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Serie D | La conferenza del Legnano

 

Tempo di conferenza stampa in casa Legnano. In apertura il presidente Munafò che ha ufficializzato il nuovo allenatore: sarà Giovanni Cusatis a prendere il posto di Vincenzo Manzo, dimissionario dopo la partita di ieri persa con il Milano City. Le dichiarazioni del presidente Munafò, del vice Tomasich, del ds Mavilla e del nuovo allenatore Cusatis.

Il presidente Munafò: “Serve rispetto per il nostro lavoro”

Ringrazio chi fa stampa come si deve, non chi lo fa in maniera scorretta. Manzo si è dimesso, qualcuno ci accusa di essere poco trasparenti… Da quando siamo qui c’è sempre stata massima trasparenza, con la stampa e con i tifosi. Non accettiamo provocazioni, chi ama questi colori prima di parlare si dovrebbe accertare di ciò che dice. Meritiamo più rispetto per quanto fatto in questi tre anni. Ho ricevuto più critiche che elogi: avevo promesso la D e l’ho ottenuta. Ho vinto dei campionati, senza mai fare il passo più lungo della gamba. Non è facile trovare un presidente della città: io vivo qui, amo la città e amo il Legnano. Più rispetto nei nostri confronti penso sia meritato. Dal punto di vista economico siamo sani, non abbiamo debiti, i giocatori percepiscono regolarmente i rimborsi, la rosa è stata rinforzata. Se poi il problema siamo noi…

Munafò: “Rammaricato per Manzo, Cusatis è il nuovo allenatore”

Manzo è competente a livello calcistico e gli dobbiamo molto, come lui a noi. Non consento a nessuno però di mancare di rispetto ai vertici societari. Finita la partita ho chiesto alla squadra e al mister un atteggiamento diverso rispetto alle ultime due gare perse, con toni rispettosi ma determinati. Nessun problema fino a ieri, anzi: ci avevo parlato a lungo sabato, non abbiamo mai pensato ad un esonero. C’era stato un confronto dopo il ko con la Castellanzese, ma nulla di strano. Fino a questa mattina Cusatis non lo conoscevo. L’abbiamo scelto perchè il ds Mavilla ha scelto. Manzo non lo conoscevo, ad esempio. Abbiamo lasciato sempre carta bianca al direttore. Conosce l’ambiente, e vi assicuro che è un ambiente difficile. E’ la nostra scelta e la ufficializziamo. La partita è stata interpretata male: l’atteggiamento mentale è dato dal mister. Siamo entrati nello spogliatoio e l’abbiamo detto, il mister non si è preso le sue responsabilità. Ma non era mai stato messo in discussione. Lo ringrazio perchè ha fatto tanto di buono, però siamo il Legnano e se il presidente non è contento anche il mister deve stare calmo e accettare le critiche. Nessuna polemica, anzi: gli volevo bene. Ma la sua scelta credo non sia nata ieri. Non ci ho dormito stanotte, sono rammaricato. Qualcosa abbiamo sbagliato evidentemente, ma per il bene del Legnano facciamo di tutto. Ringrazio anche Mavilla che ha fatto una squadra importante, anche quando non conoscevamo la categoria. Io C credo.

Il vice presidente Tomasich: “Ci arrabbiamo, tanto, se si perde senza giocare”

Sono tre anni che vivo il calcio da dentro. La prima cosa che ho detto è che qui non si scherza. Servono giocatori e tecnici in grado di giocare al Mari. Questa maglia e questa piazza sono importanti e tutti devono saperlo, sempre. Veniamo da un ripescaggio e alla fine del girone di andata siamo in alto. Ci proviamo. E se qualcuno non si sente in grado dobbiamo farglielo capire. Se qualcuno si sente arrivato dopo otto vittorie di fila sbaglia. Ci arrabbiamo, tanto, quando si perde senza giocare. Tengo a sottolineare un aspetto sui social: non permetto a nessuno di attaccare uno dei nostri giocatori. In nessun modo. Se c’è qualche problema lo viene a dire a me o al presidente in faccia.

 

Il ds Mavilla: “Cusatis è l’uomo giusto”

Cusatis è una persona valida sia umanamente che calcisticamente. Conosce il campionato, conosce tanti ragazzi che abbiamo in rosa. Le dimissioni di Manzo a livello personale mi dispiacciono, ma è stata una scelta di Manzo. Le motivazioni vanno chieste a lui. Mi hanno sorpreso, ma bisogna andare avanti.

Mister Cusatis: “Felice di essere tornato”

Sono felice di essere tornato qui. Ho giocato per quattro anni e fatto il vice di Lombardo in C. Non sono spaventato, tutti vogliono vincere. E bisogna farlo nei fatti. Abbiamo una buona rosa. Il campionato lo conosco, così come i giocatori. I valori sono dimostrati dai risultati e dalla posizione in classifica, il gruppo è sano. Pensiamo a fare le cose fatte bene, il resto verrà da sè. Due sconfitte di fila significa che qualche problema c’è: ne parleremo. Sono molto contento, ringrazio la società. La tattica? I numeri non contano, devo avere l’intelligenza di entrare gradualmente, per il momento è giusto portare avanti il lavoro fatto. Poi mi farò un’idea più chiara. A me non piace fare il cinema e grandi dichiarazioni, proclami che aizzino e fare casini: voglio far parlare il campo. Magari non ci sarà bisogno di modificare nulla, certo la prima cosa da capire è l’aspetto mentale dopo due ko. Il primo posto? Faccio la corsa su tutte, non solo sulla Pro Sesto. Voglio far bene e basta. Se guardo le ultime due partite mi vien da guardarmi alle spalle, ma ragiono gara dopo gara. Entro in punta di piedi. Sabato col Levico andremo a battagliare.

 

 

 

 

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