In occasione della decima puntata di “B-Woman” è intervenuta Giulia Verrino della Res Women. L’attaccante, classe 2004, è attualmente infortunata e dovrà seguire le sue compagne da fuori.   Che infortunio hai avuto e come stai? “Ho rotto il radio, durante una spinta ho messo le braccia per proteggermi. Un mese starò fuori. Farò di […]

In occasione della decima puntata di “B-Woman” è intervenuta Giulia Verrino della Res Women. L’attaccante, classe 2004, è attualmente infortunata e dovrà seguire le sue compagne da fuori.

 

Che infortunio hai avuto e come stai?

“Ho rotto il radio, durante una spinta ho messo le braccia per proteggermi. Un mese starò fuori. Farò di tutto per fare l’ultima partita. Ci sono squadre ben attrezzate fino ad arrivare a neopromosse come noi. Ci stiamo provando con tutte le forze per arrivare alla salvezza.”

Quanto è importante Vanessa Nagni?

“Avere un leader nel gruppo è fondamentale. L’età di Vanessa aiuta tantissimo, è uno spirito guida per noi. In campo si fa sentire ed è un punto di riferimento.”

La stagione

“Sicuramente il calendario non ci ha aiutato, è stato un po’ controproducente. Si è stata una stagione altalenante, ma dalle partite difficili abbiamo cercato di prendere consapevolezza del gruppo, darci forza e fare punti dov’era necessario farli.”

Come sono ora le tue giornate?

“Prima la giornata girava intorno al calcio: la mattina studiavo, poi allenamento e poi allenavo delle bambine. Ora la mattina studio, il pomeriggio scuola calcio e la sera cerco di essere presente agli allenamenti delle ragazze. Il ruolo dell’allenatore gira attorno alla mente: io lo faccio non in modo professionale ma ho toccato con mano la difficoltà dell’allenatore. Se hai capacità cognitive non credo però ci siano problemi.”

Il calcio femminile tra Nord e Sud e il percorso di Giulia

“Penso che ci siano molti più stereotipi al Sud. Da piccola venivo vista come una bambina diversa dalle altre, particolare. Le scuole e le istituzioni dovrebbero essere pronte a far aprire la mente ai bambini. Solo così possiamo raggiungere risultati differenti. Io ho iniziato con mio fratello a 4 anni, poi scuola calcio con i maschietti. Con la nascita del Catanzaro femminile sono andata lì e ho fatto Eccellenza a 13 anni e Serie C a 14. Poi è arrivata la chiamata dell’Empoli. La mia famiglia è sempre stata felice per me. A Empoli faccio due anni importanti per la mia crescita, poi hanno ceduto il titolo al Parma. Ho avuto la fortuna di essere chiamata dal Parma ed è stata una grande soddisfazione: ho esordito al Tardini, c’era Buffon in tribuna ed ho provato un’emozione enorme. Poi il prestito alla Res: una scelta importante e che rifarei mille volte. Ho avuto fiducia della società e del mister.”

Il sogno nel cassetto

“L’obiettivo più grande è arrivare in nazionale ma si può fare solo con piccoli passi: mi godo il percorso.”

La fiducia di mister Galletti

“Il mister Galletti è un gigante buono: devo ringraziarlo perché mi ha dato tanta fiducia andando dal quinto, all’intermedio, all’esterno e alla punta. Una persona che si fa rispettare e fa il proprio ruolo nella maniera giusta e bilanciato.”

Asia Di Palma

 

20 Aprile 2024

Articoli Correlati Serie B Femminile