Legnano – Benedetto querela Cairo e specifica: “Senza di me, i Lilla erano in seconda categoria”

Il Legnano continua la sua stagione di rimonta in Eccellenza, allo stesso tempo torna a parlare dei Lilla l’ex presidente Benedetto: tutti i dettagli.

Chi non muore si rivede

Accuse pesanti quelle di Enea Benedetto nei confronti di Urbano Cairo e della Gazzetta dello Sport (che quest’oggi festeggia il suo compleanno). L’ex patron della società Lilla ha querelato l’attuale presidente del Torino, il motivo? Un articolo riguardante la rinascita del club della cittadina lombarda. Benedetto ha emanato anche un lungo comunicato in cui spiega che senza di lui la squadra di Gigi Riva sarebbe ripartita dalla seconda categoria. Affermazioni decisamente pesanti. Una situazione difficile da commentare e di conseguenza riportiamo il comunicato nei confronti di RCS e Gazzetta.

Il comunicato di Benedetto

“In riferimento all’articolo pubblicato sul giornale Gazzetta dello Sport edizione nazionale del 19/03/25 e riportato sul sito il 19 marzo 2025, intitolato “La battaglia di Legnano: il club di Gigi Riva ora riparte”, il Sig. Enea Benedetto comunica quanto segue: A seguito della mancata rettifica delle informazioni inesatte e gravemente diffamatorie pubblicate, il Sig. Enea Benedetto ha conferito mandato all’Avv. Giuseppe Pipitone per avviare le opportune azioni legali. La denuncia per diffamazione a mezzo stampa sarà presentata nei confronti dei responsabili, come previsto dall’art. 595 del codice penale, al fine di tutelare la reputazione e l’onorabilità del Sig. Benedetto. Il Sig. Benedetto ribadisce che le inadempienze salariali dell’AC Legnano, menzionate nell’articolo, risalgono alla precedente gestione del Sig. Montanari e non alla sua amministrazione. Rispetto alla situazione sportiva dell’US Alessandria e la messa in liquidazione giudiziale della stessa, si ritiene opportuno ribadire che durante la gestione “Enea Benedetto – Alain Pedretti” dell’Alessandria Calcio, è stato ristrutturato il debito come certificato dal Curatore Fallimentare e a livello sportivo gli imprenditori italo-francesi avevanolasciato la squadra fuori dalla zona salvezza, come può testimoniare Mister Banchini. Chi ha preso il timone dopo di noi ha scelto una strada diversa, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Per quanto riguarda l’aspetto sportivo dell’AC Legnano corre l’obbligo di ricordare, che allorquando è stato rilevato dall’imprenditore Benedetto, la squadra era all’ultima in classifica ed è stata portata a giocarsi il playout salvezza, ottenendo ben otto risultati utili consecutivi grazie all’impegno e al lavoro di squadra. Se oggi il Legnano è iscritto nella massima categoria regionale della Lombardia e può onorare la storia di grandi campioni come Gigi Riva, Paolino Pulici, Novellino e Fontolan, è grazie all’intervento e all’impegno di Enea Benedetto. Senza il suo contributo, il club oggi farebbe la Seconda Categoria. Per ulteriori informazioni circa gli aspetti giuridici del procedimento, si prega di contattare Avv. Giuseppe Pipitone”.

Nicola Badursi

Tounkara interviene dopo la squalifica: “Non si tratta né di scommesse né di combine, ma non posso entrare nello specifico”

Il calciatore, ex Lazio e Cittadella, Mamadou Tounkara, è intervenuto in prima persona dopo la squalifica di 10 mesi che gli è stata comminata dal Tribunale Federale.

La vicenda

Lunedì scorso il Guidonia Montecelio, club del girone G, ha annunciato la risoluzione consensuale del contratto di Mamadou Tounkara, in seguito alla squalifica di dieci mesi comminata al giocatore dal Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, per motivi dissociati al club. L’attaccante ha voluto fare chiarezza sulla situazione che lo vede coinvolto spegnendo anche alcune presunte voci sulla motivazione della squalifica attraverso il suo profilo Instagram.

Le parole del calciatore

“Alla luce delle inesattezze apparse in queste ore su diversi organi di stampa, ritengo necessario intervenire ufficialmente per chiarire e puntualizzare il motivo della squalifica che la scorsa settimana mi è stata comminata dal Tribunale Federale Nazionale della F.I.G.C. Come erroneamente riportato da alcune testate web, non si tratta né di scommesse né di combine né di condotte a ciò collegate. Essendoci un procedimento in corso non posso entrare nello specifico ma mi riservo di intraprendere tutte le azioni a tutela della mia posizione, certo di aver sempre agito nel rispetto delle norme federali e dei principi sportivi.”

Asia Di Palma

Giuliano Melosi torna in panchina: guiderà la Primavera del Novara

Giuliano Melosi è pronto per tornare a mettersi in mostra e dire la sua sulla panchina in questo finale di stagione. Tutti i dettagli sul nuovo club del tecnico.

Melosi torna in panchina

Il tecnico che ha guidato molte delle realtà dilettantistiche più importanti del nostro calcio (quello lombardo) è pronto per tornare alla guida di un nuovo team. A partire da questa settimana si occuperà delle prestazioni del Novara Primavera. La società piemontese ha deciso di affidarli la panchina della massima giovanile e promuovere Giuseppe Mascara alla guida del primo team. Non dimentichiamo che l’ultima esperienza del coach fu con la Sestese ed è terminata a Febbraio 2024.

Tanta D ed Eccellenza

Come detto in apertura non possiamo dimenticare tutte le piazze importanti guidate da Melosi. L’ultima in Serie D è stata la Folgore Caratese nell’annata 22/23 dove ha collezionato 36 incontri con una media punti attorno all’1,20 per partita. Da segnalare anche le sue esperienze con Pro Sesto, Pavia, Varese, Ponte San Pietro e molte altre.

Nicola Badursi

Sangiuliano City 0-1 Casatese Merate | Mendola stende i gialloverdi e si prende un posto play-off: il tabellino

Il Sangiuliano City e la Casatese Merate si sono date battaglia nel corso dell’ultima sfida di campionato. Ecco il racconto del match ed il tabellino finale.

La Casatese è al terzo posto

Una rete di Mendola nel corso del primo quarto d’ora dell’incontro è sufficiente per regalare tre punti che portano la società al terzo posto in classifica. Un risultato di spessore difficilmente decifrabile con il team che adesso non ha più intenzione di smettere di sognare e continua a volare sulle ali dell’entusiasmo, come testimonia il terzo posto a sole cinque lunghezze dalla vetta. Dall’altra parte un Sangiuliano City che cade ancora e adesso si complica in maniera davvero impressionante la possibilità di salvarsi direttamente. L’obiettivo minimo dista due lunghezze ed è occupato dal Vigasio, ci si prepara ad un finale di stagione thrilling. Passiamo al tabellino.

Il tabellino

MARCATORI: 13′ pt N. Mendola (C)

SANGIULIANO CITY: G. Libertazzi, A. Pertosa, L. Lupano, L. Palesi, F. Varoli, G. Sartori, M. Rettore, G. Ciuffo, N. Barzago, M. Cazzaniga, L. Catania
A disposizione: T. Chiesa, G. Mazzola, A. Centis, N. Saggionetto, S. Vianni, A. Tremolada, F. Malanchini, C. Bonanni, B. Balla
All: Parravicini Francesco

CASATESE MERATE: R. Taliento, J. Tirapelle, R. Geddo, G. Carannante, F. Ferrante, L. Corno, G. Losa, N. Mendola, E. Gningue, M. Isella, C. Ghibellini
A disposizione: K. Amari, L. Biffi, T. Grillo, T. Goffi, P. Zatta, M. Seria, A. Diana, A. Doria, P. Astuti
All: Commisso Giuseppe

Nicola Badursi

Rovato Vertovese, il vice presidente Mauro Guerini: “Un onore sfidare il Barletta. Nessuno della Federazione ci ha contattato”

Il vice presidente della Rovato Vertovese, Mauro Guerini, ha raccontato a “A Tu X Tu” l’incredibile stagione che sta vivendo la Prima Squadra che il 26 marzo ha raggiunto la Serie D. 

Com’è nata l’unione tra Rovato e Vertovese?

“Conoscevo il direttore sportivo del Rovato della passata stagione. I problemi del calcio dilettantistico li conosciamo tutti: oltre alle spese, le strutture sono la base. Noi, purtroppo, a Vertova non abbiamo una base solida su cui crescere. Un po’ prima dell’estate scorsa abbiamo provato a mettere in piedi un progetto e abbiamo trovato unità d’intenti. Gli obiettivi sono occuparsi del sociale e avere le giovanili che hanno possibilità di crescere e divertirsi. Poi bisogna dare uno sbocco a chi ha voglia di mettersi in gioco e quindi, avendo Rovato una struttura adatta alla categoria, ci abbiamo provato. La Vertovese esiste comunque e ha le sue giovanili. Rovato ha quasi 250 tesserati. Ora siamo più di 350″.

Come vi approccerete alla Serie D?

“La Serie D è un’altra cosa, siamo coscienti di quello che dobbiamo fare. Fortunatamente è accaduto il 26 di marzo e c’è tempo per programmare una stagione in cui dovremo fondamentalmente salvarci. Non voglio fare proclami. Abbiamo una certa conoscenza della categoria grazie al direttore sportivo, ma nessuno a parte lui lo ha mai fatto. Il 27 abbiamo fatto un primo incontro per vedere dove stiamo andando”.

Come ha vissuto la giornata di mercoledì con la vostra semifinale e poi l’altra tra Giulianova e Barletta?

“La nostra partita è stata un’altalena di emozioni. All’inizio noi eravamo davanti, dopo mezz’ora lo erano gli altri, poi abbiamo recuperato e siamo andati ai rigori. La sera eravamo collegati per vedere Giulianova-Barletta ed eravamo noi i primi tifosi dei pugliesi. Per noi è un onore incontrare il Barletta: una società, che ha una grande storia. Voglio fare, a nome della società, i complimenti a loro perché hanno stravinto il loro campionato”.

Proverete a convincere mister Bolis a rimanere?

“Io mi incatenerò fuori da casa Bolis (ride n.d.r). Ora però siamo concentrati sul finale di stagione. Marco è arrivato alla Vertovese a novembre 2022 quando avevamo un piede in Promozione. Lui e il suo staff hanno fatto un grandissimo lavoro, ci siamo salvati, poi fatti playoff e quest’anno quello che avete visto”.

Francesco Guarino è il presidente, lei il vice. Come mai questa decisione?

“La parte bresciana diciamo ad oggi è la Presidenza più per un discorso di dialogo con le istituzioni, trovavamo più corretto fosse così. Poi ideologicamente in due anni la presidenza dovrebbe cambiare, ma non è lì che fondiamo la base. L’importante è il dialogo, le persone e quello che verrà”.

Qual è la vostra posizione in merito allo spostamento di luogo e data della finale di Coppa Italia Dilettanti?

“Sono io che ho voluto far uscire questo comunicato. A me dispiace aver alzato magari un polverone con i tifosi del Barletta, ma il nostro discorso parte dal presupposto si paventava di un accordo tra Rovato-Vertovese e Federazione di andare a Teramo sotto compenso economico. Ma non è così. A noi non ci ha contattato nessuno. Venerdì mi sono confrontato con Valentina Battistini (Presidente CRL n.d.r) per la sede. La finale era prevista a Firenze. Non era equo nemmeno così perché per noi erano 300 km, mentre per loro 600km. Ci hanno spostato la data di un mese e mezzo, ma che fretta c’era di dire Teramo? Dal 26 sera al 28 è passato poco tempo e sono riusciti a decidere subito la città? Ci sono stadi in città come Ancona, Foligno, Recanati. Ma io spero che i barlettani arrivino con tantissimi tifosi. Per me è un onore giocare contro di loro. Noi vorremmo prendere 350 ragazzini e fargli vedere dove possono arrivare. Ma fare 600 km è molto più difficile, non posso farlo perché dovrei partire il giorno prima”.

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Asia Di Palma

Il Club Milano raccontato dal suo presidente: “Sto vivendo un sogno. Sarebbe bello sfidare l’Alcione nei professionisti”

Il presidente del Club Milano, Guido Marrone, è intervenuto ai microfoni di “D-Time” per parlare della sua società, dei traguardi raggiunti e di quello che verrà. Il numero uno biancorosso ha raccontato come essere alla guida del Club Milano sia per lui un sogno da condividere con i suoi amici più cari.

Il punto sulla stagione attuale e il cambio in panchina

“Una stagione entusiasmante come sono state tutte quelle in precedenza. Siamo una società giovane, ma abbiamo fatto un percorso straordinario. Anche quest’anno, incrociando le dita, dovremmo raggiungere l’obiettivo. Siamo vicini, ma non è ancora matematico”. Il presidente del Club Milano ha raccontato anche il momento della svolta in panchina con l’esonero di Manuel Scalise e il ritorno di Giuseppe Scavo lo scorso 3 dicembre: “Quando le cose non funzionano a pagare è l’allenatore e purtroppo ha pagato Scalise. Probabilmente non era scattata l’alchimia con la squadra. Ora questo percorso con Scavo sta dando risultati molto positivi e siamo contenti”.

I progetti e sogni

“Abbiamo progetti interessanti e la gestione della società è fatta da un team che lavora in armonia e nel rispetto dei ruoli. Sarà incrementato poi da altre persone che entreranno e daranno un contributo al progetto calcistico. Ci piacerebbe diventare una realtà a Milano e abbiamo come esempio l’Alcione di cui ho una grandissima stima e invidia con affetto. Sarebbe bello presentarci con loro a vivere il calcio dei professionisti”.

Le difficoltà del girone

“Questa stagione è già migliore della precedente. Abbiamo un girone durissimo, di una difficoltà estrema con squadre molto competitive in qualsiasi zona della classifica. Credo che rispetto ad altre situazioni le incertezze che abbiamo in alta e bassa classifica stanno a dimostrare la difficoltà e ciò nonostante siamo al dodicesimo posto su venti squadre. Possiamo ritenerci soddisfatti”.

Il rapporto di affiliazione con il Milan

Il Club Milano è anche Centro Tecnico Milan, ma il momento che sta vivendo la Prima Squadra rossonera sta influenzando anche le dinamiche con le società affiliate: “Un tasto dolente perché la situazione della Prima Squadra è un po’ a cascata sui settori tecnici affiliati. Ogni tanto chiediamo di avere dei confronti più frequenti. Speriamo ci siano delle evoluzioni importanti tali per cui anche le società satellite abbiano un rapporto diverso, più continuo e importante per il settore giovanile e gli sviluppi che può avere. Speriamo ci sia una svolta importante perché noi crediamo nel settore giovanile. Da anni cerchiamo di dare qualità nei bimbi e nell’agonistica. Si fa fatica se poi chi deve guidarti ha delle assenze.”

Cos’era successo con la Folgore lo scorso primo dicembre?

Il presidente del Club Milano ha sottolineato quanto l’educazione sia fondamentale nella sua società: “Ho troppo rispetto per tutte le società che vengono a trovarci. Mi vanto, dall’alto dei miei ultra 60 anni, di spiegare l’educazione ai miei ragazzi. Faccio anzi pubblicamente i complimenti ad esempio alla Varesina che, quando ha giocato da noi con la Juniores Nazionale, ha dimostrato grande educazione lasciando uno spogliatoio pulitissimo e in ordine”. Marrone ha poi continuato riguardo la gara con la Folgore: “Ci sono state scaramucce sul campo ed extra campo. Ognuno deve essere d’esempio e rispondere del proprio comportamento. Io spero di essere un esempio di educazione. Ho sentito l’intervista di un presidente che nei 90 minuti va in trance e ognuno la vive a modo suo. Io nella partita sono estremamente teso perché il risultato è fondamentale, ma nella mia indole non c’è quello di scatenarmi contro giocatori avversari o terna arbitrale. Non mi permetto di giudicare nessuno perché ognuno segue il suo istinto”.

Vivere un sogno

“Ho coronato un sogno. All’inizio di questa avventura con i miei amici Andrea e Stefano non avrei mai immaginato di vivere questi anni favolosi. Continuiamo questo percorso un passo alla volta. Pensiamo alla salvezza che non è ancora matematica e poi svilupperemo un altro percorso dove amplieremo il gruppo di amici. Qui non c’è interferenza dei ruoli, ognuno con le sue competenze dà una mano. Sono orgoglioso e mai avrei immaginato di essere in questa situazione. Sto vivendo un sogno”.

Il ricordo più emozionante

“Nella vittoria dei playoff contro il Caravaggio ho vissuto emozioni indescrivibili. Poi io quando vado in sofferenza mi allontano dalla tribuna e vado vicino al campo, a distanza regolamentare, e lì ho provato una grande emozione condivisa con i miei amici. Una commozione indescrivibile: abbiamo pianto tutti e quattro. Questo deve essere il bello del calcio: viverlo con serenità e la gioia dei risultati”.

 

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Asia Di Palma

Crema – Il direttore Della Frera: “La nuova società sta già operando”

In diretta ed in ESCLUSIVA il direttore sportivo del Crema, Marco Della Frera è intervenuto ai microfoni di D-Time per fare il punto sull’ottima stagione del Crema.

Lei ha avuto un ruolo importante sia nel Crema maschile che femminile, quale le da più soddisfazioni?

Dal punto di vista umano indubbiamente il femminile, perché si tratta ancora di un calcio romantico, un calcio di altri tempi. Parliamo di persone che si fanno una giornata a lavoro, due ore di allenamento oltre che un’oretta di strada per arrivare al campo ed il giorno dopo ricominciano da capo. L’impegno con i ragazzi è diverso e mi sta segnando oltre che essere una grande sfida. A dicembre la situazione non era bellissima, ma non ci siamo fatti cogliere dalla fretta ed il lavoro del coach ha finalmente iniziato a dare i suoi frutti. Non dimentichiamo anche qualche operazione di mercato fondamentale. Il girone di ritorno è la dimostrazione che il lavoro e la dedizione può fare la differenza, a tutto questo va aggiunto un gruppo incredibile che non ho mai visto a Crema”.

Il punto sulla nuova proprietà

“Ad oggi ci sono ancora dei movimenti in atto e non abbiamo ancora definito il tutto, credo nel breve ci siano tutte le ufficializzazioni del caso. Specifico che c’è tutto, ma bisogna andare in ordine e fare le cose per bene. Quando la situazione sarà definitiva e completa ci saranno tutte le giuste comunicazioni. La nuova società comunque sta già operando e lavorando per mettere tutto apposto“.

Come ha gestito il rapporto tra la società e il gruppo squadra nei mesi più complessi?

“Semplicemente abbiamo detto al gruppo squadra di andare avanti e che tutto sarebbe andato per il meglio. Abbiamo avuto la fortuna di fare delle prestazioni di spessore e i ragazzi sono entrati subito in fiducia ed hanno messo a referto un super bottino. Il rendimento della squadra ha dato una mano anche a tranquillizzare l’ambiente”.

Nicola Badursi

Casatese Merate, le parole di Commisso: “Inaccettabile giocare tre partite in sette giorni”

In diretta ed in ESCLUSIVA per Be.Pi TV sono arrivate le dichiarazioni del mister della Casatese Merate, Giuseppe Commisso. Ecco le sue parole nel dettaglio.

Questa Casatese sta volando?

“Penso sia giusto che la mia squadra faccia parlare di se. Abbiamo sempre lavorato sotto traccia e siamo andati avanti per la nostra strada. Il risultato di ieri amplifica il tutto, ma va sottolineato tutto il percorso messo a referto da questo team”.

Il pensiero sul calendario

“Devo essere sincero ed è assurdo, quasi inaccettabile trovarsi a fare una pausa di 21 giorni ed allo stesso tempo alla ripresa tre incontri decisivi nell’arco di una settimana contro 3 team di assoluto spessore come Pro Palazzolo, Chievo Verona e Sangiuliano City. Io rappresento la mia società e devo farlo sentire, perché mi ritrovo a giocarmi un campionato nel giro di una settimana. La possibilità di trovare una soluzione più semplice e logica c’era e non capisco perché non si sia sfruttata. Questo rischia di non rispettare il corretto proseguimento del campionato”.

La particolarità della vostra squadra può essere la fame dei vostri giocatori?

Io lavoro con il direttore Rho da sette anni e per forza di cose abbiamo sempre seguito questa linea di pensiero. Io nel NibbionOggiono dell’ultimo anno avevo un calciatore come Antonini che era uno sconosciuto ed ora fa il protagonista in B. Sono dell’idea che i talenti ci sono e si trovano sempre, qualsiasi sia la categoria. L’obiettivo del mister è metterli in condizione di rendere e dare il massimo, visto che si può sbocciare anche da non giovanissimi”.

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Nicola Badursi

Eccellenza, girone A: una domenica entusiasmante con Caronnese e Pavia che scavalcano la Solbiatese

Nella giornata di domenica 30 marzo 2025 è andata in scena la ventinovesima giornata del campionato di Eccellenza e nel girone A tre squadre erano chiamate alla vittoria per continuare la lotta per il titolo. Le tre pretendenti (Caronnese, Pavia e Solbiatese) erano impegnate in tre gare dall’alto tasso di complessità e che potevano nascondere insidie ad ogni angolo.

Caronnese: salto in vetta

La squadra di mister Ferri era infatti impegnata nella delicatissima sfida casalinga contro il Legnano, squadra ostica e che sotto la guida di mister
Porro sta compiendo un vero e proprio miracolo, che si è piegata solamente al sessantottesimo minuto quando Federico Corno ha completato la rimonta della squadra di casa.

Nel primo tempo, al ventiduesimo, era stato Veroni a portare in vantaggio gli ospiti, è toccato a Colombo prima e a Corno poi completare la rimonta che ha
portato tre punti pesantissimi alla Caronnese che al momento si trova in vetta alla classifica a quota 67 punti a pari merito con il Pavia ma con il vantaggio
degli scontri diretti.

Pavia: il derby vale la vetta

Pavia stesso che, invece, è stato impegnato nella gara in esterna contro il Casteggio, terminata anche questa con il risultato di 2-1 ma in favore della
squadra in maglia azzurra. La squadra di mister Bellinzaghi ha trovato tre punti che le permettono di rimanere al primo posto e di non far scappare via
la Caronnese.

Pavia che ha trovato la vittoria grazie alla rete di Pecorini al settantasettesimo minuto che ha riportato in vantaggio i suoi; infatti, nel primo tempo Fognini aveva trovato il primo gol per i suoi, ma al sessantaduesimo Citterio ha pareggiato per il Casteggio. Con questa vittoria i ragazzi di mister Bellinzaghi salgono al primo posto e rimangono in piena corsa per la Serie D.

Solbiatese: stop in casa

L’unica delle “big three” a non aver vinto in questa giornata è stata proprio la Solbiatese, rimasta impantanata in casa contro la Sestese con il risultato di 1-1 acciuffato negli ultimi minuti. Infatti, è stato un goal di Lorusso all’ottantaquattresimo a evitare una clamorosa sconfitta che avrebbe potuto compromettere la corsa al titolo della squadra nero-blu. Pronti via e al secondo minuto del primo tempo arriva il goal di Pellini, con la Sestese che resiste fino al goal sopracitato del pareggio.

Questa sfida lascia l’amaro in bocca ai ragazzi di mister Grieco, che si devono accontentare di un solo punto che li fa scivolare al terzo posto a
quota 66.

Le ultime tre giornate di campionato potrebbero regalarci altri colpi di scena e per tutte e tre le formazioni è fondamentale non perdere la concentrazione e anzi sperare in un passo falso delle dirette concorrenti per conquistare il campionato.

Stefano Lombardo

La Rovato Vertovese sullo spostamento della finale di Coppa Italia Dilettanti: “Scelta poco equa e scellerata”

La LND, attraverso il comunicato n.419 del 28 marzo scorso, ha annunciato lo spostamento della finale di Coppa Italia Dilettanti tra Barletta e Rovato Vertovese. La squadra lombarda si è pronunciata a riguardo in modo molto critico sostenendo che la decisione sia stata presa senza interpellarla. 

La reazione della Rovato Vertovese al cambio di luogo e data

Mercoledì pomeriggio la Rovato Vertovese si è guadagnata, battendo ai rigori il Vivi Altotevere Sansepolcro, l’accesso alla finale di Coppa Italia Dilettanti. Dopo qualche ora, grazie all’approdo del Barletta all’ultimo atto del torneo, ha avuto anche la certezza di aver raggiunto la Serie D. La finale della competizione era inizialmente prevista sabato 5 aprile a Firenze, ma la LND ha spostato luogo e data: 10 maggio allo Stadio “Gaetano Bonolis” di Teramo. La Rovato Vertovese ha espresso rammarico per questa scelta e si augura che la LND possa rivedere la decisione, presa senza alcun accordo economico o organizzativo.

Il comunicato della Rovato Vertovese

“La società Rovato Vertovese nega fermamente e si distanzia dalle notizie apparse su alcune testate giornalistiche e siti web.
Non c’è stato nessun accordo, né a livello organizzativo né a livello economico, con la Lega Nazionale Dilettanti per spostare il luogo e la data della finale nazionale di Coppa Italia.
Abbiamo appreso, a nostro malgrado, tramite il comunicato n.419 pubblicato in data 28/03 dalla LND, che la gara si svolgerà il 10 maggio a Teramo.

Siamo rammaricati per questa decisone, presa senza interpellarci, perché convinti che i nostri tifosi, tanti o pochi che siano, abbiano gli stessi diritti di quelli avversari ma soprattutto, una scelta simile significa 𝗣𝗥𝗘𝗖𝗟𝗨𝗗𝗘𝗥𝗘 ai nostri oltre 350 tesserati dei settori giovanili di poter assistere ad una finale così importante.

Siamo certi che in Lega Nazionale Dilettanti rivedranno quella che ad oggi riteniamo una scelta poco equa e scellerata.

Il Vice Presidente
Mauro Guerini”

Asia Di Palma