
Viareggio Cup: a Luigi Barbiero un riconoscimento prestigioso
Alla vigilia del debutto della Rappresentativa Serie D, il Coordinatore del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero è stato insignito di un premio speciale. Si tratta del diciassettesimo riconoscimento “Centro Giovani Calciatori”, assegnato ogni anno alle personalità che sono emerse in ambito sportivo per i fattori più disparati.
Una bella soddisfazione quella arrivata per Luigi Barbiero in occasione della cerimonia ufficiale del torneo presso il Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago, dove il CGC Viareggio ha reso note, come ogni anno, le figure che nel corso dei mesi si sono distinte e hanno lasciato qualcosa al mondo dello sport.
Un riconoscimento che permette al Coordinatore di unirsi a una lista piena di altri grandi vincitori del premio (tra cui anche l’ex tecnico Campione del Mondo Marcello Lippi), grazie al suo costante impegno, oltre che alla sua instancabile passione all’interno del calcio dilettantistico.
La motivazione del premio
“Una vita nel mondo del calcio, con la passione e l’entusiasmo del primo giorno quando si è avvicinato al pallone. Con grande professionalità. Ha ricoperto incarichi di rilievo nell’universo del calcio dilettantistico, solido e puntuale punto di riferimento per le società e per tutti gli addetti ai lavori, come ha ampiamente dimostrato nel corso della sua costante presenza al Torneo.”
Le parole di Barbiero
“Ringrazio il Centro Giovani Calciatori e il suo Presidente Palagi. Ricevere un premio è sempre emozionante, ma in questo caso, dopo aver letto le motivazioni, all’emozione si è aggiunta una grande commozione. Una immensa soddisfazione per me e per tutto il movimento. Condivido con grande orgoglio questo riconoscimento con tutte le società della Serie D ed i loro presidenti e dirigenti, con gli amici del Consiglio del Dipartimento interregionale e con il Segretario. Dedico questo premio alla Lega Nazionale Dilettanti ed al suo Consiglio Direttivo, dal Presidente Abete ai Presidenti Regionali, perché hanno sempre creduto nel nostro progetto sostenendone tutte le idee e le proposte con l’auspicio che la Serie D possa continuare a rappresentare un punto fermo del calcio italiano per esprimere i suoi indiscussi valori morali, calcistici ed agonistici“.
Marta Baroni