Caronnese e Legnano, ambizioni diverse ma un finale di stagione per sognare le rispettive imprese

Il campionato di Eccellenza lombarda nel girone A non ha ancora regalato nessun verdetto e le quattro giornate mancanti saranno ricche di emozioni. Domenica, nella 29° giornata (trentunesima gara), si affronteranno due squadre con obiettivi diversi, ma che vogliono tornare ad essere grandi in Serie D: lo devono alla loro storia. La Caronnese ospiterà il Legnano, alla ricerca della salvezza per consolidarsi in categoria e ripartire con una nuova stagione.

CARONNESE

Una doppietta di Colombo e una prestazione corale per mettere k.o. il Meda e approfittare dello scontro diretto tra Pavia e Solbiatese. Domenica scorsa la Caronnese si è regalata una giornata perfetta: i rossoblu hanno sconfitto il Meda con due goal sul finale dei rispettivi tempi portandosi così al secondo posto in classifica. La squadra di mister Ferri ha dimostrato grande continuità nel corso della stagione perdendo solo due partite: entrambe contro la Solbiatese. Infatti, dopo il k.o. dell’andata del 22 settembre i rossoblu hanno totalizzato una striscia di sedici risultati utili consecutivi, che si è interrotta il 25 gennaio alla terza giornata di ritorno. Dal 2 febbraio in poi sette vittorie e tre pareggi per un totale di 24 punti collezionati nelle ultime dieci partite.

Numeri che rendono la Caronnese la squadra migliore nel girone di ritorno, insieme al Pavia, con 26 punti complessivi in quattordici gare disputate. Le ambizioni della Caronnese sono più vive che mai, ma alla fine della regular season mancano trecentosessanta minuti. Quattro sfide per continuare a coltivare il proprio sogno: riportare la Caronnese in Serie D a due anni dall’ultima apparizione. Un traguardo che vorrebbe dire molto per la società e per l’allenatore, Michele Ferri, che era approdato in rossoblu sul finale della scorsa stagione e a febbraio ha rinnovato il proprio contratto. La Caronnese affronterà Legnano, Sedriano, Ispra e Rhodense dal 30 marzo al 4 maggio.

I rossoblu potranno contare sul proprio bomber: Niccolò Colombo, che ha raggiunto quota 12 reti e domenica si troverà di fronte la propria ex squadra. L’attaccante, classe 1990, ha indossato la maglia lilla nella stagione 2014-2015 in Eccellenza contribuendo al raggiungimento dei playoff. Non mancherà Federico Corno: il capitano, storica bandiera, che incarna l’anima rossoblu ha siglato tre reti in questa stagione tra cui quella decisiva nel successo della 24° giornata sulla Lentatese.

LEGNANO

Domenica scorsa il Legnano ha fatto un importante passo verso la salvezza diretta: quella che viene definita dal club come una vera e propria impresa. Al termine del match con il Sedriano, la storica bandiera lilla, Valerio Foglio, ha parlato ai nostri microfoni dell’importante vittoria ottenuta dalla squadra. L’ex difensore sta vivendo la sua prima esperienza da collaboratore e domenica, data la squalifica di mister Porro, ha indossato le vesti di allenatore. L’ex mister del Varese è stato squalificato fino al 16 aprile e dunque tornerà in panchina per gli ultimi due turni della stagione. Foglio ha elogiato la squadra che ha sconfitto il Sedriano grazie alle reti di Pagani e Santagostino ed ha allungato in classifica sulla zona playout.

La vera impresa per i lilla sarebbe ottenere la salvezza senza passare dai playout: uno scenario che in questo momento è più che probabile. I lilla infatti sono al nono posto con 36 punti, mentre al tredicesimo posto c’è il Casteggio con 33. I gialloblu hanno dieci punti di vantaggio sul Meda, sedicesimo, e se il campionato dovesse finire così i brianzoli sarebbero retrocessi senza passare dai playout. Uno scenario che coinvolge anche il Legnano, che con la vittoria nella 28° giornata ha allungato ulteriormente proprio sul Meda.

La stagione lilla è stata decisamente complicata per via delle difficoltà societarie e di conseguenza di campo, ma con l’arrivo del presidente Sergio Zoppi ad ottobre e quello di Gianluca Porro a dicembre la situazione è notevolmente migliorata. Porro ha ereditato la squadra al termine della 14° giornata con sette punti e nelle successive sedici ne ha collezionati 29 togliendosi più di una soddisfazione battendo ad esempio Solbiatese e Mariano. Anche il mercato ha aiutato il Legnano: fondamentale l’arrivo di Mattia Noia, il quale sta trascinando la squadra con la sua esperienza. Oltre al difensore, va sottolineata la presenza di due pedine fondamentali per l’attacco come Matteo La Torre (8 reti all’attivo) ed Ergys Ballgjini, che molto probabilmente tornerà a disposizione contro la Caronnese.

Asia Di Palma

La Rovato Vertovese nella storia: Serie D conquistata prima di giocare la finale di Coppa Italia

È una serata storica per la Rovato Vertovese che a soli 282 giorni dalla propria fondazione si ritrova in Serie D.

Rovato Vertovese: la D è realtà

La scaramanzia ora non c’è più, è il momento di festeggiare. La Rovato Vertovese è ufficialmente in Serie D dopo l’approdo del Barletta in finale di Coppa Italia Dilettanti. I bresciani si sono guadagnati il proprio posto all’ultimo atto del torneo questo pomeriggio, tramite i calci di rigore, contro il Vivi Altotevere Sansepolcro. I toscani avevano ribaltato il vantaggio bresciano dell’andata (0-1) vincendo 1-2 a Rovato.

Alla squadra lombarda mancava un ultimo mattone per approdare in Serie D prima ancora di giocare la finale, ma questa volta non dipendeva da lei. Il Barletta, infatti, ha già conquistato la massima categoria dilettantistica con la vittoria del proprio campionato regionale lo scorso 23 febbraio e, di conseguenza, la seconda finalista guadagna l’accesso alla Serie D.

I pugliesi hanno pareggiato anche la gara di ritorno con il Giulianova, in rimonta, ma ai rigori hanno avuto la meglio. Una serata consegnata alla storia del calcio dilettantistico: la Rovato Vertovese può festeggiare un traguardo tanto sognato.

Una marcia trionfale

Dal 5 gennaio sono trascorsi quasi tre mesi, ma in quel pomeriggio, allo stadio “Ferruccio” di Seregno, la Rovato Vertovese ha dimostrato la propria forza battendo con un poker la Solbiatese e portandosi a casa il primo trofeo. Da lì è cominciato il percorso nella fase Nazionale, le trasferte e le partite ogni tre giorni. I bresciani hanno superato il girone con Genova Calcio e Alba per poi eliminare il Codroipo ai quarti e il Vivi Altotevere Sansepolcro in semifinale. Mister Bolis, Roberto Gherardi (eroe di giornata per i due rigori decisivi parati) e compagni possono finalmente festeggiare, ma domenica si torna con la testa al campionato. La Rovato Vertovese affronterà la Castellana davanti ai propri tifosi, pronti per festeggiare con tutta la società.

Asia Di Palma

Chisola per il futuro: Alessandro Freda è il nuovo Direttore Sportivo

Una scelta volta a premiare il percorso fatto, da Direttore del Settore Giovanile alla Prima Squadra per un progetto ambizioso. Alessandro Freda è ufficialmente il nuovo Direttore Sportivo del Chisola, squadra partecipante al campionato di Serie D Girone A, dopo 4 anni dal suo primo insediamento nella società di Vinovo. Nel maggio 2021 diventa Responsabile Organizzativo e, in quell’estate, Responsabile delle Giovanili. La sua bravura viene notata dalla Juventus, che lo ingaggia come osservatore nel 2022, con il classe ’97 che inizialmente rimane al Chisola, ma si dimette nel corso dello scorso maggio. Un amore mai finito e che risboccia 4 mesi dopo, quando il presidente Luca Atzori lo richiama e lo ingaggia nuovamente nello stesso ruolo che aveva lasciato e ora, dopo nemmeno un anno, è stato promosso a DS della Prima Squadra.

 

Il comunicato

 

**COMUNICATO UFFICIALE**

Il Chisola Calcio è lieto di annunciare che Alessandro Freda, attuale Direttore del Settore Giovanile, ha raggiunto un accordo per assumere il ruolo di Direttore Sportivo della Prima Squadra. Il contratto avrà una durata di due anni, con opzione per il terzo, e prevede anche la supervisione dell’intero settore giovanile del club.
Questa scelta rappresenta un passo importante nel percorso di crescita della società, valorizzando la competenza e la professionalità di un dirigente che, a soli 28 anni, ha già dimostrato grande dedizione e visione strategica nel lavoro con i nostri giovani talenti.
Auguriamo ad Alessandro Freda buon lavoro per questa nuova sfida, certi che la sua esperienza e il suo impegno contribuiranno in modo significativo allo sviluppo e ai successi futuri del Chisola Calcio.

 

Finale e nuovo inizio

 

La prima gara da Direttore Sportivo ufficiale per Freda sarà in casa dell’Imperia, formazione che arriva dal pesante ko in casa del Chieri (3-0) che ha riaperto la lotta salvezza. La squadra di Vinovo è ottava ed è praticamente salva, il finale di campionato sarà tranquillo ma al contempo volto a chiudere bene per poter costruire un nuovo progetto in vista del prossimo campionato.

 

Ivan Oioli

 

Impresa Rovato Vertovese: è finale! Stasera può arrivare la promozione in Serie D

La Rovato Vertovese colleziona l’impresa e raggiunge la finale di Coppa Italia Eccellenza. Tutti i dettagli e il punto sul sogno Serie D.

Vittoria ai rigori

Un match difficile contro un club che arrivava da una retrocessione dalla massima categoria dilettantistica. Oggi la Rovato Vertovese ha saputo soffrire ed è riuscita a superare e conquistare la finale solamente attraverso i tiri dal dischetto. Decisiva la parata da parte dell’estremo difensore Gherardi ai danni di Palamini del Vivi Altotevere Sansepolcro. Lasciano da parte i tiri dagli undici metri e passando alla cronaca della sfida terminata per 2-1 in favore del team bianconero, possiamo annotare le reti di Pozzoni (fondamentale per agguantare il pareggio totale) e la doppietta di Valori. Passaggio del turno fondamentale, perché la Serie D adesso è vicinissima.

Tutto dipende dal Barletta

Se la società pugliese dovesse sconfiggere il Giulianova e di conseguenza conquistare la finale di Coppa, la Rovato Vertovese sarebbe già promossa in Serie D. Oggi alle 20 e 30 il fischio d’inizio del match contro il Giulianova. Situazione positiva anche in caso di successo per gli abruzzesi, visto che al momento occupano il primo posto in classifica ma non sono ancora promossi matematicamente. Sicuramente stasera i tifosi neroazzurri ed anche i calciatori terranno un occhio ben attento alla sfida che si disputerà a diverse centinaia di km dalla Lombardia.

Nicola Badursi

Folgore Caratese, Bigolin: “Qui un grande gruppo. Vincenzo Italiano l’allenatore che mi ha aiutato di più”

Il difensore della Folgore Caratese, Cristiano Bigolin, è intervenuto ai microfoni di “D-Time” dopo il big match con l’Ospitaletto terminato 2-2. Il classe 1990 è stato l’autore del gol del pareggio della Folgore, all’87’ , con un colpo di testa ed ha regalato un punto importante alla squadra brianzola, che rimane a meno tre dalla vetta della classifica.

L’esperienza con Vincenzo Italiano

Cristiano Bigolin è stato allenato da Vincenzo Italiano, oggi al Bologna, ai tempi dell’Arzignano Valchiampo in Serie D nella stagione 2017-2018. Il difensore della Folgore Caratese ha raccontato quanto l’allenatore di Serie A lo abbia aiutato a crescere: “Nella sua idea di gioco la palla dovresti averla sempre tu, quindi cura molto di più la fase di possesso e quella offensiva. Mi ricordo che mi ritrovavo con i terzini che facevano fascia-fascia, le due mezzali sempre dentro e il play a scarico. Noi due centrali dovevamo ricoprire le ripartenze su 60 metri di campo. Preparavi le partite per tenere la palla almeno 80 minuti ed era difficile per gli altri venire ad impensierirci. Italiano è stato l’allenatore che mi ha aiutato ad essere chi sono oggi sia a livello tecnico che tattico e non per niente ha fatto una scalata dalla D alla A.”

La forza del gruppo

Bigolin ha vinto due volte il campionato di Serie D e nel gruppo della Folgore Caratese ha ritrovato delle similitudini con gli spogliatoi vincenti in cui è stato: “Io mi sento molto bene e mi sembra di aver avuto una rinascita negli ultimi due anni. Fortunatamente sono riuscito sempre a fare campionati con tante presenze quindi mi sento bene. Spesso dico ai miei compagni che sto rivivendo come gruppo molte similitudini di quelli con cui ho vinto. Nel momento in cui una squadra, anche nelle difficoltà, riesce a mantenere il gruppo ben saldo ha la spinta per arrivare più in alto. Anche con l’Ospitaletto lo abbiamo dimostrato: avevamo indirizzato la gara facendo gol, poi subito a fine primo tempo, nel secondo tempo ne abbiamo incassato un altro con la capolista e sfido chiunque a lottare. Noi eravamo lì con la voglia di agguantare il pareggio”.

Il finale di stagione

Al termine della regular season mancano sei partite e Bigolin ha promesso ai tifosi che la squadra continuerà a dare il massimo per giocarsi le proprie carte: “Noi daremo tutto per provare a vincere il campionato e stiamo lottando ogni giorno per rimanere lì. Non dobbiamo avere la frenesia di diventare matti, ma continuare a fare quello che stiamo facendo”. La squadra ha avuto bisogno di tempo per conoscersi e mettere in campo le idee di gioco di mister Filippo Carobbio, come evidenziato dal difensore veneto: “All’inizio eravamo un gruppo totalmente nuovo ed era difficile con quello che ricerca il mister a livello di gioco. Era normale, si sapeva che ci voleva del tempo, poi anche certi risultati ci hanno dato una mano”. La Folgore è in lotta per la Serie C, ma Bigolin vuole mantenere la concentrazione sulle prossime partite da grande leader della squadra: “Io non mi tiro mai indietro alle sfide, ma bisogna stare sempre con i piedi per terra perché ci sono cinque squadre che stanno lottando per la Serie C. Prima di pensare a chissà cosa bisogna guardare alla partita dopo”.

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Asia Di Palma

Il Chievo cambia proprietà? Tutti i dettagli sulla società di Pellissier e Zanin

Il Chievo sta riflettendo seriamente sul suo futuro nel corso di queste ore e di queste giornate. Tutti i dettagli su un possibile cambio di proprietà.

Si cambia rotta?

Il Chievo Verona vuole tornare grande e il suo obiettivo è farlo nel minor tempo possibile. La società guidata da mister Allegretti sta mettendo a referto l’ennesimo campionato di buon livello, ma non abbastanza per raggiungere le primissime della classe. La notizia che emerge dal quotidiano più importante di Verona (L’Arena) è quella che porterebbe all’ingresso di nuovi investitori nella società che ha militato in Serie A per quasi 20 stagioni.

La mossa dei nuovi investitori

Al momento c’è solo una complicazione da risolvere visto che dei nuovi investitori non potrebbero acquistare il pacchetto di maggioranza che è di proprietà di tutti quei fans che hanno contribuito alla rinascita del club. Le ultime notizie ed indiscrezioni fanno pensare che alcuni imprenditori siano già entrati in società e sono pronti per pianificare un futuro radioso e promettente per una società storica del nostro calcio, come detto in precedenza bisogna capire solo in che modo.

Nicola Badursi

Lavagnese, accordo non trovato con il tecnico Giorgio Roselli: la società cambia con effetto immediato e affida la panchina a Giacomo Avellino

Nonostante l’ottima stagione disputata i bianconeri si separano dalla loro guida in panchina a 6 giornate dalla fine. Giorgio Roselli non è più l’allenatore della Lavagnese, a comunicarlo è la società di Lavagna con un comunicato ufficiale. Dopo 13 vittorie, 9 pareggi e 8 sconfitte e un settimo posto in classifica con la possibilità ancora viva di poter ottenere un posizionamento ancora migliore, in seguito a un mancato accordo tra le parti per proseguire insieme nel progetto, la Lavagnese ha optato per la separazione immediata e ha scelto Giacomo Avellino per concludere il campionato.

 

Il comunicato

 

Ecco quanto apparso questa mattina sui social ufficiali della Lavagnese:

La Società comunica di aver sollevato Mister Giorgio Roselli dall’incarico di allenatore della Prima squadra.
Dopo il bellissimo anno trascorso, ricco di soddisfazioni e vissuto sempre in piena sintonia, alla luce del mancato accordo tra le parti per proseguire nel progetto che la Società stessa aveva voluto e creduto di costruire insieme, il Presidente e la Dirigenza ritengono che non ci siano più i presupposti per continuare la collaborazione in maniera costruttiva.
Il progetto “Lavagnese” andrà avanti sotto la guida di Giacomo Avellino, già allenatore in seconda nonché storico Capitano dell’Unione.
A Mister Roselli vanno i ringraziamenti per quanto fatto fino ad oggi e a Mister Giacomo Avellino l’augurio di un buon lavoro per questo finale di stagione.

 

Verso la fine

 

La gara vinta 1-0 con la Sanremese grazie alla rete di Masini è stata l’ultima di Roselli, e ora sarà l’ex capitano Avellino a scendere in panchina. La Lavagnese è a -6 dal Ligorna attualmente quinto e in zona playoff, e l’esordio del nuovo tecnico bianconero sarà su un campo molto complicato, quello del Città di Varese che arriva dalla dolorosa sconfitta con la NovaRomentin che ha di fatto spento le speranze di rimonta sul Bra primo.

 

Ivan Oioli

Pro Palazzolo, il patron Forlani: “Io al Brescia? Orgoglioso di Palazzolo e lascio parlare i fatti”

La Pro Palazzolo sta vivendo il suo miglior momento dopo una stagione costellata da alti e bassi. Ecco le dichiarazioni del patron Forlani in Esclusiva a D-Time.

Felice dei risultati che finalmente stanno arrivando?

“Sicuramente sto bene e diciamo che l’umore si può spostare il lunedì tra una sconfitta ed una vittoria ma ho un equilibrio tale che mi permette di mantenere la serenità sia a -14 che a -2. L’anno passato mi ha insegnato parecchio dove eravamo nella stessa posizione e poi siamo arrivati terzi. Adesso vediamo cosa succederà domenica”.

Cosa vuol dire riportare in C la Pro dopo 30 anni?

Un orgoglio far parte di Palazzolo. Quando ho pensato di spostarmi sapevo che l’avrei fatto solo per questa città e ad oggi sono contento sia per il riscontro dal punto di vista del pubblico (dopo il Brescia siamo la seconda miglior tifoseria della provincia) che per quello che stiamo facendo a livello giovanile ed anche con la squadra femminile”.

Sul cambio del direttore

“Io sono un imprenditore e devo ragionare da tale. Non posso essere io a decidere di cambiare la guida tecnica e non lo farò mai nel corso di tutta la mia carriera da presidente. In caso di malumore e possibile addio del coach sarò io ad avvallare l’operazione, ma allo stesso tempo deve esserci la richiesta del direttore sportivo. Ho deciso di passare a Zanardini perché ho sbagliato a Giugno. So che queste affermazioni possono sembrare strane, io non sono uomo di calcio ma d’impresa e proprio per questo motivo devo fare le scelte migliori, in questo caso era quella di cambiare il direttore e dare carta bianca al nuovo corso”.

Da quali calciatori ripartirà la Pro?

“Prima di tutto ci sarà da capire quale sarà la nostra categoria nel corso della prossima stagione. Logicamente ci sono tanti calciatori che hanno fatto bene, ma collegandomi al discorso di prima io deciderò prima di tutto se verrà riconfermato il direttore sportivo Zanardini. La media punti con l’ex Desenzano è cresciuta a dismisura e proprio per questo motivo credo che la società ripartirà proprio da questo D.S.”

L’accostamento al Brescia

“Mi hanno accostato con grande stupore da parte del sottoscritto. Lasciamo che le voci continuino, tanto poi saranno i fatti che smentiranno o confermeranno. Io al momento sono concentrato sul progetto triennale con la mia Pro Palazzolo. Allo stesso tempo è motivo di orgoglio per i palazzolesi che il patron venga accostato alla più grande realtà della provincia”.

Nicola Badursi

Parma e Serie D cos’hanno in comune? Un dato clamoroso su Yves Baraye

Cos’hanno in comune il Parma e la Serie D? Questa è abbastanza facile e parliamo di Yves Baraye. C’è un dato, però, che è davvero clamoroso.

Il dato clamoroso

Qual è il miglior marcatore attualmente in attività allo stadio Tardini di Parma? Molti potrebbero pensare Bonny, Man, Mihaila o magari andare indietro nel tempo e pescare altri nomi come Zirkzee e Pellé. La verità è che per rispondere a questa domanda bisogna recarsi in Serie D, più precisamente a Ospitaletto dove Yves Baraye difende ancora questo primato. Un dato incredibile visto che è fermo a quota 19 reti messe a referto e chissà che in un modo o nell’altro non possano aumentare.

Nella storia dei Crociati

L’esterno d’attacco non solo detiene questo piccolo record, ma allo stesso tempo è il dodicesimo miglior marcatore nella storia della società emiliana. Sopra di lui solo i nomi dei grandissimi che hanno scritto la storia con la casacca del club Crociato. Il classe 1992 ha ora testa solamente all’Ospitaletto e alla ricerca della promozione in Serie C che sarebbe un traguardo clamoroso (l’ennesimo della sua carriera).

Nicola Badursi

Beffa per la Rappresentativa Serie D al Viareggio! Fuori ai rigori contro il Genoa

Una vera e propria beffa per la Rappresentativa Serie D che esce agli ottavi di finale contro il Genoa. Beffardi i tiri dal dischetto, ecco tutti i dettagli.

Una sfida beffarda

La parola beffa è il termine migliore per definire la fine del percorso della Rappresentativa Serie D a questo torneo di Viareggio. Il club di mister Giannichedda esce sconfitto dalla sfida contro il Genoa che poteva regalare il pass per i quarti di finale. Una piccola batosta per il modo in cui è arrivato il risultato, visto che dopo lo svantaggio iniziale era arrivata la rimonta (ad inizio ripresa in 2 minuti) del club dilettantistico firmata da Milicevic e Cham. Nel recupero della seconda frazione di gioco, però, il pareggio del Genoa. Sfida che finisce in pareggio e si passa ai tiri dal dischetto dove domina la società ligure.

Il tabellino del match

Reti: Pagliari, Milicevic, Cham, Riolfi

Rappresentativa Serie D: G. Mezzadri (’07), L. Arrighi (’07), N. Caccia (’07), R. Iacoponi (’07), L. Lupano (’06), V. Chiabotto (’07), F. Cham (’06), F. D’Incoronato (’07), A. Pellino (’07), N. Pepa (’07), M. Valente (’07)

Nicola Badursi