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San Pellegrino, Alberto Vitali: “Con lo Zingonia Verdellino match importante. Felice del mio percorso qui”

Ai nostri microfoni il portiere del San Pellegrino Alberto Vitali, autore di una grande domenica contro la Tritium la scorsa settimana. Vitali è in prestito dal Caravaggio, squadra dove ha giocato nei due anni e mezzo precedenti al suo arrivo al San Pellegrino dello scorso dicembre. Classe 2003, ma con tanta esperienza in prima squadra alle spalle, a partire dalla stagione 2020/2021 dove ha collezionato 9 presenze in Serie D, mentre nella passata stagione ha raggiunto quota 21. Ora però l’attenzione è concentrata sulla lotta salvezza che passerà per le ultime due giornate di campionato.

Arrivate da una buona prova contro la Tritium, che però non si è concretizzata in un risultato positivo.

“Noi l’avevamo preparata per cercare di contenere i danni, quindi sapevamo di affrontare la prima in classifica. Sono una squadra forte, soprattutto in attacco, noi siamo riusciti a tenere bene la prima mezz’ora. In generale ce la siamo cavata, ma il pareggio secondo me ci stava tutto, non abbiamo demeritato neanche noi”.

Mancano due partite, che sono Zingonia Verdellino e Lemine Almenno, quindi due derby bergamaschi, di cui uno è anche uno scontro diretto. Quanto pesa la partita di domenica?

“Se domenica dovessimo vincere, direi che sarebbe importantissimo, perché dobbiamo uscire dalla zona play-out. La Trevigliese tra l’altro gioca contro la Tritium”.

Tu sei arrivato qui a metà stagione dal Caravaggio, come hai vissuto questo passaggio e come ti sei trovato qui al San Pellegrino fino a oggi?

“Dopo due anni e mezzo a Caravaggio, quest’anno non sono riuscito a trovare tanto spazio. Qui ho trovato una famiglia, i ragazzi sono davvero splendidi e mi sono trovato subito bene. La società mi ha accolto alla grande e devo solo ringraziarli perché arrivavo da un periodo in cui non giocavo tanto, però ho avuto la possibilità di fare qualche partita e anche il preparatore è molto competente”.

Hai seguito poi il campionato del Caravaggio?

“Si, con alcuni ex compagni mi sento ancora. Loro stanno andando molto bene, hanno giocatori di esperienza come Marrazzo, Viola e anche il portiere Pennesi. Sanno bene come muoversi e i risultati alla fine lo dimostrano. In porta eravamo io e Mazzoli all’inizio, poi lui si è infortunato quindi è arrivato anche Pennesi e quando te la devi giocare con un portiere così è veramente difficile, è molto forte”.

Qui invece come ti trovi con il tuo compagno di reparto Minossi?

“Mi trovo veramente bene e avendo la stessa età ce la giochiamo, anche a livello fisico siamo abbastanza simili. Lui ha collezionato più presenze quest’anno e se ha iniziato a giocare dall’inizio è perché aveva la fiducia del mister e i risultati sono arrivati comunque fin da subito perché il girone d’andata è andato bene. Me la gioco di settimana in settimana, poi alla domenica si vede la scelta del mister”.

Per il prosieguo della tua carriera calcistica che obiettivi ti poni e quali aspirazioni hai dentro di te?

“Adesso come adesso bisogna vedere come finisce la stagione qui a San Pellegrino e poi per l’anno prossimo vedremo cosa succede durante l’estate. L’obiettivo fin da piccolo è quello di arrivare tra i professionisti, un po’ come per tutti, quindi mai smettere di sognare, non si sa mai”.

Tu hai avuto modo di vedere da vicino sia il girone B che il girone C, hai notato delle differenze tra questi due gironi?

“Grandissime differenze non le ho notate. Sono passato da una squadra con l’ambizione di tornare in Serie D ad una squadra al primo anno di Eccellenza, quindi ho potuto notare cosa significa lottare per due obiettivi così diversi. Tra i due gironi ho visto che tutte lottano per portare a casa i propri obiettivi, forse nel girone C ci sono stati più scontri al vertice all’inizio che non avevano fatto capire chi potesse effettivamente vincere il campionato. La Tritium invece in questo girone è sempre stata lì davanti”.

Passando invece alla tua vita fuori dal campo, di cosa ti occupi e quali sono le tue passioni?

“Studio e lavoro, ho studiato come musicista al liceo musicale e l’anno prossimo riprenderò con il conservatorio. Quest’anno mi sono fermato un attimo per riprendere un po’ gli studi e per lavorare nella panetteria del mio paese, siccome durante le superiori spesso non sono riuscito ad avere il massimo del tempo”.

Christian Spada

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