Il tecnico che ha cambiato in corsa la stagione dell’Accademia Pavese sta cercando in tutti i modi di conquistare la salvezza. Le sue parole. Come fai a cambiare sempre la squadra in corsa? “Ho un vantaggio non indifferente, nel senso che faccio il responsabile del settore giovanile e conosco l’Accademia da 10 anni di conseguenza […]

Il tecnico che ha cambiato in corsa la stagione dell’Accademia Pavese sta cercando in tutti i modi di conquistare la salvezza. Le sue parole.

Come fai a cambiare sempre la squadra in corsa?

Ho un vantaggio non indifferente, nel senso che faccio il responsabile del settore giovanile e conosco l’Accademia da 10 anni di conseguenza la vivo, ci lavoro e sto 24 ore su 24 al campo. Poi, però, credo che in parte il lavoro fatto nel nostro settore giovanile va conosciuto ed è quello il filo conduttore che deve esserci anche per la prima squadra. Poi per riuscirci ogni anno serve anche la fortuna, senza quella diventerebbe tutto complicato”.

La fortuna può essere una, due volte. Tu, invece, stai dimostrando di avere un vero e proprio vizietto…

“Prima di tutto non è ancora terminata quest’anno, occhio a sbilanciarmi. Abbiamo vinto tre partite e di conseguenza siamo contenti, ma c’è ancora tanto da lavorare”.

Cosa è successo con Zani?

“La fortuna di cui parlavo prima è anche qua. Io con Zani ho giocato insieme e lo conoscevo sia da compagno di squadra che da mister. Questo può essere un vantaggio, perché così c’è un rapporto diretto con il calciatore ed un dialogo costante. La cosa che abbiamo cambiato è aver impostato un sistema di gioco fatto ad hoc per lui. Avere il supporto di due giocatori che lo possono far rifiatare, sicuramente da una grande mano. Anche perché il ragazzo da sempre il 110% ed infatti ogni domenica esce dal campo con i crampi. Avergli dato la possibilità di farlo rifiatare e farli fare un lavoro inferiore nella fase di possesso permette di averlo più lucido sottoporta. Parliamo di un giocatore completo che va elogiato non solo per i gol, ma anche per il suo lavoro. Logico che chi guarda il giornale vede quanti gol ha fatto, però Zani è un giocatore troppo determinante“.

Nicola Badursi

6 Aprile 2024

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