
Serie D | Il destino contro Perez? Perez contro il destino! E incontro ai sogni del Legnano
Nel nome, Guillermo Perez Moreno, ha già quel “nonsochè”: leggera ma distintamente percepibile eleganza, eredità del fascino dal sapore antico della sua Murcia. Dal sud della Spagna è stato in Grecia, roba da serie A e B. Poi il destino dal mare l’ha portato sul lago: lago d’Orta prima, lago di Lecco poi. Poi, ancora, proprio il destino sembrava avergli giocato un tiro mancino. No. E’ tornato: a rimettere piede in campo, per prendere per mano il Legnano e riprendere il solito tran-tran. Che di solito ha ben poco, visto l’insolito spessore della sua qualità.
Spa come Spagna, spa come… spa
Nel suo curriculum giovanile e non nomi tanto prestigiosi quanto curiosi: da Valencia a Panthrakikos, passando per Sporting Gijon, Albacete, Deportivo Fabril e Veria in ordine sparso. L’ordine, tanto, in campo lo mette lui. Ammaestra i tempi di gioco: li fa scendere docilmente, li riporta su bruscamente anche con qualche scarpata se necessario, apre e chiude il gioco. Legge il calcio, insomma. Ma il calcio, a un certo punto, è un libro da riporre un momentino. Va in vacanza sul lago d’Orta, il posto gli piace e pensa di prendere un terreno. Dà del tu al pallone ma anche a pilates e shiatsu. Lavoro in una spa? Meglio: viene proposto al Borgosesia come massaggiatore, pare. Meglio: il ds Di Battista e mister Dionisi non lo piazzano a bordocampo, ma nel bel mezzo.
La luce a Borgosesia, le vittorie a Gozzano, il patatrac a Lecco
Il piccolo grande Borgo si contende il campionato fino all’ultimo contro il Cuneo del mago Jacolino. Magia Borgosesia, anche. E magie di Perez: a centrocampo, in attacco, è luce tra le luci di una squadra che brilla eccome. Architetta e suggerisce in mezzo, appoggia e assiste in avanti, lascia il segno sia sul prato che negli occhi di chi sa. Tant’è: 30 presenze a Gozzano l’anno successivo e salto in Serie C dalla porta principale. Ma si resta in D, Gaburro lo porta a Lecco. E qui il crack diventa patatrac. Fascite plantare si legge. In pratica un calvario: Lecco stravince, lui fa 6 presenze per meno di 80 minuti. E in C, si legge, non ci si può affidare a un giocatore non al top.
Il ritorno nella sua Murcia, il ritorno in mezzo al campo a Legnano
Torna in patria allora, Perez. A curarsi, ma non a fare il profeta. Il profeta deve farlo a Legnano. Manzo ha masticato tanto di quel calcio in Piemonte… ed ecco Perez in lilla. Si allena, recupera, domenica entra (finalmente) in campo con la Pro Sesto: il destino si mette ancora di traverso ed arriva la prima sconfitta in campionato. Ma il destino, la sorte, il fato e tutti i sinonimi del caso possono durare fino a un certo punto. C’è lo spessore della persona. C’è la qualità del piede. C’è la lucidità del pensiero. C’è tutto per tornare a far quel che sa: ammaestrare i tempi, piazzare magie. E far sognare Legnano.
Luca Mignani