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Serie D | Milano City, quando rivoluzione fa rima con inversione. Ardito: “Mercato importante, calma…”

Quattro (pesantissimi) punti in tre partite, una rivoluzione d’impatto, la zona retrocessione diretta messa momentaneamente alle spalle: anno nuovo, nuovo Milano City. Il colpaccio al Mari ha fatto parlare soprattutto per le dimissioni dalla panchina dei lilla di Vincenzo Manzo. Ma è anche un segnale forte e chiaro a tinte granata, figlio di una volontà di cambiamento messa in pratica a tutti i livelli. Dalla dirigenza, col nuovo ds Scandola, alla panchina, con l’ex Seregno Ardito, passando ovviamente per il campo. Tanti nuovi arrivi: “La società ha fatto un mercato importante – la conferma del mister – ma resto equilibrato nel dire che tre punti cambiano poco. Il percorso è lungo, anche se una vittoria come questa premia chi fin qui ha avuto poche gioie. E un atteggiamento che, se mantenuto, pagherà”

Mercato d’impatto con 7 over, punti preziosi. Ardito: “Una vittoria che porta consapevolezza”

La prima versione del nuovo Milano City si era vista con la Virtus Ciserano Bergamo: pareggio con quattro nuovi arrivi subito in campo. Non ci si è fermati. Tanti, tantissimi gli innesti di spessore. A partire dalla difesa: Davide De Angeli dal Crema, Matteo Viganò dalla Pro Sesto. Anche Alessandro Manti dal Verbania. A centrocampo Andrea Burato dalla Folgore Caratese e il giovane Jeremias Gimenez dal Lugano. Tris di novità anche in avanti: Giacomo Mammetti dalla Luparense, Giulio Valente dalla Fezzanese e dulcis in fundo Cristian Bertani dal Seregno. Ora una settimana ruvida, la prossima: Tritium, infrasettimanale con la Folgore Caratese, infine lo scontro salvezza con la Castellanzese. +1 dall’Inveruno penultimo, -5 dal Levico quart’ultimo, -7 dalla salvezza diretta. Settimana da svolta? Così Ardito: “La vittoria col Legnano ci ha dato consapevolezza, qualcosa di importante per i ragazzi. Abbiamo lottato, creato, sprecato, concesso il giusto a una squadra forte. Mancavano peraltro tanti giocatori per infortuni o acciacchi, ma l’atteggiamento negli allenamenti è giusto e quel che succede in campo non è un caso. Piace a tutti giocare bene, però in questo momento conta soprattutto la concretezza. Vedo come si allenano i miei: avanti così…”.

 

 

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