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Crisi Legnano e messaggio in sede che suona chiaro

Davanti alla sede dell’A.C Legnano (via Palermo) è apparso uno striscione che lascia poco spazio a fraintendimenti: “A.A.A. cercasi società”. Un gesto forte, sicuramente, ma volto probabilmente a far risuonare il più forte possibile il bisogno dei tifosi lilla di un cambiamento di rotta. La zona promozione si allontana sempre di più e, con lei, anche le speranze e la fiducia di chi aveva puntato sulla società.

Le premesse ambiziose di inizio stagione si sono definitivamente scontrate con la realtà dei fatti a campionato in corso e, dalle tribune, è arrivato il resoconto dello stato d’animo che aleggia da tempo. Un mercato poco fruttuoso e risultati sotto le aspettative (solo 8 vittorie dopo 24 giornate) stanno creando un divario sempre più netto tra tifoseria e società.

Il cambio di proprietà di novembre, con cui il presidente uscente Giovanni Munafò ha ceduto la società a Emilio Montanari (titolare della Global Service Spa), non è bastato a dare lo scossone sperato. Le pedine messe a disposizione di mister Punzi si sono rivelate indubbiamente insufficienti rispetto ai presupposti di partenza, che erano quelli di far meglio dell’anno scorso. Qualche giocatore Under o svincolato, arrivato sul mercato di riparazione, sono state armi prevedibilmente inefficaci.

E il conto di un andamento così sottotono si è presentato ieri, in giornata, davanti alla sede del club, tuonando forte e chiaro ma celando, forse, dietro un messaggio così diretto, la speranza di ritrovare un punto di risalita. Magari nell’anticipo casalingo di oggi contro la neopromossa Castanese, chiamata importante per tirare fuori gli artigli e mostrare sul campo il proprio valore.

Marta Baroni

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