
Sant’Angelo-United Riccione: una sfida che va oltre il 90′ tra un botta e risposta di comunicati
La fine sancita dai tre fischi dell’arbitro D’Ambrosio Giordano nella sfida odierna tra Sant’Angelo e United Riccione sembrerebbe riguardare solo la gara disputata sul campo del Carlo Chiesa, perché a giudicare dai comunicati ufficiali pubblicati dalle rispettive società, lo scontro sembrerebbe essersi protratto oltre i 90 minuti di gioco. I motivi di tali attriti sembrerebbero risiedere nelle accuse dei biancazzurri rivolte alla tifoseria padrona di casa e agli stessi calciatori. Secondo il Presidente Cassese e la dirigenza dello United Riccione, infatti, dalle tribune sarebbero volate minacce di morte e cori razzisti. Il dito è stato puntato anche contro i giocatori del Sant’Angelo, che avrebbero continuato a giocare mettendo a segno una rete al 89′, nonostante uno dei degli 11 dello United fosse a terra sanguinante. Ogni accusa è stata prontamente smentita dalla dirigenza del Sant’Angelo, la quale ha inoltre riportato il ritrovamento di diversi danni ai serramenti degli spogliatoi.
Comunicato ufficiale dello United Riccione
“Il Presidente Pasquale Cassese e la dirigenza dello United Riccione, a tutela dell’immagine e dell’onorabilità della società e dei suoi tesserati, si trovano obbligati a rendere pubbliche le incresciose situazioni venutesi a creare oggi durante la partita di Campionato contro il Sant’Angelo. Lo stesso Presidente e i membri della dirigenza presenti allo Stadio Chiesa sono stati minacciati di morte dai tifosi della squadra locale e sono stati costretti ad abbandonare la tribuna, scortati dalle forze dell’ordine, a metà del secondo tempo. Contemporaneamente dalle tribune occupate dai tifosi della società lombarda si levavano cori offensivi, irrispettosi e soprattutto razzisti all’indirizzo dei calciatori biancazzurri. E se il comportamento dei tifosi si è rivelato inqualificabile, non da meno è stato quello dei calciatori in campo che hanno segnato la rete della vittoria con un calciatore dello United Riccione a terra sanguinante e costretto poi a ricorrere a diversi punti di sutura. Lo United Riccione non è disposto ad accettare questo tipo di comportamenti e farà valere le proprie ragioni in ogni sede possibile”.
Comunicato ufficiale del Sant’Angelo
“A.S.D. Sant’Angelo 1907, preso atto del comunicato ufficiale pubblicato dalla società United Riccione, intende precisare quanto segue: 1) il pubblico dello stadio “Chiesa” non ha in alcun modo commesso atti intimidatori nei confronti dei dirigenti della società United Riccione e durante il corso della partita non è stata messa a repentaglio l’incolumità dei dirigenti stessi. 2) dalle tribune dello stadio “Chiesa” non si sono levati cori offensivi e/o di stampo razzista nei confronti di calciatori, componenti dello staff tecnico e dirigenti della società United Riccione. 3) il gol realizzato dal calciatore Francesco Gobbi, all’ ottantanovesimo minuto di gioco, non è stato viziato da alcuna irregolarità. Le immagini della partita, disponibili sul canale YouTube ufficiale della società, dimostrano come la rete realizzata dall’ A.S.D. Sant’Angelo 1907 è regolare: è il direttore di gara a rimettere in gioco il pallone dell’ azione che porta al gol che decide l’incontro. 4) la società registra, inoltre, pesanti danni ai serramenti degli spogliatoi dello stadio ‘Chiesa’, situazione già segnalata agli organi competenti, sottolineando il comportamento profondamente scorretto dei tesserati della società avversaria al termine della partita. Quanto sopra precisato al fine di tutelare l’immagine del club da infondate e gratuite illazioni altrui“.
Marta Baroni