In Esclusiva a Chiacchere da Minors ha fatto il punto della situazione il presidente del Matera: Antonio Petraglia. Ecco le sue dichiarazioni. Nel calcio per lavoro o per passione? “Nonostante faccia l’avvocato e consulenze nel credito sportivo oltre che di project finance (infatti adesso ho avuto ed ho un ruolo molto attivo nella costruzione di […]

In Esclusiva a Chiacchere da Minors ha fatto il punto della situazione il presidente del Matera: Antonio Petraglia. Ecco le sue dichiarazioni.

Nel calcio per lavoro o per passione?

“Nonostante faccia l’avvocato e consulenze nel credito sportivo oltre che di project finance (infatti adesso ho avuto ed ho un ruolo molto attivo nella costruzione di infrastrutture sportive) ma l’essere presidente del Matera è solamente un fatto di maledetta passione. La qualifico tale perché chi è presidente lo può condividere e capire, perché è qualcosa che ti tocca alle corde del cuore ed è qualcosa che ti porta a compiere delle operazioni del tutto irrazionali. Infatti ci tengo a sottolineare che tutti i presidenti in ambito dilettantistico sono dei finanziatori a perdere, io rido quando si sento che si parla di investimenti. Si possono definire investimenti, ma solamente per la sfera del nostro cuore. Ci tengo a citare un discorso di Galliani che quando iniziò ad affacciarsi con l’acquisizione del Monza definì i presidenti delle leghe inferiori come dei veri e propri “EROI”.

Nella sua società c’è più amore o più odio?

“Prevale l’aspetto sentimentale. Ho usato questo aggettivo un po’ forte quando ho detto “Maledetta Passione” perché si tratta di un rapporto di amore ed odio. Ci sono tante cose che non funzionano e che non vanno, ma ci sta. La componente tragica è solita negli amori forti“.

Perché ho scelto Matera?

“Innanzitutto io amo la città di Matera da tempi non sospetti, dal 2014 più precisamente a fare degli investimenti. In realtà dopo il COVID abbiamo avuto un momento di crisi e di mancate strutture sportive di livello. Matera nel 2019 ha vissuto un rovinoso fallimento e sapendo che io non avrei potuto fare sport nel mio territorio di appartenenza, sono stato chiamato e siamo partiti assieme per riportare la squadra in alto“.

Quanto tempo ci ha messo per decidere?

“Ho accettato subito, perché sono un amante del calcio e dello sport solo l’idea di poter proporre un progetto in uno stadio il XXI Settembre e con un pubblico come quello materano mi affascinava e non poco. Poi aggiungo che Matera è una delle mie tre città del cuore insieme a Grumento (il mio borgo d’origine) e Roma (luogo in cui abito) ed adesso vediamo se si può rafforzare il progetto. Il nostro è ancora un classico progetto patriarcale che si fonda su poche persone, ma io vorrei tanto allargarlo. Vedremo se ci sarà la possibilità di ampliarlo o di coinvolgere un fondo“.

Nicola Badursi

2 Aprile 2024

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