La società che si trova alle porte del capoluogo di provincia ha deciso di affidarsi in maniera pressoché totale al tecnico. Tutti i dettagli.
Mister e non solo
Omar Albertini sarà il gestore pressoché totale dell’Accademia Pavese nell’immediato futuro. Non solo tecnico, ma anche il ruolo di direzione sportiva e di conseguenza una sola figura che opererà sia sul campo che sul mercato (molto probabilmente). Un compito che sembra molto simile a quello del manager inglese e che continua a svilupparsi all’interno del calcio mondiale. Sorprende anche la durata dell’accordo, visto che la società ha trovato la quadra per un triennale che è un tempo decisamente interessante soprattutto nel calcio dilettantistico. Passiamo adesso al comunicato uffiica.e
Comunicato ufficiale
“Accademia Pavese comunica di aver affidato a Omar Albertini un incarico triennale che prevede la responsabilità della direzione sportiva contestualmente all’incarico di allenatore della prima squadra. A partire dalla prossima stagione, Albertini assumerà un ruolo centrale nella definizione e nello sviluppo delle linee strategiche della società, operando in collaborazione stretta e continuativa con Gianluca Gaudio.
La scelta nasce da una visione condivisa, maturata nel tempo, che riconosce nell’unità progettuale e nella coesione delle competenze una condizione indispensabile per affrontare in modo consapevole le trasformazioni in atto nel calcio dilettantistico, tanto a livello gestionale quanto formativo.
Albertini e Gaudio non opereranno come entità distinte, ma come figure complementari, capaci di garantire la coerenza di un impianto tecnico e organizzativo che non si fonda su ruoli gerarchici, bensì su un sistema di responsabilità orizzontali, nel quale il contributo del singolo è misurato in base alla capacità di inserirsi efficacemente in una visione collettiva.
In questo contesto, parlare di ruoli e definizioni perde importanza: ciò che conta è la qualità del lavoro, la coerenza con i valori della società. Accademia Pavese intende essere un ambiente in cui ogni figura – dall’atleta al dirigente – possa crescere, trovare strumenti utili e affrontare con consapevolezza le sfide di un calcio in trasformazione, costruendo insieme un percorso solido, aperto al cambiamento e fondato su metodo, responsabilità e dialogo. Un modello che si fondi sulla formazione continua, sul radicamento territoriale e su una visione del calcio inteso non come fine, ma come mezzo per generare valore culturale, educativo e sociale”.
Nicola Badursi
29 Maggio 2025