La corsa alla salvezza continua nel girone B di Eccellenza: 270 minuti per definire chi giocherà i playout

Le partite al termine della stagione 2024-2025 sono sempre meno e ogni sfida adesso potrebbe risultare determinante per raggiungere l’obiettivo salvezza ed evitare una retrocessione che potrebbe far risultare questa stagione come da dimenticare.

Lo sanno bene le squadre che sono ancora in lotta per un posto in Eccellenza e che in questi ultimi 270 minuti si giocano le sorti di un’intera stagione.

Sono ben 6 le squadre che rischiano di giocarsi il tutto per tutto nei playout e che sono separate di pochi punti; le tre squadre più a rischio sono FC Milanese, Olginatese e Colognese; mentre le tre “meno preoccupate” sono Fucina, Tritium e Altabrianza.

ATTENZIONE ALLA FORBICE DI PUNTI

Infatti, secondo le regole del campionato di Eccellenza le squadre che si posizionano tra il tredicesimo e il sedicesimo posto giocheranno i playout in un
doppio confronto. Se tra le squadre che dovranno affrontarsi ci saranno più di 6 punti di distacco, la squadra peggio posizionata retrocederà direttamente in Promozione.

Questo discorso lo sanno bene in particolare FC Milanese e Olginatese che al momento si trovano appaiate al sedicesimo posto (anche se l’Olginatese ha una migliore differenza reti) a quota 31 punti, ma soprattutto a meno otto dalla Fucina sedicesima (questo comporta maggiori rischi per le due squadre sopracitate). Al momento le squadre subito fuori dalla zona playout sono Tritium (40 punti) e AltaBrianza (41). In piena zona playout ci sono invece FC Milanese, Olginatese, Colognese e Fucina che cercheranno in tutti i modi di trovare punti pesantissimi in questi ultimi 270 minuti di stagione per cercare il miracolo ed evitare di doversi giocare tutto ai playout.

LA ZONA PLAYOUT

L’FC Milanese dovrà sfidare, nelle ultime tre giornate, Altabrianza, Calcio Arcore e Ponte San Pietro. La prima è in cerca di una vittoria che allontanerebbe il pericolo nel finale di stagione; la Casati Calcio Arcore è ultima e già retrocessa e quindi con nulla da perdere, mentre il Ponte San Pietro è in cerca di punti per sperare ancora di agganciare il quinto posto che significherebbe playoff.

Anche l’Olginatese ha tre partite complicate, dovendo affrontare consecutivamente due squadre che sono alla ricerca di punti per avvicinarsi al treno delle prime cinque (Arcellasco Città di Erba e Academy Calvairate), mentre all’ultima giornata dovrà affrontare anche lei l’Altabrianza che vorrà fare punti per evitare le zone roventi di classifica.

Infine, c’è la Colognese, anche lei immischiata nella zona playout, che dovrà affrontare partite tutt’altro che semplici. Nella prossima giornata sfiderà la
mina vagante Casati Calcio Arcore (partita che può diventare spinosa), poi dovrà affrontare due squadre che non vorranno regalare punti a nessuno,
ovvero Ponte San Pietro e Codogno, entrambe ancora in piena corsa playoff e che vorranno assicurarsi un posto per provare a salire di categoria.

Discorso invece leggermente diverso per la Fucina, squadra che al momento si trova al tredicesimo posto e quindi immischiata nello scontro playout, però
trovandosi a più otto sulla sedicesima al momento può stare abbastanza tranquilla. Non dovrà però assolutamente abbassare la guardia nelle ultime
tre giornate contro Mapello, Leon e Tritium per non rischiare di rovinare l’intera stagione, soprattutto perché saranno tre sfide difficilissime. Il Mapello
che vuole certificare la vittoria del campionato, la Leon che vuole staccare il biglietto playoff e la Tritium che non vorrà regalare punti nello scontro diretto
con la squadra di bomber Picci e compagni.

Il finale di stagione si prospetta interessante e pieno di colpi di scena per le squadre che vorranno lottare fino alla fine per evitare la retrocessione e
segnare negli annali la stagione 2024-2025 come un rimpianto.

Stefano Lombardo

Eccellenza, 30° giornata alle porte poi la sosta e gli ultimi 180 minuti: il programma gare

L’Eccellenza si prepara a vivere la terzultima giornata della regular season: domenica le squadre scenderanno in campo per poi vivere tre settimane di sosta.  Nel girone A la lotta per il passaggio diretto in Serie D sembra essere a tre tra Caronnese, Pavia e Solbiatese, mentre nel girone B il Mapello ha cinque punti di vantaggio sulla Leon e quattro sulla Cisanese. Nel girone C lo Scanzorosciate è in testa con 68 punti, sei in più della Rovato Vertovese, che ha due match da recuperare ma è già in Serie D.

 

IL PROGRAMMA DELLA 30° GIORNATA (32° PARTITA)

DOMENICA 06.04.2025

ORE 15:30

GIRONE A

BASE 96 SEVESO-VERGIATESE

CINISELLO-ROBBIO LIBERTAS

ISPRA-PAVIA

LEGNANO-RHODENSE

LENTATESE-SOLBIATESE

MARIANO-ARDOR LAZZATE

SEDRIANO-CARONNESE

SESTESE-CASTEGGIO

MEDA-SARONNO  07.04.2025 * ORE 20:30

GIRONE B

CASATI ARCORE-COLOGNESE

ACADEMY CALVAIRATE-TRIBIANO

ALTABRIANZA-FC MILANESE

ARCELLASCO-OLGINATESE  *ORE 16:45

FUCINA-MAPELLO

LEMINE ALMENNO-LUCIANO MANARA

PONTE SAN PIETRO-TREVIGLIESE

CODOGNO-CISANESE

TRITIUM-LEON

 

GIRONE C

BSV GARDA-ROVATO VERTOVESE

ATLETICO CASTEGNATO-CARPENEDOLO

CASTELLANA-CASTIGLIONE

CAZZAGOBORNATO-ORCEANA

JUVENES PRADALUNGHESE-SPORT CASAZZA

OFFANENGHESE-DARFO BOARIO

SORESINESE-CELLATICA

SCANZOROSCIATE-SONCINESE

VALCALEPIO-CITTà DI ALBINO

 

Asia Di Palma

Legnano – Benedetto querela Cairo e specifica: “Senza di me, i Lilla erano in seconda categoria”

Il Legnano continua la sua stagione di rimonta in Eccellenza, allo stesso tempo torna a parlare dei Lilla l’ex presidente Benedetto: tutti i dettagli.

Chi non muore si rivede

Accuse pesanti quelle di Enea Benedetto nei confronti di Urbano Cairo e della Gazzetta dello Sport (che quest’oggi festeggia il suo compleanno). L’ex patron della società Lilla ha querelato l’attuale presidente del Torino, il motivo? Un articolo riguardante la rinascita del club della cittadina lombarda. Benedetto ha emanato anche un lungo comunicato in cui spiega che senza di lui la squadra di Gigi Riva sarebbe ripartita dalla seconda categoria. Affermazioni decisamente pesanti. Una situazione difficile da commentare e di conseguenza riportiamo il comunicato nei confronti di RCS e Gazzetta.

Il comunicato di Benedetto

“In riferimento all’articolo pubblicato sul giornale Gazzetta dello Sport edizione nazionale del 19/03/25 e riportato sul sito il 19 marzo 2025, intitolato “La battaglia di Legnano: il club di Gigi Riva ora riparte”, il Sig. Enea Benedetto comunica quanto segue: A seguito della mancata rettifica delle informazioni inesatte e gravemente diffamatorie pubblicate, il Sig. Enea Benedetto ha conferito mandato all’Avv. Giuseppe Pipitone per avviare le opportune azioni legali. La denuncia per diffamazione a mezzo stampa sarà presentata nei confronti dei responsabili, come previsto dall’art. 595 del codice penale, al fine di tutelare la reputazione e l’onorabilità del Sig. Benedetto. Il Sig. Benedetto ribadisce che le inadempienze salariali dell’AC Legnano, menzionate nell’articolo, risalgono alla precedente gestione del Sig. Montanari e non alla sua amministrazione. Rispetto alla situazione sportiva dell’US Alessandria e la messa in liquidazione giudiziale della stessa, si ritiene opportuno ribadire che durante la gestione “Enea Benedetto – Alain Pedretti” dell’Alessandria Calcio, è stato ristrutturato il debito come certificato dal Curatore Fallimentare e a livello sportivo gli imprenditori italo-francesi avevanolasciato la squadra fuori dalla zona salvezza, come può testimoniare Mister Banchini. Chi ha preso il timone dopo di noi ha scelto una strada diversa, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Per quanto riguarda l’aspetto sportivo dell’AC Legnano corre l’obbligo di ricordare, che allorquando è stato rilevato dall’imprenditore Benedetto, la squadra era all’ultima in classifica ed è stata portata a giocarsi il playout salvezza, ottenendo ben otto risultati utili consecutivi grazie all’impegno e al lavoro di squadra. Se oggi il Legnano è iscritto nella massima categoria regionale della Lombardia e può onorare la storia di grandi campioni come Gigi Riva, Paolino Pulici, Novellino e Fontolan, è grazie all’intervento e all’impegno di Enea Benedetto. Senza il suo contributo, il club oggi farebbe la Seconda Categoria. Per ulteriori informazioni circa gli aspetti giuridici del procedimento, si prega di contattare Avv. Giuseppe Pipitone”.

Nicola Badursi

Tounkara interviene dopo la squalifica: “Non si tratta né di scommesse né di combine, ma non posso entrare nello specifico”

Il calciatore, ex Lazio e Cittadella, Mamadou Tounkara, è intervenuto in prima persona dopo la squalifica di 10 mesi che gli è stata comminata dal Tribunale Federale.

La vicenda

Lunedì scorso il Guidonia Montecelio, club del girone G, ha annunciato la risoluzione consensuale del contratto di Mamadou Tounkara, in seguito alla squalifica di dieci mesi comminata al giocatore dal Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, per motivi dissociati al club. L’attaccante ha voluto fare chiarezza sulla situazione che lo vede coinvolto spegnendo anche alcune presunte voci sulla motivazione della squalifica attraverso il suo profilo Instagram.

Le parole del calciatore

“Alla luce delle inesattezze apparse in queste ore su diversi organi di stampa, ritengo necessario intervenire ufficialmente per chiarire e puntualizzare il motivo della squalifica che la scorsa settimana mi è stata comminata dal Tribunale Federale Nazionale della F.I.G.C. Come erroneamente riportato da alcune testate web, non si tratta né di scommesse né di combine né di condotte a ciò collegate. Essendoci un procedimento in corso non posso entrare nello specifico ma mi riservo di intraprendere tutte le azioni a tutela della mia posizione, certo di aver sempre agito nel rispetto delle norme federali e dei principi sportivi.”

Asia Di Palma

Giuliano Melosi torna in panchina: guiderà la Primavera del Novara

Giuliano Melosi è pronto per tornare a mettersi in mostra e dire la sua sulla panchina in questo finale di stagione. Tutti i dettagli sul nuovo club del tecnico.

Melosi torna in panchina

Il tecnico che ha guidato molte delle realtà dilettantistiche più importanti del nostro calcio (quello lombardo) è pronto per tornare alla guida di un nuovo team. A partire da questa settimana si occuperà delle prestazioni del Novara Primavera. La società piemontese ha deciso di affidarli la panchina della massima giovanile e promuovere Giuseppe Mascara alla guida del primo team. Non dimentichiamo che l’ultima esperienza del coach fu con la Sestese ed è terminata a Febbraio 2024.

Tanta D ed Eccellenza

Come detto in apertura non possiamo dimenticare tutte le piazze importanti guidate da Melosi. L’ultima in Serie D è stata la Folgore Caratese nell’annata 22/23 dove ha collezionato 36 incontri con una media punti attorno all’1,20 per partita. Da segnalare anche le sue esperienze con Pro Sesto, Pavia, Varese, Ponte San Pietro e molte altre.

Nicola Badursi

Sangiuliano City 0-1 Casatese Merate | Mendola stende i gialloverdi e si prende un posto play-off: il tabellino

Il Sangiuliano City e la Casatese Merate si sono date battaglia nel corso dell’ultima sfida di campionato. Ecco il racconto del match ed il tabellino finale.

La Casatese è al terzo posto

Una rete di Mendola nel corso del primo quarto d’ora dell’incontro è sufficiente per regalare tre punti che portano la società al terzo posto in classifica. Un risultato di spessore difficilmente decifrabile con il team che adesso non ha più intenzione di smettere di sognare e continua a volare sulle ali dell’entusiasmo, come testimonia il terzo posto a sole cinque lunghezze dalla vetta. Dall’altra parte un Sangiuliano City che cade ancora e adesso si complica in maniera davvero impressionante la possibilità di salvarsi direttamente. L’obiettivo minimo dista due lunghezze ed è occupato dal Vigasio, ci si prepara ad un finale di stagione thrilling. Passiamo al tabellino.

Il tabellino

MARCATORI: 13′ pt N. Mendola (C)

SANGIULIANO CITY: G. Libertazzi, A. Pertosa, L. Lupano, L. Palesi, F. Varoli, G. Sartori, M. Rettore, G. Ciuffo, N. Barzago, M. Cazzaniga, L. Catania
A disposizione: T. Chiesa, G. Mazzola, A. Centis, N. Saggionetto, S. Vianni, A. Tremolada, F. Malanchini, C. Bonanni, B. Balla
All: Parravicini Francesco

CASATESE MERATE: R. Taliento, J. Tirapelle, R. Geddo, G. Carannante, F. Ferrante, L. Corno, G. Losa, N. Mendola, E. Gningue, M. Isella, C. Ghibellini
A disposizione: K. Amari, L. Biffi, T. Grillo, T. Goffi, P. Zatta, M. Seria, A. Diana, A. Doria, P. Astuti
All: Commisso Giuseppe

Nicola Badursi

Rovato Vertovese, il vice presidente Mauro Guerini: “Un onore sfidare il Barletta. Nessuno della Federazione ci ha contattato”

Il vice presidente della Rovato Vertovese, Mauro Guerini, ha raccontato a “A Tu X Tu” l’incredibile stagione che sta vivendo la Prima Squadra che il 26 marzo ha raggiunto la Serie D. 

Com’è nata l’unione tra Rovato e Vertovese?

“Conoscevo il direttore sportivo del Rovato della passata stagione. I problemi del calcio dilettantistico li conosciamo tutti: oltre alle spese, le strutture sono la base. Noi, purtroppo, a Vertova non abbiamo una base solida su cui crescere. Un po’ prima dell’estate scorsa abbiamo provato a mettere in piedi un progetto e abbiamo trovato unità d’intenti. Gli obiettivi sono occuparsi del sociale e avere le giovanili che hanno possibilità di crescere e divertirsi. Poi bisogna dare uno sbocco a chi ha voglia di mettersi in gioco e quindi, avendo Rovato una struttura adatta alla categoria, ci abbiamo provato. La Vertovese esiste comunque e ha le sue giovanili. Rovato ha quasi 250 tesserati. Ora siamo più di 350″.

Come vi approccerete alla Serie D?

“La Serie D è un’altra cosa, siamo coscienti di quello che dobbiamo fare. Fortunatamente è accaduto il 26 di marzo e c’è tempo per programmare una stagione in cui dovremo fondamentalmente salvarci. Non voglio fare proclami. Abbiamo una certa conoscenza della categoria grazie al direttore sportivo, ma nessuno a parte lui lo ha mai fatto. Il 27 abbiamo fatto un primo incontro per vedere dove stiamo andando”.

Come ha vissuto la giornata di mercoledì con la vostra semifinale e poi l’altra tra Giulianova e Barletta?

“La nostra partita è stata un’altalena di emozioni. All’inizio noi eravamo davanti, dopo mezz’ora lo erano gli altri, poi abbiamo recuperato e siamo andati ai rigori. La sera eravamo collegati per vedere Giulianova-Barletta ed eravamo noi i primi tifosi dei pugliesi. Per noi è un onore incontrare il Barletta: una società, che ha una grande storia. Voglio fare, a nome della società, i complimenti a loro perché hanno stravinto il loro campionato”.

Proverete a convincere mister Bolis a rimanere?

“Io mi incatenerò fuori da casa Bolis (ride n.d.r). Ora però siamo concentrati sul finale di stagione. Marco è arrivato alla Vertovese a novembre 2022 quando avevamo un piede in Promozione. Lui e il suo staff hanno fatto un grandissimo lavoro, ci siamo salvati, poi fatti playoff e quest’anno quello che avete visto”.

Francesco Guarino è il presidente, lei il vice. Come mai questa decisione?

“La parte bresciana diciamo ad oggi è la Presidenza più per un discorso di dialogo con le istituzioni, trovavamo più corretto fosse così. Poi ideologicamente in due anni la presidenza dovrebbe cambiare, ma non è lì che fondiamo la base. L’importante è il dialogo, le persone e quello che verrà”.

Qual è la vostra posizione in merito allo spostamento di luogo e data della finale di Coppa Italia Dilettanti?

“Sono io che ho voluto far uscire questo comunicato. A me dispiace aver alzato magari un polverone con i tifosi del Barletta, ma il nostro discorso parte dal presupposto si paventava di un accordo tra Rovato-Vertovese e Federazione di andare a Teramo sotto compenso economico. Ma non è così. A noi non ci ha contattato nessuno. Venerdì mi sono confrontato con Valentina Battistini (Presidente CRL n.d.r) per la sede. La finale era prevista a Firenze. Non era equo nemmeno così perché per noi erano 300 km, mentre per loro 600km. Ci hanno spostato la data di un mese e mezzo, ma che fretta c’era di dire Teramo? Dal 26 sera al 28 è passato poco tempo e sono riusciti a decidere subito la città? Ci sono stadi in città come Ancona, Foligno, Recanati. Ma io spero che i barlettani arrivino con tantissimi tifosi. Per me è un onore giocare contro di loro. Noi vorremmo prendere 350 ragazzini e fargli vedere dove possono arrivare. Ma fare 600 km è molto più difficile, non posso farlo perché dovrei partire il giorno prima”.

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Asia Di Palma

Il Club Milano raccontato dal suo presidente: “Sto vivendo un sogno. Sarebbe bello sfidare l’Alcione nei professionisti”

Il presidente del Club Milano, Guido Marrone, è intervenuto ai microfoni di “D-Time” per parlare della sua società, dei traguardi raggiunti e di quello che verrà. Il numero uno biancorosso ha raccontato come essere alla guida del Club Milano sia per lui un sogno da condividere con i suoi amici più cari.

Il punto sulla stagione attuale e il cambio in panchina

“Una stagione entusiasmante come sono state tutte quelle in precedenza. Siamo una società giovane, ma abbiamo fatto un percorso straordinario. Anche quest’anno, incrociando le dita, dovremmo raggiungere l’obiettivo. Siamo vicini, ma non è ancora matematico”. Il presidente del Club Milano ha raccontato anche il momento della svolta in panchina con l’esonero di Manuel Scalise e il ritorno di Giuseppe Scavo lo scorso 3 dicembre: “Quando le cose non funzionano a pagare è l’allenatore e purtroppo ha pagato Scalise. Probabilmente non era scattata l’alchimia con la squadra. Ora questo percorso con Scavo sta dando risultati molto positivi e siamo contenti”.

I progetti e sogni

“Abbiamo progetti interessanti e la gestione della società è fatta da un team che lavora in armonia e nel rispetto dei ruoli. Sarà incrementato poi da altre persone che entreranno e daranno un contributo al progetto calcistico. Ci piacerebbe diventare una realtà a Milano e abbiamo come esempio l’Alcione di cui ho una grandissima stima e invidia con affetto. Sarebbe bello presentarci con loro a vivere il calcio dei professionisti”.

Le difficoltà del girone

“Questa stagione è già migliore della precedente. Abbiamo un girone durissimo, di una difficoltà estrema con squadre molto competitive in qualsiasi zona della classifica. Credo che rispetto ad altre situazioni le incertezze che abbiamo in alta e bassa classifica stanno a dimostrare la difficoltà e ciò nonostante siamo al dodicesimo posto su venti squadre. Possiamo ritenerci soddisfatti”.

Il rapporto di affiliazione con il Milan

Il Club Milano è anche Centro Tecnico Milan, ma il momento che sta vivendo la Prima Squadra rossonera sta influenzando anche le dinamiche con le società affiliate: “Un tasto dolente perché la situazione della Prima Squadra è un po’ a cascata sui settori tecnici affiliati. Ogni tanto chiediamo di avere dei confronti più frequenti. Speriamo ci siano delle evoluzioni importanti tali per cui anche le società satellite abbiano un rapporto diverso, più continuo e importante per il settore giovanile e gli sviluppi che può avere. Speriamo ci sia una svolta importante perché noi crediamo nel settore giovanile. Da anni cerchiamo di dare qualità nei bimbi e nell’agonistica. Si fa fatica se poi chi deve guidarti ha delle assenze.”

Cos’era successo con la Folgore lo scorso primo dicembre?

Il presidente del Club Milano ha sottolineato quanto l’educazione sia fondamentale nella sua società: “Ho troppo rispetto per tutte le società che vengono a trovarci. Mi vanto, dall’alto dei miei ultra 60 anni, di spiegare l’educazione ai miei ragazzi. Faccio anzi pubblicamente i complimenti ad esempio alla Varesina che, quando ha giocato da noi con la Juniores Nazionale, ha dimostrato grande educazione lasciando uno spogliatoio pulitissimo e in ordine”. Marrone ha poi continuato riguardo la gara con la Folgore: “Ci sono state scaramucce sul campo ed extra campo. Ognuno deve essere d’esempio e rispondere del proprio comportamento. Io spero di essere un esempio di educazione. Ho sentito l’intervista di un presidente che nei 90 minuti va in trance e ognuno la vive a modo suo. Io nella partita sono estremamente teso perché il risultato è fondamentale, ma nella mia indole non c’è quello di scatenarmi contro giocatori avversari o terna arbitrale. Non mi permetto di giudicare nessuno perché ognuno segue il suo istinto”.

Vivere un sogno

“Ho coronato un sogno. All’inizio di questa avventura con i miei amici Andrea e Stefano non avrei mai immaginato di vivere questi anni favolosi. Continuiamo questo percorso un passo alla volta. Pensiamo alla salvezza che non è ancora matematica e poi svilupperemo un altro percorso dove amplieremo il gruppo di amici. Qui non c’è interferenza dei ruoli, ognuno con le sue competenze dà una mano. Sono orgoglioso e mai avrei immaginato di essere in questa situazione. Sto vivendo un sogno”.

Il ricordo più emozionante

“Nella vittoria dei playoff contro il Caravaggio ho vissuto emozioni indescrivibili. Poi io quando vado in sofferenza mi allontano dalla tribuna e vado vicino al campo, a distanza regolamentare, e lì ho provato una grande emozione condivisa con i miei amici. Una commozione indescrivibile: abbiamo pianto tutti e quattro. Questo deve essere il bello del calcio: viverlo con serenità e la gioia dei risultati”.

 

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Asia Di Palma

Crema – Il direttore Della Frera: “La nuova società sta già operando”

In diretta ed in ESCLUSIVA il direttore sportivo del Crema, Marco Della Frera è intervenuto ai microfoni di D-Time per fare il punto sull’ottima stagione del Crema.

Lei ha avuto un ruolo importante sia nel Crema maschile che femminile, quale le da più soddisfazioni?

Dal punto di vista umano indubbiamente il femminile, perché si tratta ancora di un calcio romantico, un calcio di altri tempi. Parliamo di persone che si fanno una giornata a lavoro, due ore di allenamento oltre che un’oretta di strada per arrivare al campo ed il giorno dopo ricominciano da capo. L’impegno con i ragazzi è diverso e mi sta segnando oltre che essere una grande sfida. A dicembre la situazione non era bellissima, ma non ci siamo fatti cogliere dalla fretta ed il lavoro del coach ha finalmente iniziato a dare i suoi frutti. Non dimentichiamo anche qualche operazione di mercato fondamentale. Il girone di ritorno è la dimostrazione che il lavoro e la dedizione può fare la differenza, a tutto questo va aggiunto un gruppo incredibile che non ho mai visto a Crema”.

Il punto sulla nuova proprietà

“Ad oggi ci sono ancora dei movimenti in atto e non abbiamo ancora definito il tutto, credo nel breve ci siano tutte le ufficializzazioni del caso. Specifico che c’è tutto, ma bisogna andare in ordine e fare le cose per bene. Quando la situazione sarà definitiva e completa ci saranno tutte le giuste comunicazioni. La nuova società comunque sta già operando e lavorando per mettere tutto apposto“.

Come ha gestito il rapporto tra la società e il gruppo squadra nei mesi più complessi?

“Semplicemente abbiamo detto al gruppo squadra di andare avanti e che tutto sarebbe andato per il meglio. Abbiamo avuto la fortuna di fare delle prestazioni di spessore e i ragazzi sono entrati subito in fiducia ed hanno messo a referto un super bottino. Il rendimento della squadra ha dato una mano anche a tranquillizzare l’ambiente”.

Nicola Badursi

Casatese Merate, le parole di Commisso: “Inaccettabile giocare tre partite in sette giorni”

In diretta ed in ESCLUSIVA per Be.Pi TV sono arrivate le dichiarazioni del mister della Casatese Merate, Giuseppe Commisso. Ecco le sue parole nel dettaglio.

Questa Casatese sta volando?

“Penso sia giusto che la mia squadra faccia parlare di se. Abbiamo sempre lavorato sotto traccia e siamo andati avanti per la nostra strada. Il risultato di ieri amplifica il tutto, ma va sottolineato tutto il percorso messo a referto da questo team”.

Il pensiero sul calendario

“Devo essere sincero ed è assurdo, quasi inaccettabile trovarsi a fare una pausa di 21 giorni ed allo stesso tempo alla ripresa tre incontri decisivi nell’arco di una settimana contro 3 team di assoluto spessore come Pro Palazzolo, Chievo Verona e Sangiuliano City. Io rappresento la mia società e devo farlo sentire, perché mi ritrovo a giocarmi un campionato nel giro di una settimana. La possibilità di trovare una soluzione più semplice e logica c’era e non capisco perché non si sia sfruttata. Questo rischia di non rispettare il corretto proseguimento del campionato”.

La particolarità della vostra squadra può essere la fame dei vostri giocatori?

Io lavoro con il direttore Rho da sette anni e per forza di cose abbiamo sempre seguito questa linea di pensiero. Io nel NibbionOggiono dell’ultimo anno avevo un calciatore come Antonini che era uno sconosciuto ed ora fa il protagonista in B. Sono dell’idea che i talenti ci sono e si trovano sempre, qualsiasi sia la categoria. L’obiettivo del mister è metterli in condizione di rendere e dare il massimo, visto che si può sbocciare anche da non giovanissimi”.

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Nicola Badursi