Il tecnico della Varesina ha fatto il punto dopo una stagione nettamente positiva. Ecco le sue dichiarazioni a D-Time in diretta su Be.Pi TV. Dopo due anni convincenti in D, l’anno prossimo può esserci la svolta? “Noi quest’anno ci siamo superati ed abbiamo fatto un’ottimo percorso. Anche se nelle ultime giornate avremmo potuto fare qualcosa […]

Il tecnico della Varesina ha fatto il punto dopo una stagione nettamente positiva. Ecco le sue dichiarazioni a D-Time in diretta su Be.Pi TV.

Dopo due anni convincenti in D, l’anno prossimo può esserci la svolta?

“Noi quest’anno ci siamo superati ed abbiamo fatto un’ottimo percorso. Anche se nelle ultime giornate avremmo potuto fare qualcosa in più. Resterà comunque una stagione nettamente positiva, ma anche a noi manca ancora qualche passaggio per poter effettuare il passaggio nel professionismo”.

Il Girone B è più difficile dell’A?

“Ogni campionato ha le sue difficoltà, ad esempio il Girone A è molto più fisico e vai in campo meno belli in cui è più difficile mettersi in mostra e giocare la palla a terra. Io parlo per il mio perché l’ho vissuto e posso dire che nel B ci sono società che hanno investito il triplo di noi, ma sono dietro e fa un certo effetto. Nella nostra graduatoria abbiamo diverse squadre che sono nella top 10 delle spese nazionali, logico che a quel punto le difficoltà aumentano e lo fanno anche in maniera repentina. Alla fine posso anche dire quello che abbiamo pagato noi rispetto alle primissime. Le altre avevano anche dei ricambi forti, noi solo nove “vecchi”. Logico che quando te ne vengono a mancare tre, poi sei costretto a giocare con un giovane in più degli altri”.

Quanto hanno pesato e quali strascichi si sono portate le due sconfitte con Pro Palazzolo e Club Milano?

C’è mancata solamente un po’ di forza per crederci di più, poi ci sono mancati i giocatori. Ad esempio nelle partite che hai appena citato non avevo né Manicone né Guidetti (giocatori davvero importanti per me). Logico che se giochi tante partite ravvicinate e non hai la rosa pronta, poi sulla lunga la paghi. Poi non tanto le due sconfitte appena citate, secondo me ci ha pesato davvero l’uscita dalla Coppa. Credo che contro il Gavorrano avremmo meritato almeno di andare ai calci di rigore e poi questi match ti abbattono anche a livello psicologico. Posso dire che solo attraverso il tempo abbiamo capito che la rosa non era pronta per tutte queste partite, anche perché noi a fine anno giocheremo 7 partite in più delle altre”.

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Nicola Badursi

 

23 Aprile 2024

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