciamo prevenzione prima durante e dopo a volte capita che le più giovani si dimenticano degli esercizi allora arriva Nagni che ci dà consigli e ci ricorda quanto sia importante.”

L’intensità degli allenamenti

“La struttura conta e anche tanto.  La forza è quella parte che ti serve quando vai in partita e riesci a contrastare l’avversario. Noi siamo seguite dai preparatori atletici che calibrano il peso di ognuna. La mattina si fa forza, che nel pomeriggio viene trasformata nelle partitelle in scatti e velocità. Io mi sono allenata con la Prima Squadra della Roma e gli allenamenti erano molto intensi, però anche in Serie B sono duri.”

Dove tutto è iniziato

“Io ho cominciato a sei anni grazie a mio papà che mi ha messo la palla in mezzo ai piedi. È stato il mio primo fan insieme a mio nonno, quando c’è stato l’obbligo per le squadre femminili poi papà mi ha detto di andare a provare con la Roma. Ho fatto quattro anni con la squadra di quartiere e nove alla Roma.” La centrocampista della Res ha inoltre detto cosa significhi per lei essere arrivata al livello in cui è oggi: “Emozione pura, adrenalina a cento: essere partita dalle basi e fare l’esordio in Serie B vuol dire avercela fatta e continuare su questa via.”

Le ultime giornate

“Dare forza anche da fuori e dare il 100% visto che ne mancano poche e arrivare all’obiettivo comune ovvero quello di salvarsi. Chi vince il campionato? Dico la Ternana perché in carica c’è il mio mister Melillo e glielo auguro con tutto il cuore.”

Asia Di Palma

 

23 Marzo 2024

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