In esclusiva alla quinta puntata di “B-Woman” è intervenuto il presidente della Res Women: Francesco Sortino. Il manager ha raccontato come è nata la sua avventura da numero uno del club, gli obiettivi sportivi e sociali che continua a perseguire e le difficoltà riscontrate. Domani la Res di Galletti affronterà a Formello il derby con […]

In esclusiva alla quinta puntata di “B-Woman” è intervenuto il presidente della Res Women: Francesco Sortino. Il manager ha raccontato come è nata la sua avventura da numero uno del club, gli obiettivi sportivi e sociali che continua a perseguire e le difficoltà riscontrate. Domani la Res di Galletti affronterà a Formello il derby con la Lazio.

L’arrivo alla Res

“Io sono general manager di Tiscali e Linkem, sono imprenditore e gestisco varie cose. La nostra azienda è molto attenta ai valori, alla socialità e cercare di restituire il valore che viene generato. La Res è una delle squadre che ha portato calcio femminile a Roma nata da un gruppo di appassionati, che voleva lanciare un progetto al femminile e un riscatto per le periferie di Roma. Questo ha fatto sì che la squadra arrivasse in Serie A vincendo, poi è diventato oneroso e regalarono il titolo all’As Roma. Questi appassionati poi hanno fatto rinascere la Res: erano miei amici dal liceo e quindi ho deciso di aiutarli dopo il Covid. Sottolineo che la parte sportiva è solo uno dei nostri progetti perché c’è una forte inclusione sociale.”

Le valutazioni di questa stagione

“Io come manager mi sono occupato di sport diverse volte come sponsor. Questo è il terzo anno per me, il primo in Serie B: stiamo anche raccogliendo soddisfazioni anche dall’indotto, dal modo in cui le persone ci seguono. Sull’inclusione sociale: abbiamo una scuola calcio che raggruppa piu di 150 bambine e bambini. Il progetto è solidale perché non tutti riescono a sostenere la retta, ma noi con piacere sosteniamo il loro sogno. Il calcio femminile si svilupperà se incontrerà la volontà delle amministrazioni pubbliche e di aziende che vogliono condividere il valore con il territorio. Lo sport ha un ruolo fondamentale per l’orientamento alla vita: questa è un’urgenza per le amministrazioni pubbliche locali.”

Derby all’orizzonte

Vuol dire tanto per noi giocare contro la Lazio. Loro hanno molto più di noi, però noi abbiamo un forte desiderio di dimostrare qualcosa. Se guardo l’andata: è stata una gara importante, abbiamo chiuso il primo tempo in vantaggio poi l’inesperienza ci ha penalizzato.”

Sul capitano Vanessa Nagni

“Io Vanessa la adoro, l’ho conosciuta quando ho iniziato a occuparmi di questa strada. La Res è il sogno di Vanessa fatto concretezza: lei voleva giocare a calcio da ragazzina e aveva questo sogno.  Ha giocato fino a tre-quattro mesi di gravidanza, quando si fa male bisogna bloccarla. È portatrice di una passione che travalica i confini di una squadra e andrebbe imparata per qualsiasi attività. Finché sarò io presidente per lei ci sarà sempre spazio in squadra.”

I problemi del sistema

“Io affermo con fierezza di essere presidente di una società che nasce donna. Come manager, però, non posso che testimoniare un problema di economie di scale. Qui ci sono squadre con la capacità economica, squadre professionistiche alle spalle e altre (come la nostra) con forte voglia di emergere. Noi non ci lamentiamo, mettiamo in campo passione e questa voglia di riscatto. Non c’è dubbio che le forti distanze ci siano. Come faccio ad attirare qualcuno se non posso giocare in casa e devo andare in un altro campo? Bisogna partire dalle scuole, dall’educazione. Il rischio è di essere a metà del guado. Il calcio di Serie A è diventato professionistico, però il sistema è unitario. Le ragazze di Serie B si vedono proiettate in Serie A, alcune squadre che affrontiamo sono state nella massima serie. Il movimento sta crescendo, però ci sono squadre femminili del Nord Europa con stadi dedicati di 30.000 persone. La Nazionale francese è un investimento del sistema sportivo-paese: è un progetto a lungo termine. Il rischio è di fermarsi a metà del guado: servono scelte coraggiose a livello sistemico. Senza sponsor questo sport non va avanti. Prima di tutto è un fenomeno culturale che va accompagnato e supportato.”

La nazione da seguire

“Parlerei degli Stati Uniti: il calcio femminile è lo sport più praticato dalle ragazze nelle scuole. In Europa parlerei della Francia per come sta investendo nella Nazionale.”

Asia Di Palma

9 Marzo 2024

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