Lentatese, ecco il mister per l’Eccellenza: arriva Simone Fossati

La Lentatese continua a lavorare e preparare la futura stagione in Eccellenza. Ecco tutti i dettagli sul nuovo tecnico del team di Lentate sul Seveso: Simone Fossati.

La scelta è chiara

Dopo due anni alla guida del Lissone in Promozione con (tra l’altro) eccellenti risultati, è arrivato il momento per Simone Fossati di alzare l’asticella e mettersi in mostra nella categoria più difficile a livello regionale. Infatti a partire dalla prossima stagione ci sarà lui sulla panchina della Lentatese. Una scelta che cerca di far capire a tutti il progetto del club, cioè affidarsi ad un coach giovane e ad un gruppo squadra altrettanto fanciullo, ma di talento per poter puntare alla permanenza nella categoria.

La carriera di Fossati

La carriera di Fossati da calciatore si lega principalmente ad una squadra: la Vis Nova Giussano. Con il team completa ben sette stagioni vestendo anche la fascia da capitano più e più volte. Da allenatore (come annunciato in precedenza) si tratta di un percorso appena avviato, ma con il piede giusto. Visto che nel corso di questa stagione è arrivato un convincente settimo posto alla guida del Lissone.

Nicola Badursi

Pro Palazzolo, Didu: “Venire qui scelta giusta. Vogliamo chiudere bene domenica. Vi dico l’unico rammarico…”

Il mister della Pro Palazzolo è intervenuto a “D-Time” per parlare della stagione della sua squadra, all’esordio in D, dopo la fusione estiva tra Franciacorta e Palazzolo. La squadra biancoblu non è più in lotta per vincere il girone, ma ha vissuto una stagione ad altissimo livello centrando i playoff e migliorando la mentalità del team. Didu ha sottolineato l’importanza di avere alle spalle una società solida ed empatica come quella della Pro Palazzolo con a capo il Presidente Forlani.

Che campionato è stato?

“È stato un campionato molto intenso e difficile. A inizio anno cercavo, dopo un’annata straordinaria (a Vado n.d.r), l’ambizione di cambiare girone e misurarmi in un altro ambiente. È venuta fuori questa opportunità con un progetto molto ambizioso. Questa estate la partenza nuova poteva non far credere a quello che società e presidente volevano dare a questa squadra. Ho accettato subito ed è stata una scelta azzeccata per i rapporti avuti con tutti. Il campionato è difficile, ma sono contento: misurarsi in un livello così alto non è scontato pur avendo giocatori forti. I ragazzi sapevano che le ambizioni erano alte e non ci siamo fatti intimorire. Grazie ad una società molto solida i risultati sono arrivati. Vogliamo chiudere bene, domenica è una partita importante.”

Cosa ha inciso nella scelta di andare alla Pro?

“Io credo nell’empatia e le scelte vanno fatte oltre il lato economico e logistico. Mi ha colpito la passione e la determinazione di Presidente e direttori per quello che volevano creare. Avere alle spalle persone così è molto importante in questa categoria perché ti fa lavorare bene e con tranquillità.”

C’è qualche rammarico?

“Non ho grandi rammarichi perché sono uno di quelli che crede che il frutto della classifica sia il lavoro. Ieri al 90′ prima del gol del Caldiero eravamo in gioco, ma in maniera difficile. Sicuramente ci sono dei momenti in cui ti porti dietro una sconfitta in maniera particolare e altri in cui vinci. Forse il rammarico più grosso è dopo la vittoria fuori casa con la Varesina: dopo 3 giorni siamo andati a Casatenovo e quella sconfitta ha pesato parecchio.”

In che momento hai capito che avreste fatto qualcosa di importante?

“Ci sono tanti momenti che ti rimangono: all’andata abbiamo fatto fatica a sbloccare le partite in casa, fuori invece ci comportavamo quasi in maniera diversa. Arrivavamo dal k.o. con il Brusaporto e siamo andati a vincere con il Piacenza in trasferta e quello ci ha dato convinzione. Con l’Arconatese abbiamo gestito una gara molto bene e ci ha dato la fiducia di poter lavorare per rimanere davanti. Poi abbiamo alzato la media delle vittorie in casa. Ci sono stati anche momenti negativi come la sconfitta con il Club Milano dove abbiamo pagato le disattenzioni.”

Quale squadra eviterebbe ai playoff?

“I playoff sono come un mini torneo dove si azzera tutto: molto spesso da favoriti si lasciano le penne. Il Piacenza sa fare i playoff e potrebbe avere grandi possibilità, in caso di vittoria, di accedere ai ripescaggi. Evitare il Piacenza potrebbe essere un motivo in più, ma domenica sarà difficile per entrambe (Piacenza e Caldiero n.d.r). Se devo scegliere una squadra da eliminare è il Piacenza.”

Il vostro punto di forza?

“Per l’aspetto tattico dico la solidità difensiva: i numeri dicono questo. Poi uno si deve adattare alla propria squadra e all’avversario: a me piace comandare il gioco, ma se devi difendere con 50/60 metri alle spalle è diverso rispetto a farlo avendo 16 metri. Quando parlo di solidità intendo non solo concedere pochi gol ma anche ripartenze cercando di essere bravi nella riconquista palla e capendo quando aggredire immediatamente. Poi l’aspetto mentale è la cosa che ha dato più soddisfazione a me e all’ambiente: i ragazzi hanno tirato fuori una grande mentalità. Sono stati esemplari sotto questo aspetto e non è così scontato”.

I playoff erano l’obiettivo dichiarato a luglio? C’è stato un momento in cui avete detto proviamoci?

“In questa categoria per gli investimenti e la qualità della rosa devi darti un obiettivo, ma è riduttivo darselo a luglio perché non puoi sapere. Ho a che fare con un Presidente molto stimolante, ma con i piedi per terra: mi ha sempre fatto piacere questo suo modo di essere. Ti fa capire che non ti devi mai accontentare ma nel modo giusto. L’obiettivo arriva man mano perché ci sono tanti eventi nel corso della stagione. Poi se sei il Trapani o lo stesso Piacenza è normale che devi vincere o lottare per vincere, ma questo non vuol dire che voglio togliermi delle pressioni perché la linea è molto sottile tra vincere e non farlo in questo campionato. L’anno scorso nel girone A ha vinto il Sestri con oltre 90 punti, poi ha conquistato anche lo Scudetto e quest’anno si è salvata.”

Asia Di Palma

Serie B, l’emozione della prima volta: la 2007 Allegra Rossi regala un punto all’Arezzo

Nella 26^ giornata di Serie B femminile c’è stata una prima volta da ricordare: Allegra Rossi ha siglato il suo primo gol in Serie B. La calciatrice dell’Arezzo Femminile è subentrata nel secondo tempo ed ha pareggiato la gara con la Res Women.

Dreams come true

Classe 2007, 17 anni e un gol in Serie B: per Allegra Rossi il 28 aprile 2024 è un giorno che rimarrà nel libro dei ricordi. L’attaccante dell’Arezzo ha segnato un gol importante non solo per lei, ma per tutta la squadra che ha agguantato il pareggio nella sfida con la Res Women. Rossi ha iniziato il suo viaggio da piccolina ad Orbetello per poi passare all’Invicta Sauro. Nel 2021 si è trasferita alla Florentia San Gimignano e nei campionati giovanili si è contraddistinta per la sua fame del gol. Nella scorsa stagione con l’Arezzo ha vinto il girone B della Primavera 2 siglando 17 gol e laureandosi migliore marcatrice del campionato.

Un anno speciale con la guida di Ilaria Leoni

Quest’anno l’Arezzo Primavera ha disputato una buona stagione, che si è conclusa ieri: nono posto, 18 punti e salvezza conquistata. Gran parte del merito va a Ilaria Leoni, che fino ad inizio marzo ha guidato la squadra prima di essere promossa tra le “grandi” per sostituire Mike Eracleous. E, come un segno del destino, a far esordire Allegra Rossi è stata la coach Leoni in occasione del match con la Freedom in cui l’attaccante ha anche colpito una traversa. Ieri è subentrata ad inizio secondo tempo al posto dell’autrice del primo gol (Carcassi) e all’85’ ha messo in rete un colpo di testa con grande precisione. Una partita giocata con maturità, ma la carta d’identità dice solo 14 febbraio 2007. Queste le parole di Ilaria Leoni al termine del match: “Se lo è meritato durante l’anno, in questo mese è venuta ad allenarsi con noi. Sono contenta per tutte le ragazze che arrivano dalla Primavera perché giocano a pallone come piace a me.”

Asia Di Palma

Serie D, due club festeggiano la storica promozione: Brian Lignano e Lavis in trionfo

La Serie D continua a riempirsi di nuovi membri: altre due squadre hanno centrato la promozione dai rispettivi campionati di Eccellenza. Il Brian Lignano Calcio e la Lavis sono ufficialmente nella massima categoria dilettantistica.

Brian Lignano Calcio: la storia è fatta

Un 25 aprile trionfale per il Brian Lignano Calcio, che ha conquistato la promozione in Serie D con tre giornate di anticipo. Ai friulani bastava un punto nella gara della 31^ giornata contro il Rive D’Arcano, ma i ragazzi di Alessandro Moras hanno fatto tre punti assicurandosi ancora di più il titolo. Per la società, nata cinque anni fa dalla fusione tra Precenicco e Lignano, si tratta di un momento storico e un traguardo che si aggiunge a quelli già raggiunti nelle scorse stagioni.

In cinque anni il Presidente Zeno Roma ha ottenuto tre Coppa Italia, tra cui quella di quest’anno contro la Pro Gorizia, ed ha sfiorato la semifinale della fase Nazionale venendo eliminata dalla Solbiatese. Ieri il Brian Lignano è tornato in campo per la terzultima sfida della stagione ed ha subito una sconfitta, indolore, contro la Juventina Sant’Andrea.

I ragazzi di Moras hanno ancora due match e potrebbero chiudere la stagione a 77 punti: attualmente sono a quota 71 con 79 gol fatti e 30 subiti.

Lavis: sei nella storia

L’anno scorso il traguardo era sfumato al 1° turno dei playoff Nazionali e quest’anno la Lavis non se l’è fatto sfuggire: la promozione in D è realtà. La squadra dell’Alto Adige ha vinto il proprio campionato di Eccellenza con due giornate di anticipo battendo ieri 2-0 il Naturns e portandosi a 55 punti, +8 dalla seconda.

Il momento è di quelli storici, che si scrivono e sottolineano nell’album dei ricordi: la società del presidente Marcello Rosa ha lavorato in estate per puntellare la rosa ed allestire un team per raggiungere l’obiettivo.

Alla guida della Lavis c’è stato Stefano Manfioletti, che ha conquistato l’ottava promozione in Serie D della sua carriera, prendendosi la rivincita dopo lo scorso anno.

Asia Di Palma

Il Bassano va ai play-off, grazie al gol di “bomber” Costa (il portiere)

Ieri pomeriggio accade l’irreprensibile per il Bassano visto che la qualificazione ai play-off di Serie D arriva grazie alla rete dell’estremo difensore Costa.

Il colpo di scena

Il Bassano conquista l’accesso ai play-off di Serie D proprio negli ultimissimi istanti della penultima giornata di campionato e ci riesce grazie alla rete di un bomber del tutto nuovo: l’estremo difensore Costa. Infatti la squadra si trovava in svantaggio per 2-1 al 96esimo minuto quando conquista un disperato calcio d’angolo ed anche il portiere decide di andare a svettare. Proprio il classe 1996 (vincitore anche di un Viareggio) colpisce la palla di testa e la mette alle spalle del guardiano avversario. Una rete dal peso specifico clamoroso che permette alla squadre (come citato in precedenza) di festeggiare un grandissimo traguardo anche con 90 minuti d’anticipo.

Testa ai play-off

Adesso l’attenzione è già tutta al play-off, visto che il club non potrà né scendere né salire dall’attuale quarta posizione in campionato. Anche l’avversario del primo turno è scritto: il Treviso. Vincere non sarà semplice, ma questo Bassano sa di poter contare su un centravanti in più rispetto a tutte le altre avversarie, Davide Costa.

Nicola Badursi

Sestri Levante, Barilari non rinnova e saluta i liguri con la salvezza in C

La prima stagione in Serie C del Sestri Levante dopo oltre 70 anni si è conclusa con la salvezza e la permanenza in categoria. Un anno sportivo a fasi alterne: dalle iniziali difficoltà per l’adattamento al nuovo campionato fino alle vittorie con Carrarese, Perugia e in casa della Torres o il pareggio con la capolista Cesena.

L’ossatura della Serie D è rimasta e la squadra, con poca esperienza in C, ha giocato sempre a viso aperto con tutti.

I liguri non hanno avuto una vera e propria casa, ma hanno giocato 13 partite a Vercelli (due ore da Sestri), 5 a Carrara e 1 al Marassi, in una cornice unica per il derby con l’Entella (0-0).

L’anno prossimo sarà di nuovo Serie C, ma con un nuovo condottiero: Barilari ha specificato che la sua scelta non è dovuta a motivi economici o di altre proposte, ma la volontà di chiudere un ciclo in modo sereno.

Il comunicato

“L’Unione Sportiva Sestri Levante 1919 comunica che il rapporto con il responsabile tecnico della prima squadra, Enrico Barilari, non proseguirà per la stagione 2024-25.

La società, nelle scorse settimane, ha offerto al tecnico un’estensione contrattuale biennale per continuare l’eccellente lavoro svolto in questi anni. Tuttavia, dopo un’approfondita valutazione, condotta in un clima di totale distensione e reciproca stima, l’allenatore ha deciso di declinare l’offerta, ritenendo conclusa la sua esperienza sulla panchina rossoblu.

L’intero club desidera esprimere la propria gratitudine a Enrico Barilari per il contributo dato in questi splendidi tre anni e gli augura il meglio per il futuro della sua carriera.”

Le parole di Barilari

Una stagione da Favola in questo video di 6 minuti……
Una Favola vera che racconta 3 anni di emozioni infinite, ma le favole devono finire col lieto fine per essere ricordate per sempre!!!
La mia decisione è maturata dopo ogni caduta, dopo ogni vittoria, dopo aver rischiato più volte che sfumasse sul più bello, la mia ferma volontà di salvarCi e non rischiare mai più per un palo-fuori o 2 partite in 10, di rovinare il lieto fine della nostra Favola.
NON ci sono motivi economici alla base della decisione di salutare questa società, Non ci sono altre società alla base della mia scelta , perché ad oggi non ho parlato con nessuno( e non ho incaricato nessuno di farlo).
Ci sono talmente tante persone da ringraziare che il rischio di dimenticare qualcuno è concreto,cercherò di seguire un ordine cronologico dal mio arrivo ad oggi…..
Paolo che mi ha portato al Sestri, lo staff juniores campione nazionale con 25 vittorie su 28, con Sergio, Marco e Antonio,; il PRESIDENTE che insieme a Vittorio e Marco ha avuto la pazza idea di affidarmi la prima squadra e per ben 18 sconfitte ha difeso questa scelta; lo staff della D dei 94 punti( mio fratellino Luca,Luciano,Alessandro,Nicolò,Darek,Nico,Felleti );
lo staff della C con quel fuoriclasse di Rodrigo, Nicolò ,Mauri, Ale ,Lollo , Fede e Nico; i 2 grandi mister Vincenzo e Fabio ai quali ho avuto l’onore di fare da secondo e rubare un pò di mestiere…
Tutti coloro che ci hanno aiutato e supportato quotidianamente Tony, Angelo,Andrea e Paola, Sandra e Paolo,Leda e Chiara( con le nostre cabale pre gara) , Emiliano e Francesco,tutto il settore giovanile, Roby, rigel e Joel e tutti i nostri tifosi che non nomino singolarmente ma che abbraccerò ad uno ad uno in questi giorni;
I pazzi bar e tabaccheria Alexander , il Club degli amici di Levanto;
Il grandissimo direttore Carlo Musa che oltre ad essere il top è anche un ottimo amico.
E ora voi ragazzi ai quali devo tutto e che come mi ha detto Max la sera di Rimini ” ti abbiamo salvato il culo anche stavolta”
Chiudo parafrasando una frase che per 8 anni è stata per me come un dogma: “Se si poteva fare, si farà……”

 

Asia Di Palma

Impresa compiuta! Il Club Milano è salvo, decisivo il pari con la Tritium

Subito dopo la sfida di campionato contro la Tritium è arrivata l’ufficialità: il club Milano è salvo. Ecco tutti i dettagli sulla grande cavalcata.

Chi l’avrebbe mai detto?

Ai nastri di partenza erano davvero poche le persone che mettevano il Club Milano ai play-out, figuriamoci salvo direttamente… Invece la squadra è riuscita a superarsi giornata dopo giornata ottenendo anche dei successi di grandissimo spessore ed ha conquistato l’ufficiale salvezza con una giornata d’anticipo. Una vera e propria cavalcata grazie ai comandamenti di mister Scavo (che raggiunge proprio ieri le 100 presenze con il club).

La classifica parla chiaro

44 punti in 37 partite con 41 reti segnate e 44 subite. Un campionato che dimostra l’equilibrio totale della squadra ma anche la competitività di un team che ha voglia di fare la differenza ed adesso è pronto per consolidarsi in un girone davvero tosto.

Le 100 presenze

Nella giornata della salvezza sono coincisi diversi riconoscimenti con persone dello staff ed un giocatore che hanno raggiunto le 100 presenze con il club del Nord di Milano. Il primo (ed unico calciatore) è Stefano Cuoco, seguito a ruota da mister Beppe Scavo, il team manager Enrico Mascia, il dirigente accompagnatore Franco Monopoli ed il preparatore atletico Antonio Fierro. Una doppia festa per un club che è già al lavoro in vista dei prossimi appuntamenti.

Nicola Badursi

Luciano Manara d’Eccellenza: vince la Coppa Italia e sale di categoria

La Luciano Manara è tornata in Eccellenza dopo una sola stagione in Promozione. Ieri i lecchesi hanno disputato la finale della Coppa Italia Promozione contro il Casalpusterlengo allo stadio “Sandro Pertini” di Pozzuolo Martesana. Il gol che ha deciso il match porta la firma di Salvatore Catta in avvio di ripresa. Sul finale brivido Manara e rammarico Casalpusterlengo per il rigore sbagliato da Pezzi. Una gara disputata al massimo da entrambe le squadre dove però ad avere la meglio è stata la Luciano Manara.

Catta eroe di serata

La Luciano Manara può festeggiare: la vittoria di ieri nella Coppa Italia Promozione ha portato con sé la promozione in Eccellenza. I ragazzi di mister Iotti, dopo aver chiuso il campionato al secondo posto dietro al Mariano, possono godersi la festa. Una stagione quasi perfetta per i biancoazzurri, che nel girone B si sono dovuti inchinare allo strapotere del Mariano, che ha vinto con tre giornate di anticipo.
La Luciano Manara, però, si è presa la sua rivincita proprio in Coppa, dove, ha sconfitto i gialloblu in semifinale: k.o all’andata e vittoria al ritorno con rigori finali. Il percorso in Coppa ha dimostrato la forza della squadra di Iotti, che non ha mai mollato: dalla fase a gironi fino alla finale. Nei momenti chiave i lecchesi si sono compattati superando gli ottavi ai rigori, i quarti in rimonta contro lo Zingonia Verdellino e la semifinale contro il Mariano. I biancoazzurri sono tornati in finale dopo 15 anni dal successo con l’Aurora Seriate. Ieri a decidere la sfida non poteva che essere il bomber per eccellenza della squadra: Salvatore Catta.

Il classe 1998, arrivato in estate, ha segnato 26 reti in campionato e si è laureato capocannoniere del girone e di tutta la Promozione lombarda. Ieri la ciliegina sulla torta e il gol numero 29 in stagione: zampata vincente a ridosso della porta dei lodigiani. Ivan Iotti ha centrato l’obiettivo della società di tornare in Eccellenza ed ora parte la festa.

 

Asia Di Palma

Pro Sesto, stagione da dimenticare e retrocessione: ufficiale il ritorno in D

La Pro Sesto è ufficialmente retrocessa in Serie D. La squadra di Sesto San Giovanni non è riuscita a mantenere la categoria: ecco i dettagli.

La stagione da dimenticare

Dopo quattro anni nel calcio professionistico arriva il passo indietro della Pro Sesto. Una stagione che non è mai andata per il verso giusto, visti anche i numerosi avvicendamenti in panchina. La vittoria di ieri contro la Pro Patria è inutile ai fini della stagione, ma permette alla squadra di lasciare un buon ricordo. Adesso l’obiettivo sarà quello di puntare sin da subito alle primissime posizione e alla risalita, anche se non sarà semplice vista l’enorme competitività del Girone B.

Tanti alti e tanti bassi

Dopo la passata annata in cui la squadra riuscì a conquistare un incredibile quarto posto in classifica ci si aspettava un consolidamento che non è arrivato. Un’annata travagliata (proprio come detto in precedenza) e che termina con 35 punti in classifica, a tre lunghezze dal Fiorenzuola che invece avrà la possibilità di salvarsi attraverso i play-out contro il Novara. Una sfida avvincente, ma soprattutto tutt’altro che scontata nonostante i diversi punti che dividono i due club in classifica.

Nicola Badursi

Il vantaggio di Codecà non basta, la Lazio fa 6-1 a Pavia

Il Pavia Academy lotta, ma la Lazio non si scompone e, dopo lo svantaggio iniziale, rimonta e porta a casa il match.

Pavia Academy

Migliazza 6,5: Subisce sei gol, ma si rende protagonista di interventi prodigiosi come quello su Gomes.

Crevacore 6: Lotta con avversarie per nulla facili.

Semplici 5: Costretta a fermare Visentin su una ripartenza pericolosa. Gioca 70 minuti con un’ammonizione sulle spalle.

Dubini 5,5: Qualche disattenzione a livello difensivo.

D’Ugo 6: Intercetta qualche pallone.

Cavallin 6: Per la classe 2004 è una partita importante che si aggiunge al bagaglio personale.

Zecchino 5,5: Regia difficile contro la capolista.

Grumelli 5,5: Regala alla Lazio la palla che poi porta alla punizione del 2-1.

Contena 6: Tanta sostanza per la 2004.

Codecà 6,5: Sblocca la gara dopo 4 minuti, leader della squadra, fa 15 in campionato.

Accoliti 6: Qualche fiammata.

Asamoah 6,5: Ingresso importante per il Pavia.

Zangrandi SV

Aprile 6: Entrare in un match così non è mai facile, lei lo fa bene (classe 2005).

Longoni 6: Ingresso sufficiente.

Avallone 6: Entra bene, ma la partita è già indirizzata.

Lazio Women

Guidi 6: Poco chiamata in causa, sul gol del Pavia tocca il pallone ma non riesce a respingere.

Pittaccio 6,5: Cerca spesso le compagne con cross in area.

Mancuso 6: Soffre Codecà.

Reyes 6: Solida in difesa, bene in costruzione.

Göthberg 6,5: Sfiora la rete,

Adami 6: Buoni spunti partono da lei.

Eriksen 6,5: La sua esperienza si vede quando batte subito la punizione che regala il 2-1 alla Lazio.

Colombo 6: Buon intesa con Moraca, non concretizza le occasioni.

Moraca 8,5: Tripletta e rimonta completata. Sono 16 in campionato: trascinatrice.

Visentin 7,5: Non segna ma serve assist. Fondamentale davanti.

Popadinova 6,5: Arriva su tanti palloni, Migliazza le nega il gol.

Gomes 6,5: Segna un solo gol, ma è più volte pericolosa davanti.

Ferrandi 6,5: Entra e detta geometrie, chiude il match siglando la rete del 6-1.

Goldoni 6: Una buona mezz’ora

Proietti 6: Entra e serve l’assist per il 5-1.

Palombi 6,5: ottimo ingresso condito anche dal gol.