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Seregno, il presidente Erba deferito alla FIGC: «Non temo ritorsioni»

Durante la diretta Instagram con noi di Be.Pi Sport, il presidente del Seregno Davide Erba ha annunciato di essere stato deferito dalla Procura Federale per gli attacchi dei giorni ai vertici della Lega Nazionale Dilettanti. «Ho già preso contatti con i miei legali – rivela il proprietario dei brianzoli – non ho mai usato espressioni ingiuriose, ho semplicemente denunciato quello che non va, le mancanze di un sistema che deve essere modificato».

Incompatibilità

Il numero uno dei nerazzurri non vuole rinunciare alla sua lotta. «Non temo nessuna ritorsione, anzi, dovesse capitare che la squadra ne risentisse, continuerò nella mia battaglia, con ancor più forza» racconta. Nel mirino, come sempre, il presidente Cosimo Sibilia e il consigliere Luigi Barbiero. «Sibilia, da parlamentare, non sarebbe compatibile con il suo incarico. Secondo la legge 60 del 15 febbraio 1953 i membri del Parlamento non possono ricoprire cariche in enti che ricevono, in maniera diretta o indiretta, sovvenzioni statali. La LND prende fondi dal Governo attraverso il CONI. Sono cose gravi, io l’ho segnalato al Presidente della Camera Fico e vediamo se la porterà in commissione». Nonostante la mozione di sfiducia ai vertici non abbia raggiunto il quorum, Erba non è preoccupato. «Molte società sono lontane, non ci si conosce e subentra il fattore diffidenza» spiega l’imprenditore, sottolineando come siano già pronte diverse iniziative, come quella di creare diverse tavole rotonde per confrontarsi sul tema dei sussidi ai club.

Sovvenzioni

Sulla questione, infatti, Erba vuole vederci chiaro. «Che fino hanno fatto i 10 milioni giunti dalla Federazione? Le società non hanno visto ancora un euro, dove sono finiti? – dichiara il presidente – Ci risulta che siano stati messi in cassa integrazione tutti i dipendenti della Lega, quindi mi chiedo dove siano andati questi fondi. Mi hanno detto che ci sono 34 società che versano in condizioni disperate, cosa stiamo aspettando?».

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