Il girone D di Serie D è l’unico in cui alcuni verdetti non sono ufficiali a causa del ricorso presentato dallo Zenith Prato in merito al “Caso Tempestini”. Ieri la Corte di Appello Federale ha emesso il suo giudizio.

Riavvolgiamo il nastro

Il 15 aprile lo Zenith Prato era stato penalizzato di 15 punti per l’irregolare tesseramento del calciatore Samuele Tempestini ritrovandosi così in piena zona retrocessione. La società, con il presidente Carmine Valentini in prima linea, ha presentato ricorso sperando in una riduzione della penalizzazione e la Corte  di Appello Federale si è pronunciata ieri a riguardo. Per questo motivo, cinque sfide dell’ultima giornata di campionato, che dovevano disputarsi domenica 4, sono state rinviate di una settimana.

La decisione

Ieri la Corte di Appello Federale ha ridotto di tre punti la penalizzazione e lo Zenith Prato è salito a 25 rimanendo al penultimo posto. Ieri inoltre il Fiorenzuola ha ottenuto la vittoria a tavolino in seguito ai disordini causati dalla tifoseria del Prato nella sfida giocata domenica scorsa ed è salito a 26 punti. Le speranze per lo Zenith Prato di disputare i playout non sono ancora svanite, ma diverse condizioni dovrebbero verificarsi. Innanzitutto lo Zenith Prato deve battere il Piacenza salendo così a 28 e scavalcando il Fiorenzuola. In questo modo si posizionerebbe al sedicesimo posto e dovrebbe sperare nella sconfitta del San Marino (35) contro lo United Riccione e, al tempo stesso, che il Corticella non batta il Sasso Marconi. Se il Corticella battesse il Sasso Marconi scavalcherebbe il San Marino e di conseguenza con la forbice di punti (8) sarebbe impossibile giocare il playout.

 

Le parole della Corte di Appello

“Accoglie in parte il reclamo in epigrafe e, per l’effetto, in parziale riforma della decisione impugnata, irroga alla reclamante la sanzione della penalizzazione di punti 12 in classifica, da scontare nella corrente stagione sportiva, e dell’ammenda di euro 1.000”

Asia Di Palma

7 Maggio 2025

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