
Eccellenza | Verbano e la gioventù al potere. Ma che non si parli di miracolo
Un Verbano perfetto in campionato, un Verbano perfetto in Coppa Italia. Il cammino dei rossoneri è iniziato nel migliore dei modi, unica squadra in tutta la Lombardia a vincere tutte e quattro le partite fin qui disputate. Un percorso netto che sorprende… fino ad un certo punto, visto che la squadra allestita da patron Pietro Barbarito e affidata a Costanzo Celestini ha le credenziali per essere la reale sorpresa della stagione.
Gioventù al potere, ma la rosa è di qualità
Gli Stati Uniti sotto la presidenza Regan. L’attentato a Giovanni Paolo II a Città del Vaticano. La morte di Enrico Berlinguer. L’esplosione nucleare a Cernobil. La caduta del muro di Berlino. Avvenimenti storici di cui, i giocatori del Verbano, possono sapere solo per sentito dire. Il motivo? La rosa rossonera è composta da giocatori nati dal 1991 in poi. Il presidente Barbarito gongola, ma sotto sotto sa di aver inserito giocatori che, per l’Eccellenza, sono giovani solo sulla carta d’identità. Mirko Crociati vanta più di 130 presenze con MapelloBonate e Ciserano in Serie D. Stessa categoria dalla quale proviene Roberto Roveda, più di 80 presenze con Monza e Caronnese. E infine Alessandro Doria, che nel massimo campionato dilettantistico ha giocato con le maglie di Arconatese e Pavia.
Cambiando gli ordini degli addendi…
Il risultato non cambia. Già, perché l’infortunio di Mattia Raccuglia, classe 2001, poteva scompigliare i piani di qualsiasi allenatore. E invece… Costanzo Celestini ha fatto di necessità virtù, lanciando il classe 2002 Marco Ruzzoni tra i pali e portando avanti il suo lavoro cominciato in estate. 3-4-3 fatto di tanto gioco in velocità e poco importa se anche in attacco qualcuno del tridente magico è fuori per scelta tecnica (Oldrini in Coppa) o è costretto a dare forfait perché non al meglio (Caldirola in campionato). Battute in maniera netta sia Vis Nova che Ardor Lazzate. E in entrambi i casi a segno è andato anche Mario Dervishi.
Supersfida al Busto 81, gara da attacchi atomici
E neanche a farlo apposta, il calendario propone subito la sfida tra Busto 81 e Verbano. Ovvero le due migliori squadre del girone, non ce ne vogliano Settimo e Rhodense. Le due varesotte, però, non vanno sottovalutate perché hanno le possibilità di arrivare fino in fondo. Per Dal Santo e compagni il secondo vero banco di prova che, se superato, darà la certezza assoluta di un Verbano che gioco forza non dovrà più nascondersi. Perché i giovani, se bravi, sanno regalare storie come queste. Non gridate al miracolo. Ma si guardi alla bravura di chi c’è dietro a tutto questo lavoro.
Paolo Andrea Zerbi