L’intervista sui nostri canali all’ormai ex Direttore Sportivo dei lilla dopo il comunicato emesso dalla società. Nicola Caserta non fa più parte dell’AC Legnano, dove era in carica ormai dal luglio 2024 e ha affrontato diverse situazioni spinose che hanno coinvolto il sodalizio milanese all’inizio di questa stagione. Ecco le sue dichiarazioni dopo la svolta di ieri sera:
Direttore, cosa ha portato a questa separazione?
“Intanto ci tengo a precisare che non ho litigato con il Legnano Calcio, sono in buoni rapporti. La lite è scattata direttamente con il Presidente Zoppi. Non ci trovavamo con le idee ormai da tempo e ci sono state anche inadempienze nel mio contratto, molte cose non sono state rispettate. Per le questioni economiche ci vedremo nelle sedi opportune. La decisione è stata esclusivamente sua, non essendoci un CDA non c’è stato un confronto per decidere se procedere o meno. Ma se non lo avesse fatto lui mi sarei dimesso io direttamente. Come succede in un matrimonio, siamo passati da andare d’accordo a non andarci affatto, e per questo ho ritenuto giusto non stare più vicino a questa persona. Lui a questo punto mi ha fatto anche una cortesia rispettando il contratto e dandomi un esonero”.
Ci sono state vedute diverse anche dal punto di vista sportivo?
“Assolutamente no, io con l’allenatore Porro vado d’accordo e sono in ottimi rapporti. Non ho nulla da dire in merito. Ma non solo con il tecnico, ho ottimi rapporti con il Direttore Generale Nava, con Rolla, collaboratore esterno che mi ha aiutato molto nella ricerca dei giocatori da inserire nella rosa, e con Andrea Mirigliani dell’Under 19 e il vice allenatore Massimo Rimoldi. Ma con tutto l’ambiente Legnano in generale: i tifosi, le forze dell’ordine…Con loro non ho alcun tipo di problema”.
Essendo in carica da luglio, è una decisione che è stata anche frutto di quanto passato dall’inizio fino ad ora?
“Mi è stato riservato un trattamento inadeguato, per quanto ho fatto. Quando sono arrivato qui a Luglio e non c’era niente, era un disastro. Non ho mai creduto e ho anche discusso con chi ho trovato lì che avrebbe dovuto risollevare il Legnano, che sottolineo non conosco e ho visto una volta in vita mia mezz’ora. Io non percepivo nulla all’inizio, pagavo di tasca mia per presentarci alle partite, se non lo avessimo fatto il Legnano sarebbe stato escluso. Qui c’erano due persone che gestivano su mandato di Enea Benedetto, c’erano ragazzi che arrivavano, andavano negli alberghi e poi non venivano pagati. Il Legnano oggi esiste grazie ovviamente a Zoppi che ha messo la parte economica, ma all’inizio se non ci fossi stato io a luglio, agosto e settembre non ci sarebbe stato nulla, facevamo tutto io, Di Cuonzo e Rimoldi. So cosa ho fatto per il Legnano, non è giusto che questo sia il ringraziamento. Ho dovuto ricostruire i rapporti con la Giunta, con il Comune. Anche con l’Academy ho ricostruito il rapporto con Costantino, gestore del Mari, per poterci tornare a giocare dopo che ci avevano chiuso le porte. Io sono venuto perchè mi ha chiamato Di Cuonzo, con cui ho lavorato, per aggiustare la situazione che ho preso a cuore fin da subito, andavamo a fare la spesa al supermercato per portarla al campo. In 63 anni io non ho mai trovato un disastro così. Fare calcio in questa maniera qui, non è fattibile. Alcuni giocatori dell’Under 19 li ho convinti a rimanere, ci sono dei genitori che hanno fatto sacrifici economici per lasciare qui i ragazzi, io magari trovavo un posto dove stare e loro pagavano per permettergli di restare qui e non tornare indietro, per evitare delle delusioni dal punto di vista della carriera”.
Quale futuro si prospetta per Nicola Caserta Direttore Sportivo?
“Ho già diverse porte che mi si stanno aprendo e diverse richieste, che arrivano non solo dalla Lombardia. C’è anche l’idea di qualche altro progetto importante, ma ancora non c’è nulla perché bisogna aspettare la fine del campionato. Tifo Legnano e spero che si salvi perché non lo merita, né i giocatori né l’attuale dirigenza che io considero composta dalle persone precitate”.
Ivan Oioli
9 Aprile 2025