Il direttore Menicucci ha fatto il punto sul futuro e sul passato del Pavia. Ecco le sue parole dopo quanto successo qualche stagione fa. Il tifoso del Pavia non è stanco dopo 2/3 anni in cui vive la solita solfa? “Parto da quando c’ero io a Pavia. Noi eravamo una macchina infernale quando siamo partiti […]

Il direttore Menicucci ha fatto il punto sul futuro e sul passato del Pavia. Ecco le sue parole dopo quanto successo qualche stagione fa.

Il tifoso del Pavia non è stanco dopo 2/3 anni in cui vive la solita solfa?

Parto da quando c’ero io a Pavia. Noi eravamo una macchina infernale quando siamo partiti e parlano anche tutte le amichevoli che avevamo fatto, visto che avevamo battuto squadre di D. Poi è successo quello che è successo, visto che è sparita la compattezza tra società e gruppo. Dopodiché è successa la stessa cosa l’anno scorso e quest’anno sta avvenendo lo stesso. Perché quest’anno comunque il primo che mi dice che il Pavia non era favorito, non è onesto con se stesso. Il Pavia doveva vincere il campionato a mani bassissime perché la squadra c’era ed era forte. Parlo al passato perché i giocatori ci sono, ma il gruppo si è sfaldato. Altrimenti mi devi spiegare come fa una squadra ad arrivare ad avere dieci punti di vantaggio e poi perdersi di colpo. La cosa che si sbaglia a Pavia è il voler essere per forza protagonisti, se dietro c’è una società l’allenatore e i calciatori devono fare i dipendenti. Non si riesce a trovare quell’alchimia forte che servirebbe”.

Sulla mia stagione a Pavia…

“Io sono convinto che a Pavia stavo facendo un grande lavoro, sono stato il più vicino possibile a portare entusiasmo all’interno poi purtroppo il COVID ci ha fatto male. Chi non dimentica, però, l’anno della ripartenza in cui avevo preso tutte le decisioni avevamo fatto (assieme al presidente Nucera) un’ottima squadra. Se non ci fosse stato il COVID il Pavia oggi era in Serie D. Io ti parlo con i numeri, perché in campionato abbiamo battuto l’Ardor Lazzate. Avevamo vinto con l’Accademia Pavese in Coppa Italia 4-3 in rimonta dimostrando la creazione di un gruppo importante, Avevamo vinto a Voghera con otto titolari in meno 2-0, avevamo pareggiato con un grande Varzi. Poi purtroppo nel gironcino a 10 è successo qualcosa nel nostro gruppo, ma non per colpa nostra semplicemente non c’era più l’unione di inizio anno. Quella squadra comunque ha battuto il Sant’Angelo, ha battuto il Club Milano, con l’Alcione in casa perde per un furto. Squadra che si è sciolta come un burro con Codogno ed Accademia che ha portato ad avere le ire dei tifosi. Ire giuste, perché si poteva davvero fare qualcosa di straordinario”.

Nicola Badursi

3 Aprile 2024

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