In diretta ed in ESCLUSIVA ai microfoni di Chiacchere Da Minors, ha detto la sua il direttore sportivo del LFA Reggio Calabria. Cosa vuol dire essere il direttore sportivo del Reggio Calabria? “Vuol dire avere responsabilità. Bisogna affrontare tutto con grande attenzione e con voglia di fare, essere ambiziosi poiché rappresentiamo una grande piazza, vogliamo […]

In diretta ed in ESCLUSIVA ai microfoni di Chiacchere Da Minors, ha detto la sua il direttore sportivo del LFA Reggio Calabria.

Cosa vuol dire essere il direttore sportivo del Reggio Calabria?

“Vuol dire avere responsabilità. Bisogna affrontare tutto con grande attenzione e con voglia di fare, essere ambiziosi poiché rappresentiamo una grande piazza, vogliamo raggiungere obiettivi importanti”.

Siete partiti in ritardo questo inizio campionato?

Siamo partiti in netto ritardo, rispetto addirittura anche al ruolino di marcia e ai risultati che avevano già ottenuto le tre squadre avanti a noi (tutt’ora) in classifica. Ricordo che le prime due partite le abbiamo giocate con 12 punti di ritardo. Sin dall’inizio abbiamo visto questa distanza che ci faceva pensare che recuperare sarebbe stato davvero complesso. Poi ci siamo trovati in un’avventura che io non conoscevo benissimo ed invece si è mostrata una categoria di primissimo livello, con squadre costruite bene e che merita di essere più seguito. Proprio in questa difficoltà, il nostro lavoro fatto in pochissimo tempo è stato tutto sommato soddisfacente“.

Siete stati in linea con gli obiettivi?

“Noi avevamo la necessità di formarci come società e di iniziare ad avere delle basi importanti. Non pensavamo mai ad un Trapani totalmente perfetto o ad un grande campionato come quello fatto registrare dalla prime tre. Noi volevamo approfittare cammin facendo, ma non è stato così ed ora abbiamo lavorato e messo le basi in vista dell’anno prossimo. L’obiettivo logicamente adesso è quello di vincere“.

Quanto è stato complicato costruire una squadra competitiva?

Complicato sin dall’inizio. Il primo pensiero è stato quello di cercare di avere un affidabilità difensiva, proprio perché non sapevamo cosa potesse aspettarci durante il campionato e con le partite ravvicinato. Tante difficoltà soprattutto a reperire gli under giusti, visto che erano già sistemati. Devo anche dire che non avevo conoscenza riguardo questo campionato ed infatti ho avuto le mie difficoltà. La quarta posizione in classifica, però, ci lascia soddisfatti“.

La mancanza del bomber è stata fondamentale?

Sì, non avendo degli attaccanti importanti per la categoria abbiamo fatto grande fatica a fare gol. Non dimentichiamo che hanno avuto un ruolo di primissimo livello anche gli infortuni. Queste, però, sono difficoltà fisiologiche visto il netto ritardo con cui siamo partiti”.

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Nicola Badursi

9 Aprile 2024

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