
Serie D | Inveruno, Raineri: “Cambieremo. Chi? Andreoletti ed io non andiamo mica in campo…”
Continua il momento no dell’Inveruno. Al Breda prima l’illusione, concreta, di poter mettere al tappeto la Pro Sesto. Poi la rimonta e i problemi, altrettanto concreti, che restano lì. Chiaro, come sempre, il direttore sportivo Davide Raineri: “Bisogna cambiare qualcosa, così facciamo troppa fatica. Il campionato è livellato, ma non ne imbrocchiamo una. E in campo non andiamo nè io nè Andreoletti”.
I numeri e un passato scomodo
A Inveruno era stato detto fin da subito: i playoff vinti l’anno scorso sono stati un gran risultato, vietato però farsi illusioni e badare a restare in categoria innanzitutto. In 11 partite quella gialloblù è fin qui la peggior difesa (26 gol subiti), 3 ko di fila con un totale di 8 reti al passivo, 5 sconfitte nelle ultime 6 giornate. “Abbiamo dei difetti strutturali che vengono rimarcati in pratica da ogni partita, non sarà facile continuare così. Non riusciamo a gestire: se ci facciamo schiacciare non abbiamo nè la forza fisica nè l’esperienza giusta”.
Cerotti, gioventù, rimedi in vista
Al Breda sette under in campo: Truzzi in panchina insieme a Broggini (problema al dito). Un gioco a tratti brillante e offensivo: l’attacco vanta 17 gol, uno in meno del Seregno, due della Pro Sesto. Di contro leggerezza in difesa e scarso filtro in mezzo. Il tutto in un’annata nata male, se si pensa all’infortunio in porta che ha portato al tesseramento immediato di Frattini. E se si pensa soprattutto all’infortunio al menisco di Lazzaro che dovrebbe essere operato a breve. In questo senso, dopo un contatto con l’ex Pro Sesto e AlbinoLeffe Leo Di Ceglie, si attende il transfer per Luca Moscatiello, classe 1991 ex Thalwil e Mendrisio.
Il mercato di dicembre e la posizione di Andreoletti
La sensazione, anche qui concreta, è che nel mercato di riparazione si vorrà proprio riparare, mettendo soprattutto più peso in difesa ed al centro, oltre a qualche under. In questi casi, poi, si tende a puntare il dito sull’allenatore, Matteo Andreoletti. Di recente erano circolati i nomi dell’ex Seregno Andrea Ardito e dell’ex Ciserano Walter Viganò, ad esempio. Ma Raineri è ancora una volta chiaro: “Cambieremo, sì, ma parlo di giocatori. Andreoletti mica va in campo. Alla squadra non posso rimproverare nulla dal punto di vista dell’impegno, ma se ci sono problemi, e ci sono, vanno risolti”.
E ora? Ponte, Seregno, Sondrio…
Domenica arriverà il Ponte San Pietro, che potrebbe essere affrontato in maniera diversa: con la Pro era stato studiato un centrocampo offensivo e di fraseggio (Rankovic, Greco, Stronati) e mancavano Broggini e Truzzi nell’undici. Di certo il calendario non aiuta perchè Andreoletti tornerà poi a Seregno da avversario, piazza in cui si è sia battuto ai playoff con il Lecco, sia salvato in maniera apprezzabile. E apprezzata da Raineri che lo seguiva da tempo. Poi il Sondrio. Ma in primis Ponte San Pietro. Una partita che, per forza di cose, deve comunque coincidere con una svolta: 3 ko consecutivi, zona playout, -2 dalla salvezza diretta, +2 dalla retrocessione diretta. La svolta serve proprio adesso.
Luca Mignani