Diego Perrotti torna in campo tra i Dilettanti: l’esordio in Prima Categoria laziale

Il richiamo del pallone, l’amore nato da bambino che rimane immutato: Diego Perrotti è tornato in campo dopo il ritiro dello scorso settembre.

Perrotti si rimette in gioco

Dai “barrios” argentini alla conquista dell’Europa, dai campi di Champions League alla Prima Categoria con un unico comun denominatore: l’amore per il calcio. Diego Perrotti, soprannominato “El Monito”, è tornato in campo tra i Dilettanti con la maglia del Vesta, club romano con una storia originale. L’esterno argentino aveva deciso di salutare il calcio a settembre 2024 dopo quasi due anni di inattività. L’ultima maglia indossata, tra i professionisti, era stata quella della Salernitana senza però lasciare il segno.

“El Monito” dopo aver lasciato da giovanissimo l’Argentina, ha trovato le sue fortune in Spagna, al Siviglia con cui ha esordito nelle Coppe europee: dalla Champions all’Europa League. Nel 2014 l’approdo in Italia , al Genoa, con cui rimane per una stagione e mezza per poi iniziare la “storia d’amore” con la Roma durata quasi cinque anni. Centotrentotto presenze, trentuno gol e ventisette assist in giallorosso prima di passare al Fenerbahce e poi concludere la carriera a Salerno. Da ieri i tifosi del Vesta, e non solo, possono ammirare l’argentino e le sue magie. L’esordio non è stato dei migliori a livello di squadra: sconfitta contro l’Alba Cittareale nonostante la grande partita. Il classe 1988 avrà ancora due gare di campionato per far divertire i tifosi.

 

Un club innovativo

Una realtà nata nel 2020 dall’idea di imprenditori millenials con la volontà di unire la tecnologia avanzata al lato umano. La squadra, partita dalla Terza Categoria, ha già ottenuto due promozioni e l’obiettivo è quello di arrivare nel professionismo entro dieci anni. Le due colonne portanti del Vesta sono due imprenditori italiani: un divulgatore tecnologico, esperto di blockchain, ed un esperto di educazione finanziaria con esperienza pluriennale nel campo delle startup. Una squadra di oratorio trasformata in una delle realtà più avanzate tecnologicamente grazie al monitoraggio dei dati. L’accordo tra la dirigenza e Perrotti dimostra la volontà del club di crescere. Il prossimo passo è l’inaugurazione dello Stadio “XI Apostoli”, dove Perrotti verrà presentato ufficialmente.

Asia Di Palma

 

Il Lazzate saluta D’Onofrio: il difensore lascia ufficialmente il calcio giocato

L’Ardor Lazzate ha salutato, al termine dell’incontro di campionato con il Base 96 Seveso, il terzino sinistro Libero D’Onofrio.

La fine della carriera

Quelli di domenica molto probabilmente sono stati gli ultimi minuti sul campo da gioco per il laterale Libero D’Onofrio. Calciatore che nel corso di questa stagione ha indossato la casacca da gioco dell’Ardor Lazzate. Si è messo in mostra con diversi club tra la Serie D e la massima categoria regionale. Nel corso di quest’annata sono arrivate una quindicina di presenze e soprattutto un ruolo importante all’interno di un Lazzate che ha provato in tutti i modi a raggiungere la quota play-off senza riuscirci.

I numeri dell’esterno

Oltre la miriade di presenze in Eccellenza, vanno segnalate anche le 98 presenze con una rete e cinque assist tra Coppa Italia e Serie D Girone A/B. Tante maglie come Verbania, PDHAE, Bustese, Lascaris, Lecco, Saronno e il già citato Lazzate. C’è da capire quale sarà il futuro adesso che sono stati appesi ufficialmente gli scarpini al chiodo.

Nicola Badursi

Assago Calcio, 21 anni dopo è di nuovo Eccellenza: basta il pari con il Settimo Milanese

Un’ultima giornata ricca di tensione e brividi fino alla fine nel girone F di Promozione. Al triplice fischio, però, ad esultare è l’Assago a cui basta il pari, complice lo stesso risultato del Vigevano, per conquistare l’Eccellenza.

Un pari che vale l’Eccellenza

L’Assago partiva con due punti di vantaggio sul Vigevano e niente era ancora scritto. I milanesi avevano bisogno dei tre punti per la certezza della promozione in Eccellenza, mentre in caso di pareggio doveva sperare nello stesso risultato, o nella sconfitta, del Vigevano sul campo dell’Accademia Pavese. Sia ad Assago che a Pavia, si sono viste due gare molto combattute in cui le squadre hanno rispecchiato i valori dello sport indipendentemente dal fatto che avessero o meno raggiunto l’obiettivo.

L’Assago fino all’88’ non era promosso in Eccellenza, dato che il Vigevano stava vincendo (3-4) sul campo dell’Accademia Pavese, poi i padroni di casa hanno trovato la rete del pareggio con Mangiarotti. Una rete che ha fatto esplodere la tribuna di Assago, la quale però, così come i giocatori in campo, ha dovuto soffrire per altri sette minuti prima di esultare definitivamente. L’Assago con 64 punti, diciannove vittorie, sette pareggi e quattro sconfitte ha ritrovato l’Eccellenza a ventuno anni dall’ultima volta. Un trionfo celebrato da tutta la società e dai tifosi, che hanno invaso il campo per festeggiare. L’Assago chiude il campionato con il secondo miglior attacco (60 reti) e la miglior difesa (24 subite), dieci marcatori diversi e da capolista dall’inizio alla fine.

 

Asia Di Palma

Gozzano, si pensa già al futuro: confermato Lunardon in panchina

I rossoblù sono ormai certi dei playoff dopo 5 vittorie consecutive, ma la società ha già preso una decisione importante. Manuel Lunardon sarà l’allenatore del Gozzano anche nel corso della stagione 2025/26, un risultato ottenuto con un ottimo percorso condito da 18 vittorie, pareggi e 7 sconfitte. L’1-0 di ieri in casa della Sanremese ha spinto ulteriormente la società a proseguire con l’allenatore.

 

Caccia aperta

 

Nonostante la promozione diretta in Serie C sia stata presa dai rivali piemontesi del Bra, il Gozzano si giocherà quasi certamente i playoff e avrà anche la possibilità di non permettere al Città di Varese, sesto a quota 61 e attualmente a -1 dal Vado, di parteciparvi vincendo all’ultima giornata nello scontro diretto. I rossoblù avevano raggiunto nel 2021 la terza serie italiana, ma in seguito avevano deciso di rinunciare all’iscrizione, lasciando spazio al Picerno. Ora la conferma di Lunardon dopo lo sviluppo anche societario potrebbe essere un segnale importante per riconquistare la C.

 

Carriera

 

Ex attaccante con un passato importante nel Piemonte calcistico, Manuel Lunardon ha già calcato la Serie C da allenatore con il Piacenza nel 2020-21, proprio nella stagione in cui il Gozzano rinunciava all’iscrizione. Poi le parentesi al Borgosesia e a Genova con il Ligorna, prima di scegliere il Gozzano e provare a riportare in alto la formazione in provincia di Novara.

 

Ivan Oioli

Serie D, Girone A – La giornata del “corto muso”: solo 8 gol segnati e 10 reti inviolate

Un dato statistico impressionante quello che è risultato ieri nella penultima giornata del girone A. Un solo verdetto con la salvezza matematica dell’Imperia e l’ufficialità della non partecipazione del Ligorna ai playoff, ma non è su questo aspetto che va la lente d’ingrandimento. Sono solamente 8 i gol segnati in tutto l’arco della giornata, un record che rimarrà nella storia dal momento che di rado si vede una giornata concludersi senza la doppia cifra di palloni in rete.

 

Pressione e paura

 

Doppio 0-0 a Imperia e a Varese con il Drago che strappa un punto e si salva, mentre la Cairese spera ancora nella salvezza matematica con una serie di incroci all’ultima giornata. Vige l’ “Allegrismo” sulla maggior parte degli altri campi con 6 vittorie di corto muso: quella del Borgaro sul Bra, del Chieri sul Fossano, dell’Asti sul Chisola, del Gozzano sulla Sanremese, della Lavagnese sul Vado e del Saluzzo sulla NovaRomentin. Il “record” di gol segnati in questa giornata cade a Broni, con l’1-1 di Oltrepò-Derthona firmato Mencagli e Giammaresi.

 

Record

 

8 gol segnati sono un numero veramente basso, e sebbene sia complicato verificarlo nel quarto campionato italiano, è sufficiente vedere quante volte sia successo in Serie A. 3 volte nella storia, 2 di queste nella stagione 72/73 a distanza di 5 giornate (13°-18°) e poi un salto nel 91/92 con la giornata 8. Un numero che simboleggia la grande delicatezza del momento del campionato, con la lotta salvezza appesa a un filo e anche quella playoff, tutta da decidere.

 

Ivan Oioli

La festa è totale, la Valenzana Mado torna in D dopo 24 anni

Un campionato combattuto ma vinto di fatto nelle battute finali, grazie alle ultime due vittorie. Dopo 8 minuti Spriano apre la strada con un colpo di testa su corner, poi l’ex Pavia Maione con uno slalom speciale chiude la contesa a 12 minuti dal fischio d’inizio: la Valenzana Mado certifica un campionato spaziale vincendo contro la Giovanile Centallo e vola in Serie D. Una vittoria finale costruita già prima della sosta con la settima vittoria per 1-0 del campionato sul campo della rivale numero 1 Pinerolo, ieri il tripudio.

 

Invincibili e fattore 14

 

Onore agli avversari, che sono riusciti a tenere testa a una squadra che ha vinto 17 partite, pareggiate 11 e persa solo una alla prima giornata contro il Cuneo Olmo all’ultimo secondo, altrimenti sarebbe stato record totale. 28 risultati utili consecutivi con 43 gol fatti (quinto attacco del campionato, dietro al Pro Villafranca ottavo) ma miglior difesa con 20 gol subiti (10 in meno del Pinerolo secondo). 14 marcatori in tutto il campionato e 14 è il bottino massimo raggiunto da un giocatore rossoblù in merito di gol fatti. Giuliano Regolanti, il 10 di casa, diventa miglior marcatore staccando di netto il suo compagno Massaro fermo a quota 5. Un dato quasi incredibile, ma terribilmente efficace. Reti inviolate di Antonio Rosti? Ovviamente 14, destino. Una squadra da record guidata da Luca Pellegrini, uno che la Valenzana Mado ce l’ha nel cuore e dopo 4 anni dal suo ritorno riporta in D gli orafi dopo l’esperienza al Derthona. Non ci era riuscito nel triennio 2014-17 anzi, aveva chiuso con una retrocessione in Promozione, e 11 anni dopo ecco il riscatto più bello. Vale per il tecnico, per la società, ma soprattutto per la bandiera di questa squadra, ovvero Luca Palazzo, centrocampista classe 1987 che ieri, nella giornata di festa, ha raggiunto le 230 presenze con i campioni del girone B. Anche lui partito dal 2010 con la Valenzana Old poi il percorso con gli orafi fino al 2018, dove è passato al Derthona insieme a Pellegrini ed è tornato, così come il suo allenatore, per fare la storia di questa squadra.

 

Back to the 2000’s

 

Gli anni d’oro della Valenzana Mado coincidono con l’avvento del nuovo millennio. Nel 2000-01 gli orafi vincono il girone A della Serie D e rimangono in C per 11 anni, fino al 2012, quando retrocede in Serie D ma non rinnova l’iscrizione al quarto campionato italiano, e riparte dall’Eccellenza e dai Dilettanti. Nel 2017 il punto più basso con il ritorno in Promozione poi il ritorno nel 2023 con la vittoria del girone D e 2 anni dopo l’apoteosi vista ieri al fischio finale della sfida con la Giovanile Centallo.

 

Ivan Oioli

Vis Nova Giussano, un gol allo scadere per tornare in Eccellenza: obiettivo raggiunto

Un gol al 91′ per la gloria: la Vis Nova Giussano è tornata ufficialmente in Eccellenza grazie alla vittoria, in casa, sul Lissone.

All’ultimo respiro

Novanta minuti di tensione in cui l’obiettivo stava per fumare, poi, al 91′, la rete di Alberto Redaelli h aperto le porte del paradiso per i giussanesi. La Vis Nova Giussano ha superato al fotofinish il Seregno, che sul campo del Cavenago stava dilagando sull’1-5 già all’72’. I ragazzi di mister Raspelli partivano con un punto di vantaggio sui seregnesi, che solo un mese fa avevano riaperto il campionato battendo la Vis Nova nello scontro diretto. I neroverdi hanno conquistato di nuovo l’Eccellenza dopo un campionato vissuto sempre al primo posto, ma con il Seregno protagonista di un’importante rimonta nell’ultimo mese e mezzo. Una rimonta che si è conclusa, però, intorno alle 17:20 di ieri pomeriggio con la rete di Redaelli che ha spento i sogni del Seregno e infiammato quelli del Vis Nova Giussano. Un gol che ha fatto partire la festa allo “Stadio Stefano Borgonovo”, che da settembre rivedrà la propria squadra in Eccellenza.

I numeri della stagione

Settantacinque punti, ventitré vittorie, sei pareggi e cinque sconfitte, tre delle quali nel girone di ritorno. Un calo nel mese di marzo, che non ha però impedito ai ragazzi di Raspelli di raggiungere l’obiettivo iniziale. I giussanesi, inoltre, hanno lottato anche in Coppa Italia Promozione uscendo solo in semifinale contro il Pianico. La società brianzola torna in Eccellenza e lo fa con una rosa giovanissima (età media di 21.8): la più giovane del girone. La Vis Nova Giussano chiude il campionato con il quinto miglior attacco (54) e la miglior difesa (20 reti subite). 

Asia Di Palma

Serie B Femminile, il Bologna perde e il Genoa lo riaggancia al terzo posto: i risultati del 27° turno

Nella 27° giornata di Serie B Femminile, continua il duello in vetta tra Parma e Ternana, che vincono le rispettive gare e si portano a 70 e 72 punti. Le due formazioni, già promosse in Serie A, hanno ancora l’obiettivo di vincere il campionato e a tre giornate dalla fine è tutto ancora aperto. Prosegue colpo su colpo anche la sfida per il terzo posto, che garantirebbe l’accesso in Serie A. Il Bologna ha perso con la Ternana e ne ha approfittato il Genoa che, battendo la San Marino Academy, ha riagganciato le emiliane a 57 punti.

In ottica salvezza fondamentale la vittoria dell’Hellas Verona Women che si è portata a +5 dalla zona retrocessione in cui rimangono ancora Pavia Academy e San Marino Academy, oltre alla Vis Mediterranea già retrocessa.

 

I RISULTATI DELLA 27° GIORNATA

Arezzo-Parma 0-2 (Lonati, Ferrario)

Bologna-Ternana 2-3 (Sondergaard, Battelani/autogol, 2 Pirone)

Brescia-Lumezzane 2-0 (Sobal, Magri)

Hellas Verona-Res Women 3-1 (Bernardi, Dallagiacoma, Casellato/Boldrini)

Orobica-Freedom 1-1 (Mariani/Cuciniello)

Pavia-Cesena 0-2 (2 Tironi)

San Marino Academy-Genoa 0-2 (Di Criscio, Acuti)

Vis Mediterranea-H&D Chievo Women 0-2 (Landa, autogol)

Asia Di Pama

Caronnese 3-3 Ispra | Harakiri rossoblù e il primo posto diventa un miraggio: le pagelle

La Caronnese rovina il suo campionato a soli 90 minuti dal termine con un pareggio che complica maledettamente il cammino al primo posto.

Caronnese

Vergani
Raramente chiamato in causa.
Voto: 6

Battistella
Spinge tantissimo e si fa vedere con diverse sovrapposizioni
Voto: 6,5

Napoli
Molto attento
Voto: 6,5

Zibert
Decisamente sottotono
Voto: 6-

Galletti
Attento e poche sbavature
Voto: 6,5

Sorrentino
Presente e propositivo
Voto: 6,5

Malvestio
Parte fortissimo, ma con il passare del tempo diminuisce la sua spinta
Voto: 6,5

Cannizzaro
Al di sotto delle aspettative: evanescente
Voto: 6-

Colombo
Partita complessa in cui non riesce a far male agli avversari
Voto: 5,5

Corno
Eroico
Voto: 7

Doumbia
Pasticcia con la palla tra i piedi, partita in cui non brilla.
Voto: 6

Romeo
Viene cercato e trovato poco, quando ha la grande occasione finisce per divorarsela.
Voto: 6-

Paltrinieri
Voto: SV

Omoregbe
Tanta spinta in poco tempo sul campo.
Voto: 6

Ispra

Oniscodi
Impreziosisce la sua prestazione con un miracolo di primo livello
Voto: 7

Dardha
Freccia blu con vizio del gol
Voto: 7

Gomez Gonzales
Giallo pesante e prestazione al di sotto delle aspettative.
Voto: 5,5

Parini
Preciso e puntuale come un orologio svizzero
Voto: 6

Pescara
Dove non arriva con l’intensità, ci arriva con l’esperienza.
Voto: 6,5

Candura
Match di grande sacrificio
Voto: 6

Oldrini
Corsa a non finire ed anche qualità per condire una prestazione di alto livello
Voto: 7-

Todaj
Una dynamo che non si ferma mai
Voto: 6,5

Zani
Prestazione evanescente
Voto: 6-

Grieco
Gioca spesso di prima e sempre a testa alta per valutare le migliori opzioni sul campo da gioco.
Voto: 6,5

Giuliani
Prova senza alti né bassi
Voto: 6-

Brovelli
Poco spazio per incidere
Voto: 6

Margiotta
Illumina con le sue giocate
Voto: 6,5

De Bernardi
Voto: SV

Il Fanfulla è in Eccellenza: ufficiale la retrocessione per la squadra della famiglia Tufo

Il Fanfulla scrive una delle pagine più tristi della sua storia recente. Il pareggio contro il Sangiuliano City porta alla retrocessione in Eccellenza.

Stagione da dimenticare

Tanti i problemi sin dall’inizio campionato o meglio del pre-campionato, con una squadra costruita prima e smantellata ancora prima del fischio d’inizio dell’incontro di Coppa Italia. Una stagione da due mister, tanti bassi e pochi alti. La partita odierna contro il Sangiuliano City ha decretato la retrocessione finale dopo un pareggio per 1-1 che ha portato a non pochi malumori tra il pubblico locale presente alla Dossenina. Adesso inizia un futuro tutto da scrivere, con la retrocessione in Eccellenza che fa sicuramente male ad una città come Lodi.

La retrocessione senza play-out

Ricordiamo che la retrocessione è ufficiale poiché impossibile per il Guerriero colmare la forbice (di massimo sette punti) con Crema e Castellanzese, attualmente quint’ultima e sest’ultima. Al momento l’unico play-out ancora in ballo riguarda il Magenta anche in questo caso, però, è tutt’altro che semplice.

Nicola Badursi